C

cintoli

Ospite
Siamo due fratelli, proprietari al 50% di un appartamento per il quale sta per essere stipulato il rogito.

Il notaio della controparte, oltre ai documenti necessari, tra cui l'atto di successione e il certificato di morte dei nostri genitori, da cui abbiamo ricevuto in eredita' l'appartamento, ha chiesto per il tramite dell'agenzia immobiliare una dichiarazione, ovviamente da notarizzare, nella quale affermiamo che sull'appartamento non sussistono contenziosi di nessun genere tra di noi, e l'agenzia immobiliare, vantando un presunto obbligo di legge, ha prospettato per noi una spesa ulteriore di circa 500 euro.

Vorremmo sapere:

1. se la pretesa sussiste, pur in presenza di tutto cio' che serve per dimostrare che non esistono contenziosi tra noi fratelli, primo tra tutti il contratto preliminare firmato da entrambi oltre che dall'acquirente.

2. se si tratta veramente di un obbligo di legge.

3. se la richiesta di esborso, se sono veri i punti precedenti, e' adeguata.

Gradiremmo una risposta rapida perche' la firma sara' tra pochi giorni e questa richiesta e' arrivata improvvisamente oggi.

Alessandro e Fabrizio Cintoli
 

Jrogin

Fondatore
Membro dello Staff
Professionista
Sei sicuro che non si tratti dell'accettazione dell'eredità?

Se così non fosse, non vedo perchè una tale dichiarazione
nella quale affermiamo che sull'appartamento non sussistono contenziosi di nessun genere tra di noi
non possa essere inserita direttamente nell'atto notarile senza aggravio di spese visto che entrambi i fratelli proprietari parteciperanno all'atto definitivo.
Attendiamo comunque se qualcuno degli amici di propit ha avuto qualche esperienza in merito.
 
C

cintoli

Ospite
Grazie per la pronta risposta.

Ho riportato quel che mi e' stato comunicato. Riguardo all'accettazione dell'eredita', ormai sono passati 10 anni dalla morte dei nostri genitori, esattamente 12, quindi siamo fuori tempo massimo per una dichiarazione di accettazione di eredita', e visto che nessuno di noi ha rinunciato (cosa che si fa con atto notarile specifico, questo lo so) continuo a non capire la richiesta.
 
U

User_29045

Ospite
Di solito il notaio redige un atto notarile dove LE PARTI VENDITRICI (voi due fratelli) dichiarate che non esistono contenziosi tra voi due E CON TERZE PARTI. Questo per cautelare l'acquirente, che acquistando l'immobile, acquisirebbe anche il contenzioso afferente all'immobile!

Diciamo che il notaio vuole andarci coi piedi di piombo, e vi chiede di dichiarare che non esistono contenziosi tra voi due fratelli, lo fa per tutelare l'acquirente, una volta che l'avete dichiarato, se viene fuori che un fratello aveva avviato una causa legale contro l'altro fratello, perché si riteneva proprietario del 51% anziché del 50%, le spese di tale contenzioso sareste condannati a pagarle voi due fratelli, perché a suo tempo avete dichiarato che fra voi due non esistevano contenziosi.

Di solito il notaio fa dichiarare che non esistono contenziosi IN GENERE, in questo caso vuole cautelarsi sul fatto che a voi due sta bene essere entrambi proprietari al 50%, sicuramente è una richiesta che proviene anche dall'acquirente, quando c'è di mezzo una eredità (pur essendo decorsi 10 anni dal decesso dei genitori) tutti hanno imparato ad andarci coi piedi di piombo, non è un immobile che proviene solo da atti di compravendita.

Peggio ancora per le donazioni, ma questa... è un'altra storia!
 
C

cintoli

Ospite
Di solito il notaio redige un atto notarile dove LE PARTI VENDITRICI (voi due fratelli) dichiarate che non esistono contenziosi tra voi due E CON TERZE PARTI. Questo per cautelare l'acquirente, che acquistando l'immobile, acquisirebbe anche il contenzioso afferente all'immobile!
Grazie per la precisazione.

