erwan

Membro Assiduo
...la defunta 1......che tra l'altro nn ha eredi (nubile senza figli) per quanto riguarda i nipoti sono figli di un figlio deceduto,
eredi ne ha per forza, se ha dei parenti...

credo ke nn vogliano rifare la successione (almeno da quanto ho capito) per un problema di soldi,
e non incasserebbero con la vendita più di quello che spenderebbero con la successione?
(senza contare che se l'agenzia delle entrate procede d'ufficio potrebbero trovarsi a spendere ben di più...

in verità avevo pensato di rogitare con un atto pubblico, cosi da avere maggiore tutela anche da parte del notaio voi ke ne pensate??
per vendere il notaio non è una scelta facoltativa ma un obbligatoria.
consultalo in ogni caso per chiarire la situazione.
 

sy5225

Membro Attivo
Professionista
Non è tragico fare una successione!

Non fasciatevi la testa per niente, per fare la successione se qualcuno degli eredi vive nella suddetta casa bastano 450€ di tasse e il compenso per chi ve la compila, si trova anche a 250€ se andate voi a depositare. Da quanto è morta 1?
 

carmenapoli

Nuovo Iscritto
scusa Luigi se mi permetto

La vendita (rogito) è un atto pubblico per natura quindi non devi fare nulla è già così.

Ma mi sono informata al riguardo,sembra che le cose fuinzionino più o meno cosi, allora quando andiamo dal notaio per fare il rogito per l'acquisto di una casa non facciamo altro che una semplice scrittura privata o meglio io dichiaro-tu dichiari e via dicendo che il notaio si limita ad autenticare, mentre con l'atto pubblico, il notaio è tenuto a fare accertamenti più approfonditi ed è anche responsabile di eventuali controversie potrrebbero sorgere in futuro...........
 

FrancescoRoma

Nuovo Iscritto
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Ma mi sono informata al riguardo,sembra che le cose fuinzionino più o meno cosi, allora quando andiamo dal notaio per fare il rogito per l'acquisto di una casa non facciamo altro che una semplice scrittura privata

Sicura che ti sei informata bene? Il rogito non è una scrittura privata ma un atto pubblico ed è l'unica forma per il trasferimento di proprietà.
 

erwan

Membro Assiduo
scrittura privata AUTENTICATA ed atto pubblico sono perfettamente equivalenti, in quanto atti scritti e trascrivibili;
in ogni caso si passa dal notaio, che in linea di massima fa pagare praticamente la stessa tariffa in un caso e nell'altro.
dal punto di vista delle parti non c'è quindi differenza: è eventualmente il notaio che preferisce la scrittura privata per semplificarsi un po' la vita...
 

FrancescoRoma

Nuovo Iscritto
la scrittura privata autenticata fa piena prova della provenienza del documento da chi lo ha sottoscritto; mentre non ha questo pregio relativamente al suo contenuto.
L'atto pubblico, invece, fa piena prova anche delle dichiarazioni delle parti, dei fatti attestati dal notaio e degli atti ivi citati e dati per conosciuti ed è quindi da considerarsi quale atto a valore esecutivo.
 

erwan

Membro Assiduo
benissimo, ma ai fini dell'efficacia delle compravendita cosa cambia?
il risultato del trasferimento d'immobile può essere indifferentemente ottenuto con tutte e due i mezzi

PS: cosa intendi esattamente per "valore esecutivo"?
 

carmenapoli

Nuovo Iscritto
Allora guarda

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Sicura che ti sei informata bene? Il rogito non è una scrittura privata ma un atto pubblico ed è l'unica forma per il trasferimento di proprietà.

Riporto integralmente quanto reperito dalla rete:

L'atto di compravendita immobiliare che viene stipulato davanti al notaio può essere perfezionato tramite " scrittura privata autenticata " o per "atto pubblico" . Le differenze non sono note alla generalità dei contraenti che non hanno dimestichezza con le problematiche immobiliari.

Vale la pena di analizzare sinteticamente le differenze fra i due istituti:


1.SCRITTURA PRIVATA. Viene preferita in genere perché meno costosa, ma è un errore. Il notaio procede ad una stesura formale dell'atto e certifica l'autenticità delle firme in calce.

Le responsabilità che il professionista si assume con questo atto sono limitate; in genere questo istituto è preferito dai Notai perché dà loro meno problemi con i clienti. Nel contenuto dell'atto il Notaio accollerà al venditore le dichiarazioni di responsabilità di regolarità edilizia ed altro. Eviterà così di procedere a controlli preliminari di difficile e complessa ricostruzione . Evidentemente siffatta fattispecie (scrittura privata) conviene al notaio, ma molto meno all'acquirente. La stessa Cassazione non aiuta (sentenza n. 475/94) laddove riconosce al notaio la diminuita responsabilità , quando il rogito sia stato predisposto dai consulenti della parte. In questa sentenza addirittura la Cassazione sostiene che Egli neppure è obbligato a effettuare i normali controlli ipotecari.


2.ATTO PUBBLICO Al contrario seppure più costoso è per l' acquirente preferibile rispetto alla scrittura privata autenticata. L' atto pubblico garantisce maggiormente l' acquirente; il notaio risponde personalmente dei punti più importanti dell' atto; dovrà effettuare approfondite indagini sul bene immobile, su tutte le formalità ipotecarie e altre di pari importanza .

Per esempio una delle fasi più delicate della compravendita afferisce a eventuali sanatorie edilizie, licenze, autorizzazioni, concessioni, sia dell' unità abitativa che delle pertinenze. In questo caso il notaio non potrà limitarsi a registrare in atto le attestazioni giurate del venditore che assicura che tutto è a posto (come avviene nella "scrittura privata autenticata"), ma dovrà, avvalendosi di personale preparato, procedere ad una ricostruzione cronologica accedendo agli uffici tecnici comunali. In tal modo verificherà che alle modifiche subite dal fabbricato nel tempo, dal momento costruttivo alla vendita, sincronicamente, siano corrisposte altrettante autorizzazioni edilizie o simili rilasciate dal Comune; oppure constaterà le sanatorie e il pagamento delle oblazioni.

Un altro esempio mirato: Il venditore ritiene sua una cantina condominiale perché così gli è stata venduta e perché così figura in catasto (che non fa fede) ; in questo caso il notaio, che diversamente verrebbe chiamato a rispondere, accerterà che non esiste una provenienza legittima della cantina e preserverà da futuri fastidi l'acquirente che intendesse stipulare un mutuo passando sotto "le forche caudine" della banca erogatrice.

Conclusioni

L' acquirente di immobili, in genere non è strutturato, né preparato e si affida proprio per questo alla professionalità del notaio a cui credo sia legittimo raccomandare la formulazione degli atti tramite "atto pubblico".

Sicuramente il professionista così facendo si accollerà maggiori complicazioni, ma solo così operando darà effettivamente dignità alla funzione Pubblica e di Garanzia cui è chiamato dalla legge, dall'etica, dalla professionalità, ancor di più quando il suo ministero serve a tutelare i più deboli.

Spero di aver chiarito la differenza.......
 

FrancescoRoma

Nuovo Iscritto
ma ai fini dell'efficacia delle compravendita cosa cambia?
Semplicemente il fatto che con la scrittura privata ti affidi a quando è dichiarato dal venditore (tu acquirente) e la figura del Notaio è solo chiamata ad autentificarne le firme.
Con l'atto pubblico tu acquirente sei cautelato di fatti attestati dal Notaio, citati e conosciuti.
Se per te è uguale acquista con scrittura privata .
 

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