dottoerre

Nuovo Iscritto
Salve a tutti del forum ,

ho un quesito ...sono proprietario al 33,33 % di un appartamento in Piemonte ereditato ma è l'unica unità abitativa in possesso perchè attualmente sono residente in Lombardia ma in affitto (sigh !)
Devo pagare lol stesso l'IMU come seconda casa?
Saluti a tutti

DOTTOERRE
 
J

JERRY48

Ospite
Per avere l'agevolazione prima casa bisogna avere la residenza e la dimora abituale nella stessa.
Di conseguenza, devi pagare la tua quota di possesso come seconda casa.
saluti
jerry48
 
J

JERRY48

Ospite
Meglio: bisogna avere la residenza (che è il luogo di dimora abituale) e l'iscrizione anagrafica corrispondente alla stessa.

Ho specificato i requisiti per usufruire dell'agevolazione e detrazione.

Si può avere la residenza in una abitazione e il domicilio in un'altra, ipotesi motivi di lavoro.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Il domicilio a nulla rileva. E i requisiti per l'agevolazione non sono quelli che hai descritto tu. Dato che quello che hai descritto è solo uno (lo stesso) requisito. A cui bisogna necessariamente aggiungere l'altro: quello che alla residenza (effettiva dimora abituale) deve seguire (come del resto prescrive la legge anagrafica) la corrispondente iscrizione anagrafica.
Leggasi l'art. 43 c.c., per la definizione sia della residenza sia del domicilio.
 
J

JERRY48

Ospite
Il domicilio a nulla rileva. E i requisiti per l'agevolazione non sono quelli che hai descritto tu. Dato che quello che hai descritto è solo uno (lo stesso) requisito. A cui bisogna necessariamente aggiungere l'altro: quello che alla residenza (effettiva dimora abituale) deve seguire (come del resto prescrive la legge anagrafica) la corrispondente iscrizione anagrafica.
Leggasi l'art. 43 c.c., per la definizione sia della residenza sia del domicilio.

Le considerazioni in merito al concetto di abitazione principale devono essere valutate prima di tutto ricordando la definizione data dall'art. 13, comma 2, del Dl 201/2011: "per abitazione principale si intende l'immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente".

La residenza non si chiede all'ufficio anagrafico del Comune? Quindi?
La mia frase era sintassicamente giusta ed ancorchè esplicativa.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
La tua frase aveva al contempo due elementi ridondanti e mancava di un elemento: descrivevano lo stesso requisito, quello della residenza, ma non si faceva cenno all'altro requisito, pure necessario, dell'iscrizione anagrafica che deve corrispondere alla residenza. La residenza è una situazione di fatto. Quindi non si "chiede", ma si "dichiara" ai fini di ottenere l'iscrizione anagrafica. Si dichiara all'ufficiale di anagrafe di avere la dimora abituale in una data abitazione (cioè di avervi stabilito la residenza) per ottenere l'iscrizione nell'anagrafe della popolazione residente di quel comune.
 
J

JERRY48

Ospite
Quindi non si "chiede", ma si "dichiara" ai fini di ottenere l'iscrizione anagrafica.

Intendi: chiedo all'ufficio del Comune l'iscrizione nel registro anagrafe del Comune in quanto ho stabilito la residenza in un determinato immobile. quindi è giusto anche il verbo "chiedere" da me usato.
Ripeto: posso stabilire il domicilio anche in altro immobile.
Nemesis, questo è il mio parere che tu, vedo, non condividi.
Ma ai fini IMU, per avere le agevolazioni e detrazioni, i due elementi (residenza e domicilio) devono coincidere.
Questo ho scritto nella mia risposta.
 

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