Dalla tua risposta evinco che qui non si tratta quindi di un obbligo di legge, ma di una pretesa della controparte e del notaio della controparte in una situazione generale di disonestà del mercato.

Voglio evitare di fare delle considerazioni polemiche che non devono essere oggetto di queste discussioni, ma mi domando a cosa sia servito pagare a suo tempo 2500 euro per delle dichiarazioni di successione in cui e' indicato chiaramente che mio fratello ed io siamo eredi al 50% ciascuno quando dopo oltre dieci anni questo atto, registrato presso lo Stato, viene considerato di fatto nullo da un pubblico ufficiale. C'è una basilare disonestà etica in tutto questo approccio.

Detto questo, poiché effettivamente mio fratello ha avuto dei contenziosi con il condominio relativamente al nostro appartamento, contenziosi che ho dovuto risolvere io (e non ce ne dovrebbero essere altri a nostra conoscenza) e che senz'altro sono stati resi noti all'acquirente, l'unica sicurezza che vorrei avere a questo punto è la seguente:

Dobbiamo fare una dichiarazione separata e pagarla, come sostiene il notaio, oppure inserire questa dichiarazione nell'atto finale senza esborso di denaro oppure concordando un contributo alle spese?

Grazie a tutti per le ottime risposte.
 
U

User_29045

Ospite
Se non volete intralci nella compravendita, Vi consiglio di fare una dichiarazione separata e pagarla, come sostiene il notaio.

Comanda il notaio, il quale non Vi concederà il suo benestare a rogare fintantoché non avrete soddisfatto le sue pretese e quelle della parte acquirente.

Se è Vostro interesse rogare, Vi consiglio di assecondare le richieste notarili.

Voglio evitare di fare delle considerazioni polemiche che non devono essere oggetto di queste discussioni, ma mi domando a cosa sia servito pagare a suo tempo 2500 euro per delle dichiarazioni di successione in cui e' indicato chiaramente che mio fratello ed io siamo eredi al 50% ciascuno quando dopo oltre dieci anni questo atto, registrato presso lo Stato, viene considerato di fatto nullo da un pubblico ufficiale. C'è una basilare disonestà etica in tutto questo approccio.

Ti faccio un esempio banale. Al di là del fatto che sono passati 10 anni dalla morte del genitore, al di là del fatto che è assodato che tu e tuo fratello siete eredi per 1/2 ciascuno, il notaio ha paura che si sia verificata una cosa del genere, AD ESEMPIO E SENZA PRESUNZIONE DI ESATTEZZA, INFINITI ALTRI CASI SONO POSSIBILI:

5 anni fa, a distanza di 5 anni dalla morte del genitore, è giunta una tale Enrichetta Bassalupo De Grappa, di Bolzano, che dichiara di essere figlia NATURALE ma NON RICONOSCIUTA, chiedendo che con l'esame del DNA le venga riconosciuto di essere figlia di tuo padre, e con tale riconoscimento potrebbe avanzare diritti sull'immobile che tu e tuo fratello vi accingete a vendere.

Questo ha generato un CONTENZIOSO, di cui solo tu, tuo fratello ed Enrichetta siete a conoscenza.

Con l'atto che il notaio Vi chiede, dichiarate l'INESISTENZA di contenziosi atti ad INFICIARE la Vostra quota di proprietà.

E' un atto molto importante, perché se davvero esistesse questa Enrichetta, Voi dichiarereste il falso, dichiarando l'INESISTENZA di CONTENZIOSI sulla proprietà.
 
C

cintoli

Ospite
L'esempio è interessante, ma noi potremmo NON essere a conoscenza di una figlia naturale di nostro padre, come ad esempio, per un'altra eredità, non eravamo a conoscenza che nostro padre fosse nell'asse ereditario fino a cinque anni dopo la sua morte, ed avendo fatto una dichiarazione di successione. Per evitare problemi, abbiamo rinunciato a quella eredità.

Come ci si comporta allora in situazioni di contenziosi possibili ma non conosciuti all'atto della stipula? Si compra un revolver e ci si spara?

