paradox

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Salve


Nel 2012 ho chiesto e ottenuto, a seguito del “Nuovo piano casa Lazio”, che la destinazione d’uso di un cespite C/2 di mia proprietà in una zona semi-centrale di Roma mutasse in A/2. DIA visionata e approvata sia dal IX dipartimento (sez. urbanistica) che dall’ufficio tecnico del mio municipio d’appartenenza. Oneri interamente versati a Roma Capitale: 25.000 euro circa. Due sopralluoghi dei vigili urbani (nucleo polizia edilizia): tutto in regola. Dichiarata chiusura lavori e ottenuta abitabilità.

Adesso, il condominio sostiene che il mio immobile non è in regola e che non potrei abitarlo perché ciò lede i loro diritti giacché il regolamento di condominio riporta che i proprietari di soffitte (C/2) non hanno l’autorizzazione ad allacciarsi agli scarichi e alla fornitura idrica del palazzo. Per questo motivo rifiutano anche di variare i millesimi attribuiti al cespite di mia proprietà.

Ciò che sosterrei in dibattimento: è vero che, ai sensi del regolamento condominiale, i proprietari di un C/2 non possono collegarsi a impianti idrici e scarichi ed è altresì vero che il cambio di destinazione d’uso è concesso salvo diritti di terzi MA è vero anche che il sottoscritto si è collegato a impianti e scarichi solo DOPO la variazione d’uso (ergo quando il cespite era accatastato come A/2 e quindi non ledeva il diritto di alcuno poiché il regolamento condominiale fa riferimento alle soffitte (C/2) e non agli appartamenti (A/2).

Come dirimere la questione (seguendo la giurisprudenza e non la mazza da baseball ..;) ?


Ringrazio anticipatamente chi vorrà farmi pervenire un suo parere
 

Gianco

Membro Storico
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Suppongo che trasformare un C/2 in A/2 comporti un intervento sulle altezze interne e sui prospetti. Conseguentemente per eseguire detti lavori occorre il nulla osta del condominio. Pertanto, se l'hai ottenuto, non ti possono negare gli allacci. Se così non fosse ho paura che dovrai acquistare il diritto ad usufruire dei servizi comuni.
 

Daniele 78

Membro Storico
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Suppongo che trasformare un C/2 in A/2 comporti un intervento sulle altezze interne e sui prospetti. Conseguentemente per eseguire detti lavori occorre il nulla osta del condominio. Pertanto, se l'hai ottenuto, non ti possono negare gli allacci. Se così non fosse ho paura che dovrai acquistare il diritto ad usufruire dei servizi comuni.
Si ma se il Comune ha concesso l'abitabilità significa che le altezze andavano bene, poi non sono tenuto a chiedere l'autorizzazione per variare una destinazione d'uso di una proprietà privata, ovvio che se la ottengo devo prontamente informare il condominio che (vista la nuova unità rifarà le tabelle millesimali, magari chiedendomi un contributo) però non possono assolutamente vietarmi (proprio in forza di una concessione edilizia) vietarmi un'allacciamento agli scarichi.
 

paradox

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Grazie a entrambi per le risposte. Dunque, non c'è stata alcuna variazione delle altezze interne né dei prospetti. L'immobile è (ed era) alto 2.25 e il nuovo piano casa consente di modificare l'uso in abitazione (abbassando il requisito minimo di altezza da 2.40 mt a 2 mt). Il condominio è stato prontamente informato di tale cambio di destinazione e sa benissimo che i vigili (allertati proprio dall'amministratore) hanno riscontrato che tutto è a norma. Mi oppongono comunque il regolamento condominiale che dice : i proprietari di soffitte non hanno diritto ad allacciarsi a impianti e scarichi.

Si ritiene io abbia ragione a sostenere che sia perfettamente in regola, essendomi collegato a impianti e scarichi solo DOPO la variazione d’uso (ergo quando il cespite era accatastato come A/2 e quindi non ledeva il diritto di alcuno poiché il regolamento condominiale fa riferimento alle soffitte (C/2) e non agli appartamenti (A/2),?

