Sandro Ruzzon

Membro Attivo
Ciao , a tutti, vengo subito al dunque sperando di aver indovinato la sessione giusta per tale quesito:
l'imposta di registro del 3% per acquisto prima casa tra privati è da pagare sul valore catastale come risulta da visura catastale sulla base del rendita rivalutata moltiplicandola per 115,50 o 160? oppure sul valore effettivo del rogito? Grazie a tutti fin d'ora
 

maidealista

Fondatore
Membro dello Staff
Proprietario Casa
Se il venditore dell'immobile è un privato non soggetto ad IVA, si applica:
- l'imposta di registro del 3% invece che del 7% sul valore dichiarato;
- le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 168 euro ciascuna.

Gli atti di compravendita di immobili ad uso abitativo e relative pertinenze, stipulati fra privati o fra un privato ed un'impresa non costruttrice, devono obbligatoriamente contenere un doppio valore:
- il prezzo realmente pagato che, però, non avrà alcuna rilevanza fiscale;
- il valore catastale dell'immobile che costituisce ufficialmente l'importo sul quale vengono calcolate le imposte di registro e ipotecarie-catastali.

Nell'atto notarile deve essere fatta esplicita richiesta di pagare le imposte sulla base del valore catastale. In proposito va detto che è consigliabile dichiarare il giusto prezzo pagato per non rischiare brutte sorprese dopo la vendita. Infatti, se sorgono problemi, il grado di tutela ovvero di sicurezza è limitato al valore dichiarato nel rogito e non al prezzo effettivamente pagato. E così nei casi di gravi vizi nella costruzione dell'immobile o di impresa o società a rischio di fallimento
Fisco: le agevolazioni prima casa
:daccordo:
 

Sandro Ruzzon

Membro Attivo
Grazie Maidealista per il tempismo, quindi è come pensavo e ho capito io nel leggere altri post, il 3% è relativo al valore catastale e non al valore realte di compravendita. Ma perchè è da fare esplicita richiesta in atto? non è automatico? perdona l'ignoranza ma ho pensato che lo fosse. :applauso:
 

Jrogin

Fondatore
Membro dello Staff
Professionista
Ma perchè è da fare esplicita richiesta in atto? non è automatico? perdona l'ignoranza ma ho pensato che lo fosse.
Perchè quella citata è una "facoltà" concessa all'acquirente. Volendo potrebbe anche rinunciarvi, oppure potrebbe verificarsi il raro caso che il valore derivante dalla rendita catastale rivalutata secondo i coefficienti 115,5 se prima casa e 126 se non prima casa sia superiore al valore reale dell'immobile.
 

erwan

Membro Assiduo
potrebbe verificarsi il raro caso che il valore derivante dalla rendita catastale rivalutata secondo i coefficienti 115,5 se prima casa e 126 se non prima casa sia superiore al valore reale dell'immobile.
è vero, anche se in quel caso raramente ci si arrischia sotto il minimo catastale: deve trattarsi di casi davvero eclatanti, in cui l'immobile è in condizioni tali da far escludere che possa passare l'accertamento di maggior valore...
 

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