arciera

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E una freccia la rompo per Gasparri. Tutti ci rendiamo conto che la politica ha un prezzo. I partiti, devono esistere o no? Come può andare un nostro rappresentante in parlamento senza uno straccio di organizzazione? La politica non può essere solo strilli. Politica e' vita di tutti noi insieme. C'è chi la vuole in un modo chi nell'altro, ma anche una dittatura ha un costo. Chi sostiene il dittatore? Insomma chi li paga? E se non li paga nessuno, Gasparri avrebbe fatto bene a comprare una società assicurativa, se con quello ci doveva pagare il partito. Ecco, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, però a cuore aperto.
 

jac0

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In Italia chi entra in politica lo fa, salvo eccezioni (vedasi il dr. Ignazio Marino, medico insigne e sindaco di Roma in carica), per sistemare sé stesso e la propria famiglia. La psiche dell'aspirante politico assomiglia a quella del giocatore d'azzardo: vuole tanti soldi subito senza faticare.
 

arciera

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Noi che stranissimamente siamo benpensanti, puntualizziamo emettendo una sentenza: se sia a destra o a sinistra vi sono delle reali fondamenta, e siamo arrivati alla radice come al solito dell'Italia, diamo noi il diritto di esistere? E qualora dessimo il nostro consenso alla esistenza di idee anche avverse, queste idee in che modo devono essere sostenute? Troppo facile credere al messia marino Ignazio che non si sa quale è il nome e quale il cognome. Le idee, @jac0, le idee.
 

jac0

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Io le idee ce l'ho, sono anche un platonico, non solo un maieuta socratico. Il requisito fondamentale per entrare in Parlamento dovrebbe essere quello di conoscere bene logica e matematica, oltre al resto.
 

arciera

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E chi ti ci porta? Chi ti conosce? come diffondi le tue idee se sei un grande uomo? Con un'armata brancaleone o con uomini e donne che lavorano per le cause ritenute giuste almeno da un numero considerevole che ti possa votare ed eleggere? Come avviene il travaso delle esigenze cittadine alle iniziative governative? Le corporazioni? I fasci? I commissari del popolo? Li devi sempre pagare. Sarebbero dovuti essere stati scelti molto meglio. I nostri padri dell'800 non si fidavano, si sono presi quelli che potevano essere controllati col denaro. Ed eccoci qui, con quattro poveracci pagati pure male a confronto con un semplice direttore di filiale, incompetenti perchè fidi. i Bravi.
 

griz

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arciera, permetti:
in tutto il mondo i partiti sono finanzaiati da sostenitori che devolvono offerte al partito che gli è più simpatico, mi pare che la lungimiranza del legislatore abbia considerato la possibilità di devolvere ad un partito politico a scelta una parte dell''IRPEF, così il cittadino decide a chi dare il proprio contributo in modo libero
in finanziamento pubblico ha creato distorsioni abnormi mettendo a disposizione fondi ingentissimi che in buona parte non vengono utilizzati tanto sono enormi, questi fondi poi, siccome non sanno cosa farsene, vengono lasciati a disposizione e ogni tanto è successo quello che si è saputo. il paradosso è poi la ricezione di questi fondi da parte di partiti che non esistono più
Posto che il tuo ragionamento fila, ritengo che si possa eleborare un sistema meno offensivo di finanziare i nostrei rappresentanti politici
 

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