mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Con il contratto concordato 3+2 è possibile un'agevolazione sull'imponibile IRPEF dichiarato dal locatore (abbattimento del 30% dell'imponibile) solo se il comune rientra nella lista nazionale dei comuni ad alta densità abitativa altrimenti l'unica agevolazione spetta al conduttore e il locatore dichiara il canone di locazione concordato come fosse una locazione normale. Probabilmente se nel comune di Voghera non esistono tabelle per i canoni concordati, vuol dire che il comune non è ad alta densità abitativa.
Nel comune dove lavoro, pur essendo un comune a non alta densità abitativa (e quindi senza agevolazioni IRPEF per il locatore) molti contratti normali sono stati sostituiti con contratti agevolati perchè il comune ha deliberato una aliquota IMU più bassa per questo tipo di contratti, con un risparmio annuo di IMU di circa 5/600 euro. Saluti.

Interessante quello che dici. Però nemmeno l'imposta di registro può essere pagata in misura ridotta del 30% se il comune non è ad alta tensione abitativa. Quindi il contratto agevolato viene registrato con imposta normale ma resta valido ai fini della agevolazione IMU ?


"RIDUZIONE DEL REDDITO IMPONIBILE AI FINI DEL CALCOLO DELLA IMPOSTA DI REGISTRO
Art. 8 - legge 431/98
(Agevolazioni fiscali).


RIDUZIONE DEL REDDITO IMPONIBILE AI FINI DEL CALCOLO DELLA IMPOSTA DI REGISTRO
Art. 8.
(Agevolazioni fiscali).
RIDUZIONE DEL REDDITO IMPONIBILE AI FINI DEL CALCOLO DELLA IMPOSTA DI DEGISTRO
1. Nei comuni di cui all'articolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1988, n. 551, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 1989, n. 61, e successive modificazioni, il reddito imponibile derivante al proprietario dai contratti stipulati o rinnovati ai sensi del comma 3 dell'articolo 2 a seguito di accordo definito in sede locale e nel rispetto dei criteri indicati dal decreto di cui al comma 2 dell'articolo 4, ovvero nel rispetto delle condizioni fissate dal decreto di cui al comma 3 del medesimo articolo 4, determinato ai sensi dell'articolo 34 del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, è ulteriormente ridotto del 30 per cento. Per i suddetti contratti il corrispettivo annuo ai fini della determinazione della base imponibile per l'applicazione dell'imposta proporzionale di registro è assunto nella misura minima del 70 per cento.
2. Il locatore, per usufruire dei benefici di cui al comma 1, deve indicare nella dichiarazione dei redditi gli estremi di registrazione del contratto di locazione nonché quelli della denuncia dell'immobile ai fini dell'applicazione dell'ICI.
3. Le agevolazioni di cui al presente articolo non si applicano ai contratti di locazione volti a soddisfare esigenze abitative di natura transitoria, fatta eccezione per i contratti di cui al comma 2 dell'articolo 5 e per i contratti di cui al comma 3 dell'articolo 1."
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Dipende dalla delibera dei comuni.
Ad alcuni comuni il canone concordato non fa nè caldo nè freddo, altri comuni consentono una aliquota IMU agevolata. Saluti.
Ma per il calcolo dell'IMU non ebbe alcun ruolo il tipo di contratto in caso di locazione: si parlò solo di seconda casa (o di abitazione principale).
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
R
Ma per il calcolo dell'IMU non ebbe alcun ruolo il tipo di contratto in caso di locazione: si parlò solo di seconda casa (o di abitazione principale).

Ripeto:in fase di saldo IMU il comune dove lavoro ha concesso una riduzione, rispetto all'aliquota seconda casa, per le abitazioni locate con canone concordato.
Per la riduzione dell'IMU ha richiesto autocertificazione con allegata copia del contratto. Saluti.
 

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