njcos

Nuovo Iscritto
Salve a tutti,
sono esausto, sfiduciato, rassegnato di questa Giustizia con le sue stupide leggi fatte di cavilli e cavillini per essere raggirate tramutando una ragione in un torto. Ecco la mia via crucis:
siamo 3 fratelli ai quali muore il vecchio papà ricevendo in eredità una piccola quota equa della casa di famiglia (quale convivente) dove vive ancora la mamma che è sempre stata l'intestataria. Dopo qualche anno viene a mancare anch'essa quindi per successione diventiamo erediti di 1/3 dell'immobile ciascuno. Io e il fratello che chiamerò A decidiamo di vendere perchè la casa versa in un pessimo stato ma il terzo fratello che chiamerò B inspiegabilmente nega la vendita della sua parte. C'è da dire che questo, morti entrambi i vecchi genitori è sprofondato in una profonda depressione e una sorte di odio/amore verso io e l'altro fratello...vi assicuro che è cosa brutta da vivere e vedere. Pensate che la motivazione di non voleler vendere la propria parte, costringendo di fatto anche noi, era che voleva tenere la casa con tutte le utenze aperte e pagate poi da tutti (luce,acqua, gas) come una sorta di museo al ricordo dei famigliari...sconvolgente!
Nulla è valso a farlo ragionare e i rapporti si sono chiusi definitivamente.
A questo punto io e il fratello a ci coalizziamo optando per la scelta più drastica e amara, ovvero facendogli una causa civile intenta allo scioglimento della comunione ereditata, che non avrei mai pensato potesse durare 10 anni...e non è ancora finita.
Il giudice nomina un CTU per fare una perizia all’immobile e da questa si scopre con sorpresa di tutti, avvocato compreso, che B ha costituito sulla propria quota di conproprietà un usufrutto in favore della moglie bloccando di fatto tutto. Usufrutto praticamente fasullo visto che la casa non è vivibile e necessita di importanti interventi che tra l’altro l’usufruttuaria non ha mai voluto parteciparvi lasciandola nel degrado più completo.
Il giudice intanto asseconda gli avvocati per cercare un accordo di vendita tra le parti ma gli accordi saltavano puntualmente perché B prima pretendeva di vendere ad un prezzo assurdo poi trovando anche il pazzo che era disposto a comprare (perché anche questo è successo) alla fine non firmava mai trovando le scuse più assurde, ed è accaduto più volte…cose da far diventare matti quanto lui.
Con gli anni che passavano come bere un bicchiere d’acqua ci trovammo spesso in discordia con il nostro avvocato che bisognava quasi implorare di dirci come era andata un'udienza o su come procedere visto che molte volte diceva di fare una cosa poi all'ultimo minuto stravolgeva tutto....vi assicuro che potrei scriverci un libro sopra per quanto era diventata drammatica la vicenda eravamo/siamo chiusi tra 2 fuochi, pazzia e terrorismo giuridico.
Il giudice comincia a stancarsi delle decine di rinvii per accordo tra le parti e minaccia di mettere il tutto all’asta giudiziaria ma se così fosse andrebbe all’asta solo la parte della mamma ovvero se è stato periziato l’immobile 100 verrà detratta l’eredità più piccola del papà che già ci apparteneva quindi andrà all’asta ad 80 ovvero solo la parte della mamma, utopia pensare che qualcuno possa aggiudicarsela perché non sarebbe mai proprietario al 100%!
Ora l’avvocato propone di chiedere l’assegnazione…io non ce la faccio più! Mi domando, da ignorante in materia, possibile che non sia possibile spiegare al giudice con dati alla mano (proposte d’acquisto a prezzo di perizia e anche superiori, accordi su accordi scritti ma mai controfirmati, ecc) che questo ci sta prendendo tutti in giro?? Io e mio fratello e famiglie siamo distrutti, stanchi da questo misero teatrino retto da capillarità della Legge che favorisce persone disturbate come il nostro fratello.
Mi scuso se mi sono troppo dilungato…prendetela come sfogo personale. Grazie
 

Gatta

Membro Attivo
In effetti capisco che è uno sfogo personale,ma per uno che si deve leggere tutto questo romanzo!
Scherzavo per sdrammatizzare.
Caro Amico di questi casi ne ho avuto a iosa.Quindi,se questo può consolarti.
Occorre armarsi di pazienza,tanta pazienza....
La pazienza è la virtù dei forti,ricordi?
Avete un legale ed affidatevi a lui con fiducia.Lasciate che provveda nel modo migliore che la sua professionalità Vi suggerirà.
Auguri.
Gatta
 

njcos

Nuovo Iscritto
Gatta mi parli di pazienza dopo 10 anni per una cosa del genere? Dire di continuare a fidarmi del mio legale dopo quello che ho scritto non mi pare molto frivolo.
Speravo in un tuo consiglio, anche a spanne, non importa basta che serva a schiarirmi le idee su come procedere ora perché rivangare l'errata gestione della cosa da parte del mio avvocato mi da la nausea e non cambia nulla. Sai bene, cara Gatta, che non posso neppure sostituirlo perché si può permettere il lusso di mollarmi facendomi pagare 11000euro prospettataci a suo tempo, e io ricominciando da zero Â*con altra parcella.Â*
 