Un paese veramente singolare, l'Italia. Molto, molto singolare.
 
U

User_29045

Ospite
L'esempio è interessante, ma noi potremmo NON essere a conoscenza di una figlia naturale di nostro padre, come ad esempio, per un'altra eredità, non eravamo a conoscenza che nostro padre fosse nell'asse ereditario fino a cinque anni dopo la sua morte, ed avendo fatto una dichiarazione di successione. Per evitare problemi, abbiamo rinunciato a quella eredità.

Come ci si comporta allora in situazioni di contenziosi possibili ma non conosciuti all'atto della stipula? Si compra un revolver e ci si spara?

Un paese veramente singolare, l'Italia. Molto, molto singolare.

La tua dichiarazione verrà rilasciata presumendo la tua assoluta buona fede, e quella di tuo fratello. E' comunque una dichiarazione richiesta dalla parte acquirente, che permetterà alla parte acquirente stessa di rivalersi su Voi due fratelli, nel caso spunti fuori Enrichetta che aveva già avviato un contenzioso 5 anni fa.

E' chiaro che è un caso molto, molto particolare, sono certo e ci metterei la mano sul fuoco che Voi due fratelli non avete una sorellastra né in Italia né nel mondo, ma il notaio deve TUTELARE LA PARTE ACQUIRENTE, e vuole mettere nelle mani della parte acquirente uno strumento che permetterà alla parte acquirente di tutelarsi nelle sedi più opportune, qualora esista una sorellastra che riesce ad ottenere giustizia.

Stiamo parlando di casi difficilissimi da verificarsi, ma il notaio deve CERCARE di prevedere il PREVEDIBILE.

Come ci si comporta allora in situazioni di contenziosi possibili ma non conosciuti all'atto della stipula? Si compra un revolver e ci si spara?

Tutto ciò che non conosci è fuori dal tuo controllo, l'importante è che tu ORA sia a conoscenza della TOTALE DI ASSENZA di contenziosi di cui hai il controllo. E lo stesso valga per tuo fratello.

Basta la semplice lettera di un avvocato da parte di una persona che reclama una quota di proprietà, per renderti IMPOSSIBILATO a RILASCIARE IN BUONA FEDE la DICHIARAZIONE.

Se sai che non ti sono mai state recapitate lettere del genere, e lo stesso vale per tuo fratello, potete fare la dichiarazione.

Nel momento in cui non ve la sentite di farla, la parte acquirente percepisce che c'è qualcosa sotto, e il rogito "salta".
 
C

cintoli

Ospite
Grazie.

Mantengo comunque la mia opinione che l'Italia è un paese singolare, dal momento che se dovesse intervenire un'imprevisto contenzioso anche tra mille anni, la dichiarazione sarebbe falsa.

Comunque, penso che seguiremo il tuo consiglio e pagheremo l'ennesimo balzello. D'altro canto sono felicissimo di sbarazzarmi di questa casa, ci è solo costata un sacco di soldi e nemmeno ci abitavo.
 
U

User_29045

Ospite
D'altro canto sono felicissimo di sbarazzarmi di questa casa, ci è solo costata un sacco di soldi e nemmeno ci abitavo.

La dichiarazione sarebbe FALSA solo nel caso in cui SI POSSA DIMOSTRARE che TU ERI A CONOSCENZA DI UN CONTENZIOSO.

E come si dimostra?

Si dimostra con l'AVVISO DI RICEVIMENTO DI UNA RACCOMANDATA DA TE RITIRATA, e alla quale non hai dato seguito.

Si dimostra con un TELEGRAMMA a te inviato.

Si dimostra con un MESSO COMUNALE che ti ha consegnato personalmente una NOTIFICA.

Se nulla di ciò è accaduto, tra 1000 anni potrai sempre dire che NON NE ERI A CONOSCENZA perché NESSUNO TE L'HA NOTIFICATO NEI MODI E TERMINI DI LEGGE.

Se è veramente tuo desiderio liberarti di questa abitazione, asseconda il notaio e l'ennesimo balzello, e cedi la proprietà.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto