cec

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno,
sto seguendo la locazione dell'appartamento del nonno defunto... dopo lettere varie di sollecito si è messo quasi in pari con le locazioni ma non intende pagare il 50% del costo dell'imposta di registro annuale che da contratto è a metà di entrambe le parti e lo spurgo delle fosse biologiche che abbiamo anticipato alla ditta incaricata perchè dice che non sono specificate nel contratto. Il contratto che ho reperito recita a tal proposito: sono a carico del conduttore il costo di acqua, energia elettrica, telefono, rifiuti e tutte le spese relative alla piccola manutenzione ordinaria .... dopo ... per quanto non previsto dal presente contratto si fa riferimento alle leggi in materia di locazioni... Come faccio ancora a spiegargli che la sua "ca..a" se la deve pagare poichè così non sembra capire?
Il nonno non aveva mai applicato l'aumento ISTAT che da contratto recita "il canone verrà aggiornato annualmente, su richiesta del locatore,... se decidessimo di applicarlo dalla prossima annualità potrei andare indietro solo per gli ultimi 12 mesi e non da inizio locazione, in quanto non era previsto l'adeguamento automatico, giusto?
Il tipo è proprio indisponente, ci fa sudare per l'affitto e le spese ma si è appena comprato un' Alfa fra le + costose del listino... e allora la pazienza vola via!!!
 
J

JERRY48

Ospite
- Pagamento imposta registro annuale 50% a carico del locatore e 50% del conduttore
- Fosse biologiche - Pozzetti - Pozzi neri
Sono a carico dell'inquilino soltanto lo spurgo e la disotturazione delle colonne di scarico e dei relativi pozzetti.
L. 431/98
- Istat
Lo ha precisato la Cassazione con la sentenza 15034 del 2004 secondo la quale il proprietario può richiedere l'aumento dimenticato negli anni precedenti, e in questo caso "l'aggiornamento del canone, per quanto dovuto dalla data della richiesta, deve essere calcolato con il criterio della variazione assoluta del canone iniziale dall'inizio del contratto fino alla data della richiesta".
In pratica un proprietario "distratto" che non aveva inviato la sua richiesta può farlo ora pretendendo il pagamento degli arretrati.
Solo se il contratto contiene formule quali "adeguamento automatico senza richiesta del proprietario". In questo caso, infatti, è l'inquilino a doversi fare carico di pagare il canone aumentato a partire dal primo anno successivo alla data di stipula del contratto, senza necessità di richiesta. E se non lo fa, il proprietario ha diritto non solo all'aumento dalla scadenza annuale in poi ma anche a tutti gli arretrati proprio perchè l'aggiornamento era contrattualmente dovuto.
A fare la differenza, in sostanza, è la formula "senza richiesta" che implica che l'aumento va pagato a prescindere da solleciti e lettere del proprietario, e chi non avesse controllato e non avesse pagato dovrà versare anche tutto quanto dovuto anche per il passato.
Al massimo, però, si può risalire indietro fino a cinque anni, perchè per i contratti di affitto la prescrizione è quinquennale: decorso questo termine, cioè, il proprietario non può più pretendere nulla.
 

cec

Membro Attivo
Proprietario Casa
Quindi, come scrivevo sopra, se mi trovo "il canone d'affitto verrà aggiornato annualmente, su richiesta del locatore, nella misura del 100% delle variazioni....." posso solo applicare la variazione ISTAT dai 12 mesi precedenti e non da inizio contratto (2010)? Grazie ancora.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Manco per sogno.
"L'aggiornamento del canone, per quanto dovuto dalla data della richiesta, deve essere calcolato con il criterio della variazione assoluta del canone iniziale dall'inizio del contratto fino alla data della richiesta".
Non ha diritto agli arretrati non percepiti, ma l'aggiornamento terrà conto della variazione assoluta dall'inizio del contratto e non soltanto dei dodici mesi precedenti alla richiesta.
 
Ultima modifica:

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
In soldoni, calcoli la variazione Istat dalla data di inizio del contratto e adegui il canone. Non puoi chiedere gli arretrati, ma l'aumento può essere consistente. La richiesta di adeguamento va fatta con raccomandata A/R.
 

cec

Membro Attivo
Proprietario Casa
In soldoni, calcoli la variazione Istat dalla data di inizio del contratto e adegui il canone.
quindi poichè il contratto è iniziato a febbraio 2011 ed il canone è 500 euro, non avendo specificato il mese di riferimento che prendo, prendo febbraio 2012 con il 3,3% e salgo a 516,50 , poi febbraio 2013 con 1,8% e salgo a 525,79. Poichè a febbraio dovrò pagare la tassa di registro ed il dato dell'inflazione di febbraio uscirà in marzo, come faro? Grazie ancora...
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Poichè a febbraio dovrò pagare la tassa di registro ed il dato dell'inflazione di febbraio uscirà in marzo, come faro?
Se il mese di riferimento per il calcolo degli aggiornamenti non è espressamente indicato nel contratto, si prende come riferimento l'ultimo dato disponibile (quello più recentemente pubblicato in G.U.).
 

key

Membro Assiduo
Professionista
Ma poi spera che paghi l aggiornamento e gli arretrati.
Il mancato pagamento Dell adeguamento Istat non e'causa di risoluzione del contratto....
Vai a fare causa per pochi spicci.....
 

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