madmax

Membro Junior
Proprietario Casa
Intanto grazie per le informazioni per me preziose. Avendo compreso il livello della vostra esperienza, ne approfitto per chiedervi un'ulteriore informazione. Se fondessi l'unità A5 con il mio appartamento sottostante con l'apertura di una scala forse potrei risolvere il problema?
L'architetto mi ha detto che si dovrebbe fare una nuova pratica (SCIA) per questo tipo di fusione. La CIL sull'unità A5 mi scade a fine anno (ormai è il quinto anno e non è più prorogabile). Alla chiusura della CIL sono comunque obbligato al riaccatastamento dell'unità A5 oppure se presento una SCIA prima della scadenza della CIL posso procrastinare il riaccatastamento alla fine dei lavori della SCIA?
Grazie ancora
Massimo
 

massimo binotto

Membro Attivo
Professionista
Nel caso di collegamento con l'appartamento sottostante allora potrai ripresentare l'accatastamento e collegare i due piani...

In tal caso la categoria e classe dell'unità immobiliare verranno modificate e l'A/5 della soffitta non esisterebbe più.

Non sono a conoscenza da dove scrivi, per cui ogni Comune adotta una procedura diversa per la presentazione delle pratiche edilizie.

Per l'apertura del foro sul solaio e la costruzione di una scala, oltre alla SCIA, dovrai richiedere l'autorizzazione al Genio Civile (se Comune in zona sismica) prima della presentazione della pratica.

Nelle mie zone (scrivo da Cornuda - Treviso) siamo in zona sismica di livello 2 (su 3 gradi di sismicità) per cui per noi la prassi è sempre la pratica al Genio Civile prima di ogni cosa...

Se presenti una Scia per i lavori proposti, allora l'accatastamento lo farai alla fine di tutto, quindi entro i tre anni di effetto della comunicazione, e prima di presentare la domanda di agibilità.
 

madmax

Membro Junior
Proprietario Casa
Massimo,
davvero grazie. Non credere sia così semplice avere informazioni così chiare e precise. Grazie a te e complimenti al forum.
Max
 

madmax

Membro Junior
Proprietario Casa
Pensa che me ne ha chiesti di più e voleva anche che gli pagassi la multa presa per essersi dimenticato di presentare il POS. Meno male che lo avevo nominato responsabile dei lavori......
Per carità, nulla contro la categoria. Ho vari amici architetti e mi sono simpatici. Quasi tutti....
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il momento è difficile per tutte le categorie. Purtroppo in giro c'è poca moneta e le spese vengono rinviate a tempi migliori. La concorrenza sta portando i professionisti a fare qualsiasi lavoro a dei prezzi, fino a qualche anno fa, inimmaginabili. Pur di sopravvivere i laureati, ingegneri e architetti, si stanno adattando a fare anche i lavori che prima erano prerogativa dei diplomati, recinzioni, manutenzioni, opere minori, piccole ristrutturazioni, pratiche catastali. L'APE il cui costo dovrebbe aggirarsi sui 300, 350 euro, vengono proposti su internet a 49 euro, fatturati. Fra professionisti ci stiamo scannando. E' un momento difficile. Purtroppo chi ha famiglia ed uno studio con dei collaboratori da mantenere, non può fare i prezzi che i professionisti, senza famiglia, che vivono in casa con i genitori, praticamente spesati, che necessitano solamente dei soldi per la pizza e la discoteca del fine settimana, sono in grado di fare. L'altro giorno sentivo un ingegnere che faceva le certificazioni, fotocopia, termiche, acustiche, per cento euro. Diceva: "Almeno faccio qualcosa e tiro a campare. In alternativa sarei inattivo". Non è giusto. Ma come dargli torto!
Scusate lo sfogo, che credo sarà condiviso da tutti i professionisti.
 

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