Sean

Membro Attivo
Salve, mio nonno morì nel 1970 e mio padre, allora sedicenne, non sa se sua madre o i suoi fratelli maggiori abbiano mai fatto la successione. Sua madre morì nel 90 e lui stesso fece la successione da madre a figli. Naturalmente la successione del 90 includeva tutti i beni che erano appartenuti ai suoi genitori, e che quindi passavano ai figli, ma quello che non sa è se fu fatta la successione di suo padre. Secondo voi è importante che sia stata fatta la successione nel 70, o era superflua dato che i beni passavano da marito a moglie? C' è anche da dire che l' 80% dei beni che oggi son passati ai figli erano della loro madre che li aveva ereditati dai suoi genitori, ma penso che dei pochi beni appartenuti al loro padre bisognava fare la successione, o sbaglio? Grazie per i vostri consigli
 

griz

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se nel 90 le intestaziioni catastali erano corrette significa che qualcuno al catasto ha detto che un passaggio è avvenuto, nel 70 le volture le faceva direttamente l'Ufficio del Registro, per estensione significherebbe che qualcuno ha presentato la successione, l'Ufficio del Registro inoltre ha sicuramente registrato la successione se presentata quindi si potrebbe trovare
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Presumibilmente con la successione del 90 sono stati dichiarati tutti beni posseduti dal de cuius, comprendendo anche quelli provenienti dalla successione del 70. Se così fosse ci sarebbe carenza nella continuità storica, i cui effetti sono ormai decaduti. Bisognerebbe capire come sia stato possibile trasferire le quote spettanti ai figli dopo il decesso del 70, visto che allora alla vedova spettava 1/3 dell'usufrutto, mentre la proprietà veniva ripartita fra i figli. Credo che con una ricerca storica nel catasto si potrebbe verificare la regolarità finale dei passaggi.
 

maria55

Membro Attivo
Professionista
Certo, é bene verificare la regolarità catastale , ma quella più importante é la regolarità delle trascrizioni nei pubblici registri immobiliari.
 

Sean

Membro Attivo
Salve a tutti, un mio amico mi ha consigliato di fare una visura storica catastale di un bene appartenuto a mio nonno, per vedere quindi il cammino che ha fatto sto bene, e se è stata fatta una successione si dovrà leggere una nota nel passaggio del bene dal nonno agli eredi, mentre un altro amico mi dice di fare una visura storica per soggetto, quindi dando i dati del nonno qualcosa si dovrebbe scoprire. Voi come la pensate? Dovrei recarmi al catasto o alla conservatoria dei registri immobiliari? Grazie a tutti
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Certamente la conservatoria dà titolo sul diritto dell'intestatario risultante. In catasto tu trovi registrati i vari passaggi e le variazioni. La proprietà può essere differente sia rispetto all'uno che all'altro pubblico registro. Il proprietario, possessore può avere acquisito la proprietà per usucapione nei vari modi previsti dalla legge e non apparire da nessuna parte. Difatti, egli può stipulare un atto pubblico, chiedere il riconoscimento dell'avvenuta usucapione e trascrivere il provvedimento nella Conservatoria dei pubblici RR.II. e in caso di decesso gli eredi possono inserire nell'elenco dei beni caduti in successione anche gli immobili usucapiti senza dover seguire particolari procedure.
 

giogiolu

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Proprietario Casa
Non so come funzioni il Catasto, oggi Agenzia del Territorio, dalle tue parti. Dalle mie semplicemente non ha funzionato e ora si sta riprendendo. Questo per esperienza diretta e personale. Puoi fare l'una e l'altra alla Agenzia del Territorio per poterle poi confrontare. Se richiedi visura storica per immobile dovrai fornire estremi, identificativi del fabbricato,foglio particella ecc ecc. Quando chiederai quella per soggetto dovrai fornire nome e cognome di tuo nonno oltre al CF e dati anagrafici. Sulle visure troverai le indicazioni che ti servono. Ma, se non riesci a districarti una volta che hai in mano il tutto o in questa prima fase, per altro gratuita, ti consiglio di rivolgerti ad un Geometra. Dagli sviluppi a seconda di cosa viene fuori potrebbe doversi chiedere una visura alla Conservatoria. Per quanto riguarda la consultazione presso l' Agenzia delle Entrate, ove fosse necessario per avere un quadro completo,se il passaggio è avvenuto per successione o altro, non so se la consultazione è libera o riservata a Professionisti: dovrai eventualmente informarti.
In bocca al lupo
 

maria55

Membro Attivo
Professionista
Io partirei dal dato certo che è la successione della nonna di Sean. Dalla stessa sarà possibile riscontrare la provenienza dei cespiti caduti in successione in morte del nonno ed ovviamente anche gli estremi della denunzia di successione. Procurandosi, poi, le copie delle denunzie di successione, sarà agevole ricostruire il patrimonio. Mi permetto di sottolineare che il trasferimento di un immobile, oltre che per atto tra vivi ( compravendita, donazione ) avviene anche mortis causa cioè per successione. Quindi se il nonno di Sean, titolare del 20% del patrimonio, non ha venduto e non ha donato in vita, gli eredi " dovevano" necessariamente presentare la denunzia di successione.
 

griz

Membro Storico
Professionista
per me che sono geometra, la cosa più facile è una visura storica al catasto, da lì, se i dati sono completi si potrà risalire agli atti presentati o non presentati. Sempre per deformazione professionale: so che il catasto è la banca dati meno precisa, se è allineata questa significa che tutto è stato fatto a dovere
 

giogiolu

Membro Attivo
Proprietario Casa
A Griz: io che Geometra non sono, concordo con la definizione che hai dato del catasto. Non credo che parliamo dello stesso ma evidentemente tutto il mondo è paese.
 

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