La mia paura (terrore, quasi) è che se andiamo in causa e il giudice da ragione a loro io mi ritrovo (dopo aver speso fra oneri e ristrutturazione quasi 40.000 euro) con un immobile a/2 senza scarichi e allacci (perché sarei costretto a ripristinare il tutto).

Grazie
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
La mia paura (terrore, quasi) è che se andiamo in causa e il giudice da ragione a loro
Non dovrebbe se lo fa devi fare ricorso, perchè non ha esamito bene il lavoro, in quanto tu hai dalla tua:
una concessione edilizia: sei in regola nessuno può contestarla in quanto hai agito su parti private, se tu hai tutte le fatture per i lavori post concessione (ci sono anche le date, è dimostrabile che i lavori sono iniziato dopo) , nessuno può dirti nulla sulla regolarità di tali lavori (che devono necessariamente rispettare le prescrizioni della concessione), se hai agito rispettando le prescrizioni hanno ben poco da opporsi. Se non va bene che facciano causa al Comune per il rilascio della tua concessione...vedrai lasceranno perdere molto presto.
 

raffaelemaria

Membro Assiduo
Professionista
A Daniele 78- senza entrare nel merito se paradox ha diritto o meno di allacciarsi alle utenze condominiali, tengo a precisare che quanto autorizza il Comune è sempre fatto salvo i diritti di terzi, quindi andiamo piano a consigliare di fare causa al Comune. Penso che la norma condominiale sia stata inserita per evitare che i proprietari delle soffitte trasformassero queste in luoghi abitabili invece che agibili, la norma potrà sembrare assurda, ma esiste. Forse era meglio che paradox prima di operare avesse consultato il condominio. Una semplice domanda a paradox: la soletta esistente ha verificato che sopporta i nuovi sovraccarichi? generalmente per i sottotetti le solette vengono dimensionate per sovraccarichi inferiori rispetto a quelle delle sottostanti ( abitabili), questa domanda potrebbe farla il condominio.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Penso che la norma condominiale sia stata inserita per evitare che i proprietari delle soffitte trasformassero queste in luoghi abitabili invece che agibili
Scusa ma se tu compri le soffitte perchè devi chiedere ad altri se puoi trasformarle?? Non basta il Pdc in Comune?? Mica operi su proprietà condominiali di cui avresti bisogno del parere di tutti, stai operando su casa tua.
La norma ha senso se faccio un abitazione abusiva (è ovvio), ma con dei Permessi in mano mi sembra molto molto strano.
Mi chiedo , sinceramente, quali diritti di terzi andrei a violare con un cambio di destinazione autorizzato!!! cosa cambierebbe agli altri se io avessi lo scarico in una ex cantina...
1)limitazioni delle proprietà condominiali?? nooo o almeno dovrebbero dimostrarla
2)Diminuzione del valore degli altrui immobili?? nooo
Non capisco la violazione dei diritti di terzi in questo caso.
 

paradox

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Raffaelemaria, per ciò che concerne l'eventuale violazione del diritto di terzi, il regolamento condominiale dice : i proprietari di soffitte non hanno diritto ad allacciarsi a impianti e scarichi.
Vorrei ripetere : essendomi collegato a impianti e scarichi solo DOPO la variazione d’uso (ergo quando il cespite era accatastato come A/2) in che modo ledo i diritti di terzi ? Il regolamento condominiale fa riferimento alle soffitte (C/2) e non agli appartamenti (A/2).
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
@paradox ti ho risposto io sopra, violi i diritti di terzi quando ne impedisci il normale godimento della proprietà condominiale o privata (quindi delle limitazioni) oppure quando a causa dei tuoi lavori le proprietà degli altri perdessero valore economico o creassi un danno.
Sinceramente con una situazione del genere non riesco a vedere una violazione di terzi a meno che tu:
1) Non impedisca il passaggio agli altri o lo limiti in qualche modo
2) Crei delle opere che portino disagio o appunto facciano perdere il valore economico delle altre cantine...
Comunque gli altri nel opporsi al Pdc dovrebbero provarle le violazioni e non è detto che ci riescano...anzi.
 

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