sy5225

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Buongiorno a tutti ,
Ho fatto una Visura planimetrica e ho scoperto che al catasto è stata depositata una planimetria di un altro immobile quindi totalmente errata.
Vorrei fare una migliore identificazione grafica andando a presentare una planimetria uguale a quella depositata in comune: nella fase di ridisegno mi sono accorta che sono state fatte delle modifiche non autorizzate come tramezzi interni, chiusura finestre....
Cosa posso fare? Posso presentarla conforme a quanto autorizzato anche se non conforme alla realtà ?
 

Daniele 78

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Buongiorno a tutti ,
Ho fatto una Visura planimetrica e ho scoperto che al catasto è stata depositata una planimetria di un altro immobile quindi totalmente errata.
Vorrei fare una migliore identificazione grafica andando a presentare una planimetria uguale a quella depositata in comune: nella fase di ridisegno mi sono accorta che sono state fatte delle modifiche non autorizzate come tramezzi interni, chiusura finestre....
Cosa posso fare? Posso presentarla conforme a quanto autorizzato anche se non conforme alla realtà ?
No innanzitutto devi presentare un Permesso in sanatoria per le tramezze interne e la chiusura finestra. Ottenuto il permesso dovrai cercare la planimetria corretta (occhio e croce è stata scambiata con l'immobile di cui tu hai la planimetria). Una volta trovata, dovrai poi presentare un Docfa in variazione come da concessione. Controlla anche gli impianti eventualmente sistemali e fatti fare le conformità. Permesso catasto e conformità ti permetteranno di aggiornare l'agibilità dell'immobile.
 

griz

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giusto quanto scrive daniele, per quanto riguarda la planimetria il problema è capire come è avvenuto lo scambio, se trovi dei dati identificativi dell'immobile ci puoi riuscire altrimenti è un problema
 

Gianco

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Concordo con Daniele e aggiungo, per regolarizzare la variazione dei tramezzi interni all'abitazione, farei una comunicazione per opere interne. Mentre per il catasto non mi porrei tanti problemi, presenterei la planimetria della situazione attuale in rettifica per errata rappresentazione grafica. Poi, se occorre, precederei all'agibilità.
 

griz

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L'potesi di "fare finta" che i lavori siano realizzato oggi è da valutare, i comuni in zona mia vogliono però che ogni pratica edilizia sia sottoscritta da un'impresa, nel caso è necessario trovare un'impresa compiacente che certifichi di fare i lavori oggi
 

Gianco

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Da noi è sufficiente inviare una comunicazione per opere interne. Null'altro è richiesto. Alcuni comuni richiedono una relazione tecnica, altri, se i lavori sono complessi anche un disegno. Non viene richiesto il nome dell'impresa.
 

Daniele 78

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Da noi c'e una via di mezzo, ossia il proprietario può dichiarare di farsi i lavori per conto proprio (però prendendosi tutte le responsabilità del caso) oppure dichiate l'impresa come dice griz con tanto di durc regolare più tipologia della manodopera quanti operai specializzati, manovali e qualificati (i nominativi) ed la visura alla camera di commercio.
 

griz

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so di vivere in un posto dove vivere è complicato ma tant'è, i comuni raramente accettano i lavori fatti in proprio, devono essere veramente semplici ed è il Direttore Lavori che deve assumersi la responsabilità del rispetto delle norme e dell'esecuzione dei lavori, la relazione finale SEMPRE
 

Daniele 78

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so di vivere in un posto dove vivere è complicato ma tant'è, i comuni raramente accettano i lavori fatti in proprio, devono essere veramente semplici ed è il Direttore Lavori che deve assumersi la responsabilità del rispetto delle norme e dell'esecuzione dei lavori, la relazione finale SEMPRE
Ti do ragione infatti non ho mai capito questa possibilità, quando da un lato metti durc, visure camerali ecc. e poi dall'altro fanno ste cose, anche perchè ci dovrà essere una DL come dici tu che si assume certe responsabilità. Beccarsi in cantiere l'amico del proprietario che lavora senza durc senza visure ecc. non è mai bello, ma che ci vuoi fare se ci sono queste assurde regole sui lavori in proprio??
 

griz

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Daniele, ti faccio presente che questa regola sui lavori in proprio è una regola che non esiste, è un'interpretazione del singolo tecnico comunale che pressato dai cittadini accetta che si proceda in questo modo, le norme sono precise e prescrivono che se non sei iscritto ad un albo almeno arigiano, non puoi eseguire i lavori, nemmeno a casa tua
 

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