Dexter81

Nuovo Iscritto
Conduttore
Salve a tutti, questo è il mio primo post, ho trovato questo forum cercando risposte alla mia problematica, spero che possiate aiutarmi:

mio padre possiede in comunione dei beni 2 case oltre la "prima casa".
egli ha dei debiti con le banche per prestiti (non ipotecari ) che perdendo il lavoro non è in grado di sostenere.
inoltre ha delle cartelle esattoriale arretrate piuttosto corpose.

volevo sapere se la donazione dei 2 immobili, uno come prima casa a mio fratello non sposato e l'altra ad uno qualunque di noi, salvano questi immobili da ipoteche e pignoramenti?

grazie
 
J

JERRY48

Ospite
Tra gli atti volti alla protezione della casa è quello che si sconsiglia maggiormente.
Se ti stai chiedendo il perché te lo spiego subito: l’atto di donazione è facilmente revocabile.
E’ così facile revocare una donazione di un immobile che anche un legale inesperto e totalmente incompetente in materia di esecuzione potrebbe vincere una causa contro il debitore.
Vedi, devi sapere che ci sono diversi atti che hanno lo scopo di proteggere una casa dai creditori (banche, Equitalia…) ma ora della fine pochi di questi rimangono in piedi e sono opponibili alla procedura esecutiva.
La donazione sicuramente non rientra tra questi!
 

Dexter81

Nuovo Iscritto
Conduttore
Grazie per la risposta Jerry48, saresti così gentile da essere più dettagliato sui diversi atti che hanno lo scopo di proteggere casa?

per il mio caso hai un suggerimento specifico?
se passano 2 anni dalla donazione per l'iscrizione dell'ipoteca resta cmq impugnabile?
 

maria55

Membro Attivo
Professionista
Gli immobili sono in comunione con il coniuge? Se si, basterebbe venderne uno e con il ricavato, se sufficiente, pagare i creditori. Inoltre, considerato che i crediti vantati dalla banca non sono garantiti da ipoteca, si può tentare una transazione.
 

uragano

Membro Attivo
Professionista
Gli immobili sono in comunione con il coniuge? Se si, basterebbe venderne uno e con il ricavato, se sufficiente, pagare i creditori. Inoltre, considerato che i crediti vantati dalla banca non sono garantiti da ipoteca, si può tentare una transazione.

la banca recupera il credito anche se non e' garantito da ipoteca.per aver dato i soldi prima si e' tutelata in altri modi.se per transazione ( intendi spalmare il debito nel tempo ? ) in questo caso accettano,diversamente passano il debito residuo, ai recupero crediti.e li iniziano i guai,quelli sono peggio delle zecche.
 
J

JERRY48

Ospite
Sul punto è intervenuta la Cassazione a sezioni unite del 30 dicembre 2011 n. 30174 la quale ha distinto due ipotesi quella in cui il debitore ha pagato la sua quota o più della sua quota (e, allora, il debito degli altri debitori si riduce in base a quanto effettivamente pagato del debitore che ha sottoscritto la transazione, in concreto nell' l’ipotesi in cui il debitore ha pagato solo una parte della sua quota in tale situazione il debito degli altri si riduce in proporzione alla quota ideale transatta (indipendentemente da quanto percepito dal creditore con la transazione
La stessa sentenza della Cassazione ha risolto anche l'altro problema dell'applicabilità dell'art. 1304 c.c. alle transazioni pro quota, in caso di transazione pro quota i debitori estranei alla transazione non possono aderire alla stessa (applicando l’art. 1304 c.c.).
Stabilire se si è in presenza di una transazione sull’intero debito o solo sulla quota è una questione di prova che dovrà essere valutata di caso in caso.

 

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