Gatta

Membro Attivo
I tempi delle cause sono biblici,non lo sai?
I Tribunali sono intasati e,prima di arrivare a sentenza,specie in situazioni del genere così ingarbugliate,occorrono anni e anni.
Per una mia causa del genere relativa ad un immobile ho atteso la sentenza per venti anni!
E' così la nostra giustizia.
Ed ora si tenta di "sbloccarla" con la nuova figura del Mediatore.
Mi spiace di non esserti stato utile e soprattutto "molto frivolo".
Ciao.
Gatta
 

njcos

Nuovo Iscritto
Gatta si lo sanno tutti credo che i tempi delle cause sono vergognosi in Italia, ma non è il mio caso. Se vado a guardare le decine di rinvii per trattative tra le parti, questi distano 5/6 mesi l'uno dall'altro....abbastanza accettabili tutto sommato.
Il problema di fondo, a parte il problema di trattare con un fratello sclerato, è da attribuire all'avvocato che ci segue che non ha saputo risolvere il problema del finto usufrutto del proprio 21/3 che il fratello B ha dato alla moglie. Invece di affrontare direttamente il problema lo ha aggirato optando per la mediazione pur essendo al corrente che la controparte è spinta da motivazioni derivate da un profondo malessere psitico. Il tutto condito da una sorte di superiorità straffotente del noto e stimato professionista che ci segue, e tu sai meglio di me che la vostra categoria è piena di questi individui che raggiunto un certo livello dimenticano umiltà e cortesia....purtroppo è capitato a noi.
Credi che ora chiedere l'assegnazione del bene sia la cosa migliore? Se te la senti di darmi un parere....

ciao
 

Gatta

Membro Attivo
Mi sono riletto il post.Ed estrapolato alcuni punti:
"Il giudice intanto asseconda gli avvocati per cercare un accordo di vendita tra le parti".
"Il giudice comincia a stancarsi delle decine di rinvii per accordo tra le parti e minaccia di mettere il tutto all’asta giudiziaria, ma se così....".
"Ora l’avvocato propone di chiedere l’assegnazione…".
"Se vado a guardare le decine di rinvii per trattative tra le parti, questi distano 5/6 mesi l'uno dall'altro....abbastanza accettabili tutto sommato..."
"Credi che ora chiedere l'assegnazione del bene sia la cosa migliore?...".
1.Il G.è ben disposto a definire la pratica e sei fortunato che è sempre il medesimo:di solito se ne avvicendano tre o quattro;che si devono ristudiare tutto il fascicolo con tempi inimmaginabili.
2.il legale ti propone l'assegnazione;
3.Per i rinvii considerati più che fortunato,come del resto tu stesso ammetti;ormai le cause vengono rinviate anche di due anni!!
4.Direi di sì,fermo restando che un parere così senza l'esame dell'incarto non può certo considerarsi esaustivo,non ti pare?Rimane un fatto positivo:che sia il G. che il tuo patrocinatore desiderano concludere il contenzioso.
5.Piuttosto di vivere con questa ansietà di cui sei pervaso,accetterei un'"onorevole" transazione sui cui precisi termini ti fornirà chiarimenti l'avvocato.
Ciao.
Gatta
 

njcos

Nuovo Iscritto
4.Direi di sì,fermo restando che un parere così senza l'esame dell'incarto non può certo considerarsi esaustivo,non ti pare?

Certo che si, stiamo solo facendo 4 piacevoli chiacchere, niente più ;)

5.Piuttosto di vivere con questa ansietà di cui sei pervaso,accetterei un'"onorevole" transazione sui cui precisi termini ti fornirà chiarimenti l'avvocato.

Di transazioni ne sono state fatte ben 5 nell'arco di tutto questo tempo, puntualmente prima concordate a tavolino e poi rifiutate con motivazioni talmente pretestuose che mi domando come il suo avvocato possa assecondarlo fino a questo punto. Quindi credimi che questa ansietà, come la chiami tu, è purtroppo ben motivata e credimi se ti dico che il sottoscritto è persona di carattere e nella mia carriera imprenditoriale ho affrontato diverse discordie terminate davanti ad un giudice ma questa è diversa da tutte le altre perchè qui la controparte non ha un obbiettivo, come dire...logico! esempio avere più denaro o acquistare l'immobile ereditato o altro. Questo non vuole vendere la casa perchè la vuole lasciare li come ricordo dei genitori obbligando anche gli altri 2 fratelli a partecipare alle spese per il suo mantenimento.

