Salve a tutti,
avrei bisogno di un parere rispetto a questa questione.
Vivo fuori dal comune di Roma, cercando un immobile da acquistare nella capitale mi sono imbattuto in un'offerta che apparentemente è molto vantaggiosa: un miniappartamento con bagno. luce e gas, finestrato e già semiarredato ma accatastato come c/6 in virtù del fatto di essre adiacente ad un box di pertinenza. L'escamotage sta proprio nel fatto che si è diviso il box poi si è chiuso e si è accatastato il tutto facendo riferimento al box.
L'agenzia dice che è una cosa comune quando finiscono i parametri di cubatura disponibile e che basta successivamente chiedere una sanatoria con cambio di destinazione d'uso, oppure approfittare del Piano Casa regionale per cambiare ugualmente la destinazione.
A naso direi che non è percorribile nessuna delle due strade. MI chiedo allora è possibile chiedere l'allaccio delle utenze (il gas in particolare, anche se gli attacchi ci sono già) per un immobile così accatastato? Posso vivere pur senza residenza ufficiale che ovviamente non si può prendere in un locale c/6?
E nel caso decidessi, una volta acquistato di affittarlo ad un amico per viverci, quale strade e possibilità ci sono per poterlo fare?
Ultima questione: l'agenzia sa che non risiedo a Roma, ma dice che comunque l'immobile non è soggetto ad IMU. E' così? O forse questa ipotesi sarebbe valida solo nel caso che avendo la prima casa a Roma potessi farne una pertinenza dell'abitazione principale?
Grazie per eventuali delucidazioni
Peppepillo
avrei bisogno di un parere rispetto a questa questione.
Vivo fuori dal comune di Roma, cercando un immobile da acquistare nella capitale mi sono imbattuto in un'offerta che apparentemente è molto vantaggiosa: un miniappartamento con bagno. luce e gas, finestrato e già semiarredato ma accatastato come c/6 in virtù del fatto di essre adiacente ad un box di pertinenza. L'escamotage sta proprio nel fatto che si è diviso il box poi si è chiuso e si è accatastato il tutto facendo riferimento al box.
L'agenzia dice che è una cosa comune quando finiscono i parametri di cubatura disponibile e che basta successivamente chiedere una sanatoria con cambio di destinazione d'uso, oppure approfittare del Piano Casa regionale per cambiare ugualmente la destinazione.
A naso direi che non è percorribile nessuna delle due strade. MI chiedo allora è possibile chiedere l'allaccio delle utenze (il gas in particolare, anche se gli attacchi ci sono già) per un immobile così accatastato? Posso vivere pur senza residenza ufficiale che ovviamente non si può prendere in un locale c/6?
E nel caso decidessi, una volta acquistato di affittarlo ad un amico per viverci, quale strade e possibilità ci sono per poterlo fare?
Ultima questione: l'agenzia sa che non risiedo a Roma, ma dice che comunque l'immobile non è soggetto ad IMU. E' così? O forse questa ipotesi sarebbe valida solo nel caso che avendo la prima casa a Roma potessi farne una pertinenza dell'abitazione principale?
Grazie per eventuali delucidazioni
Peppepillo