Daniele 78

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)se il minialloggio lo lascia intestato alla moglie, prima di fare accorpamenti con quello del marito (sia comune e catasto devono coincidere), devi DIVIDERE (parlo sempre di documenti), in 2 l'alloggio della moglie, fatta la divisione accorpi la parte più grande (quella che si vogliono tenere) con l'alloggio del marito. 2) se il minialoggio se lo intestano ambedue, allora accorpi solo 2 unità immobiliari (l'alloggio non è contemplato in quanto già parte integrante di quello della moglie) e dopo DIVIDI il tutto togliendo solo la parte che lasci in affitto.

Rettifico una cosa
nel primo caso dopo la DIVISIONE della proprietà della moglie in 2 e dopo fatto l'accorparmento degli intestatari devi fare la FUSIONE della parte più grande della moglie(ora di entrambi essendo accorpata) con quello del marito.

nel secondo caso accorpi gli intestatari, FONDI tutto insieme (ormai diventano entrambi intestatari) ed alla fine DIVIDI il tutto grande alloggio che ne risulta togliendo solo il minialloggio...un pò contorto forse ma i passaggi ci sono tutti.
 

Dr. House

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Intanto grazie per gli interventi. Come supponevo, la situazione è complessa. Se varete ancora tempo e voglia di dedicarmi del tempo, vi dico che sono sicuro al 90 % (mi lascio un margine) che al comune sia stata fatta una Dia (parlo di oltre dieci anni fa). MI diceva l'architetto che non cambiando le volumetrie interne né il numero delle unità immobliari, andava fatto così. Peraltro, il comune non ha avuto nulla da ridire.
Quello che mi piacerebbe fare è regolarizzarmi ma mantenendo sia io che mia moglie la titolarità ognuno del suo appartamento, senza cedere parti di proprietà né riaccatastare, e ciò, come dicevo, sia per i costi, sia perché un domani, ritirando su un muro e riaprendo un varco, la situazione torna (pressoché) come prima. Tenete conto che adesso l'unità dove di fatto viviamo è composta dal mio appartamento (che ha cucina e bagno) più un pezzo di quello di mia moglie (che ha il bagno ma non la cucina), mentre l'appartamentino di risulta ha angolo cottura e bagno.
Leggendovi, mi sono fatto questa idea: in teoria dovremmo prima andare dal notaio e fare una cessione del 50 % reciproca del mio appartamento e di quello di mia moglie, però in verità quello di mia moglie vale molto di più, quindi più facilmente il notaio (con un tecnico?) dovrebbe individuare le corrette percentuali di proprietà. Poi dovremmo andare in catasto, ovviamente dopo aver chiesto l'intervento di un tecnico, e far riaccatastare i due "nuovi" appartamenti. Con costi credo non indifferenti (avete un'idea?) e con il risultato che nessuno avrebbe più un appartamento in esclusiva.
Per evitare questo, una soluzione di compromesso, meno corretta ma più pratica e conveniente, potrebbe essere, dopo aver riaperto un varco tra l'appartamentino e l'unità "principale", quella di "accorpare" i due appartamenti come ha fatto fm8, con l'annotazione in catasto, e poi, previa chiusura della porta posta sul nuovo varco, eventualmente affittare pozione dell'appartamento (cosa che ora è espressamente disciplinata anche dalle istruzioni sul 730). Certo, resta la discrasia in comune, ma al limite potrei anche comunicargli l'apertura della porta (ma sarebbe obbligatorio? NON trattasi di muro portante). Manterrei distinti i contratti di formitura, atteso che gli impianti sono fatti in maniera tale che servono distintamente l'unità principale e l'appartamentino.
Che ne pensate? Cmq grazie ancora.
 

Daniele 78

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Quello che mi piacerebbe fare è regolarizzarmi ma mantenendo sia io che mia moglie la titolarità ognuno del suo appartamento, senza cedere parti di proprietà né riaccatastare,

Non puoi regolarizzare se non sistemi tutto anche al catasto la situazione, inoltre non potresti affittare parte di un'allggio ad un'altra persona, il contratto andrebbe corredato di piantina catastale e certificazione energetica. Libero di fare quello che credi.
 

effemme8

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Non puoi regolarizzare se non sistemi tutto anche al catasto la situazione, inoltre non potresti affittare parte di un'allggio ad un'altra persona, il contratto andrebbe corredato di piantina catastale e certificazione energetica. Libero di fare quello che credi.

Giusto tutto !

il contratto (se registrato) deve essere corredato di piantina catastale : io la espongo su internet...e l'appongo comunque sul lato B della scrittura privata-non-registrata

la certificazione energetica....laddove è richiesta

in più comunque rilascio la ricevuta con la nuova-marca-bollo

.....e via.... che si riempie in un baleno....
 

Dr. House

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il contratto se registrato deve essere corredato di piantina? Da quando? Fino a due anni fa ho registrato senza alcuna piantina. E ricevute con marca da bollo? Ma per un privato?? Sta burocrazia ci ammazza. E poi perché non posso affittare parte di un appartamento? Come dicevo, è anche previsto dalle istruzioni del 730. E allora le vecchiette che affittano solo una stanza a studenti? Cmq, ragazzi, che complicazioni. Poi ci stupiamo se il mercato immobiliare sta andando in vacca...
 

effemme8

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.... E ricevute con marca da bollo? Ma per un privato?? ..

ma allora fai venire l'acquolina alla finanza o all'AgenziaEntrate !!!

certo che ci va, se sono pagamenti ricevuti in contanti sopra i 77euro e qualcosa...e riguardano servizi che NON sono alla persona (come affitti pagati in contanti )
 

Daniele 78

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Dr. house se il contratto è in regola è depositato all'Agenzia delle Entrate e deve per forza essere corredato di piantina oltre che di certificazione (quest'ultima dal 2009 se non erro). Conta che ora nel dicembre 2012 Agenzia delle Entrate e Territorio (il Catasto) sono stati fusi insieme.
 

effemme8

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...non mi pare che a Roma la CertificazioneEnergetica per i contratti registrati "ieri" fosse obbligatoria....ma cercherò di informarmi..
 

Dr. House

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Dr. house se il contratto è in regola è depositato all'Agenzia delle Entrate e deve per forza essere corredato di piantina oltre che di certificazione (quest'ultima dal 2009 se non erro). Conta che ora nel dicembre 2012 Agenzia delle Entrate e Territorio (il Catasto) sono stati fusi insieme.
non lo metto in dubbio, ma ti assicuro che all'Agenzia delle entrate dove ho registrato tre anni fa il contratto non me l'hanno chiesta. Conosco invece il discorsod ella certificazione energetica.
 

Daniele 78

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io qui ne ho registrato uno tre anni fa, e me le hanno richiesti, non solo anche per un'altro (avendo un mio amico) come professionista aveamo corredato il tutto con piantine. Conta (come già ti dicevo) che ora l'Agenzia delle Entrate e del Territorio sono fuse insieme, per cui una verifica in banca dati diventa velocissima e facilissima.
 

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