Gatta approfitto della tua cortesia per una mia curiosità; cosa faresti tu se in una situazione dove ci sono più eredi di un immobile, uno di questi fa il trucchetto del dare il "finto"usofrutto della sua parte ad un suo famigliare bloccando di fatto la vendita della casa e considerando che non si potrà mai andare ad alcuna trattativa tra le parti?
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Non sono un legale, ma se posso esprimere un parere, io agirei chiedendo lo scioglimento della comunione, mettendo il bene all'asta. Non so se è possibile, ma vista la presenza dell'usufrutto, proverei a chiedere al Giudice che anche quello venga messo all'asta con le altre quote di proprietà, proprio al fine di raggiungere l'obiettivo della vendita.

Quello che non capisco, invece, è la seguente considerazione di njcosse è stato periziato l’immobile 100 verrà detratta l’eredità più piccola del papà che già ci apparteneva quindi andrà all’asta ad 80 ovvero solo la parte della mamma, utopia pensare che qualcuno possa aggiudicarsela perché non sarebbe mai proprietario al 100%!»
Da quanto ne so, non avviene così (e chiedo il cortese intervento di utenti più esperti per confermare o smentire): il bene viene messo all'asta senza escludere «pezzi» di precedenti eredità. Infatti, salvo che per l'usufrutto, ci sono tre quote identiche di proprietà e basta.
 

njcos

Nuovo Iscritto
tovrn, mettendo all'asta il tutto il problema è risolto ma è l'ultima spiaggia, rimarrebbe in mano un pugno di mosche anzichè denaro. Il giudice giustamante, visto che non ci sono pendenze, ha concesso la trattativa tra le parti perchè si presuppone logicamente che il contendere alla fine si ottiene con un compromesso pecuniario. Purtroppo qui la faccenda vede chi si oppone alla vendita, un individuo che non agisce ne per logica ne per lucro, posso anzi dire che il giudice è stato fin troppo paziente a tirar avanti per 10 anni con decine di rinvii. Mi sorprende però che non abbia mai preso in considerazione le motivazioni di disaccordo della controparte quando per ben 2 volte a distanza di 2 anni l'una dall'altra sono stato l'unico che ha presentato una proposta di acquisto da parte di terzi addirittura superiore alla perizia del CTU.
Per quanto riguarda la mia precedente considerazione non dico che sia una pratica corretta o meno, ma è di fatto quello che è avvenuto un paio di mesi fa quando il nostro avvocato ha richiesto anzichè l'assegnazione, le messa all'asta (secondo me è stato sorpreso pure lui quando è stato redatto il prezzo di partenza ) poi successivamente sospesa sotto richiesta di entrambi le parti al Giudice perchè era arrivata, all'ultimo minuto una proposta d'acquisto (la seconda) dall'agenzia da noi incaricata, pari alla perizia. Pochi giorni fa la controparte ha rifiutato per l'ennesima volta perchè vuole 5 mila euro in più ma sono sicuro che è solo un'altra scusa per tirare più a lungo possibile la vicenda. Pertanto ora si vuole richiede questa benedetta assegnazione di cui ci è stato preannunciato tempi lunghi....:confuso:
La mia modesta opinione è che ora si sta cercando in tutti in modi di porre rimedio a numerosi errori del patrocinante, primo tra tutti non tentare in alcun modo di far cessare l'usufrutto, palesemente concesso per bloccare l'azione di vendita.
 

Gugli

Membro Attivo
Obiettivo chiaro

premetto che non sono avvocato ma, mi permetto di entrare nella discussione per proporre una riflessione a posteriori a seguito di quello che ho letto...
1) come è possibile entrare in Tribunale con tempi biblici con un soggetto con cui non si può ragionare pensando di costringerlo davanti ad un giudice perchè cosa vuole lui è chiaro ma non altrettanto cosa volete voi fratelli A e B
(vendere, assegnare ad A o B il bene???)
2) come è possibile non aver monitorato i passi (vedi usufrutto alla moglie) di un soggetto simile
3) mancato chiarimento eredità da parte di padre e poi di madre che pur essendo divise si unificano in sede di apporzionamento delle quote quindi non vedo il problema
io fossi in te cercherei di vendere all'asta
di far dichiarare nullo l'atto di vendita dell'ususfrutto alla moglie visto che lì non ha la residenza
e prendere la tua quota e 'scappare più lontano possibile!'
... dopo aver saldato la parcella dell'avvocato (magari comprensive di Spocchia)
guarda che le prime persone di cui devi verificare l'operato sono proprio gli avvocati che hanno tutto l'interesse di tenerti alla corda per decenni
quello che si deve fare è il seguente:
accordarsi per tariffa minima (in caso di soccombenza o tempi biblici etc)
accordo privato a parte con percentuale in base ad un parametro che ritieni importante ai fini della soluzione della controversia.
(PS in ultima istanza prenderei in debita considerazione anche la possibilità di una interdizione per il fratello ...delirante)
 

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