massandro6

Membro Junior
Proprietario Casa
Stavolta il finto povero è di Reggio Emilia. Il proprietario di 30 unità immobiliari era sconosciuto al fisco. E' stato scoperto in sede di controlli dell'Ufficio Tributi di quel comune.
In fin dei conti, è probabile, anzi certo, che noi pagavamo anche le sue tasse! Ladro!
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Concordo, io quando leggo questi racconti penso sempre:" con tutte le banche dati che hanno, catastale, agea, dichiarazioni, conservatorie, comuni (quindi IMU, TARES)...come possano sfuggire 30 immobili. Dico così perché lavorando nel settore vedo la burocrazia che c'è nel presentare una cosa e un'altra. Mi sembra quasi impossibile, eppure di dati ne hanno fin sopra i capelli, devono SOLO controllarli. Inefficienza è anche nell'attenzione al controllo di tali banche dati.
 

massandro6

Membro Junior
Proprietario Casa
E' quasi un principio fisico. Quando un amministratore non è incentivato, ad esempio con il premio di produzione, a colpire l'evasione, tende a non fare nulla. Vedasi i V.U. che non sono gratificati in funzione delle contravvenzioni che elevano.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
E' quasi un principio fisico. Quando un amministratore non è incentivato, ad esempio con il premio di produzione, a colpire l'evasione, tende a non fare nulla. Vedasi i V.U. che non sono gratificati in funzione delle contravvenzioni che elevano.
Il premio di produzione anche nel privato lo dai in periodi di vacche grasse, nei periodi di crisi tutti stringono la cinghia (o almeno dovrebbero). Nella piccola impresa lo fanno tutti, in quelle grandi (Enel, Telecom, ecc.) è tutta un'altra storia.
Addirittura il Comune stesso che collabora con l'Agenzia delle Entrate ha diritto ad un compenso dalla stessa per averla aiutata nel contrasto dell'evasione o elusione fiscale quindi mi risulta tutto molto molto strano.
penso sempre di più a tanta gente che fa il lavoro con i piedi e non con il cervello, perchè certi "errori" del p.A mi sembrano proprio assurdi.
Sbagliare è umano ci può stare, ma quando hai tutte le banche dati in mano fa pensare che qualcuno non sia in grado di utilizzarle come si deve (o che non abbia voglia di sbattersi un minimo nel farlo).
Molti Comuni fanno anche servizio visure immobiliari gratuite per i cittadini (tutto in accordo con l'Agenzia delle Entrate).
Quanto pensi che un Comune ci metta per avere questi dati in mano???
Pochissimo, molto molto poco. Se poi ci aggiungi che dal 2006 ogni variazione al Catasto terreni, e o facbricati l'Agenzia delle Entrate la spedisce al Comune...beh ti ho reso l'idea della "disattenzione".
 

massandro6

Membro Junior
Proprietario Casa
Il premio di produzione anche nel privato lo dai in periodi di vacche grasse, nei periodi di crisi tutti stringono la cinghia (o almeno dovrebbero). Nella piccola impresa lo fanno tutti, in quelle grandi (Enel, Telecom, ecc.) è tutta un'altra storia.
Addirittura il Comune stesso che collabora con l'Agenzia delle Entrate ha diritto ad un compenso dalla stessa per averla aiutata nel contrasto dell'evasione o elusione fiscale quindi mi risulta tutto molto molto strano.
penso sempre di più a tanta gente che fa il lavoro con i piedi e non con il cervello, perchè certi "errori" del p.A mi sembrano proprio assurdi.
Sbagliare è umano ci può stare, ma quando hai tutte le banche dati in mano fa pensare che qualcuno non sia in grado di utilizzarle come si deve (o che non abbia voglia di sbattersi un minimo nel farlo).
Molti Comuni fanno anche servizio visure immobiliari gratuite per i cittadini (tutto in accordo con l'Agenzia delle Entrate).
Quanto pensi che un Comune ci metta per avere questi dati in mano???
Pochissimo, molto molto poco. Se poi ci aggiungi che dal 2006 ogni variazione al Catasto terreni, e o facbricati l'Agenzia delle Entrate la spedisce al Comune...beh ti ho reso l'idea della "disattenzione".
E' l'inerzia che dòmina. Ma sventolagli davanti agli occhi il premio e vedrai come corrono a combattere l'evasione...
Lo stipendio è il dovuto, la costante iniziale.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Quello è il VERO problema, tutto nella P.a sembra dovuto ma devono abituarsi che non sempre è così, specialmente di sti periodi. Certo che avendo un lavoro e uno stipendio sicuro (quello pubblico) non aiuta a far capire cosa si prova nel settore privato.
 
J

JERRY48

Ospite
images

images

images
il proprietario di sto coso non paga le tasse, è sicuro.:disappunto:
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
images

images

images
il proprietario di sto coso non paga le tasse, è sicuro.:disappunto:
Non necessariamente è vero...può essere. Ben vengano quelli nei posti perché con la scusa del turismo e dei souvenir alimentano tutta l'economia locale, portano anche ricchezza. Io ricordo molto bene durante il periodo di Soru in Sardegna quando alzó al punto le tasse sui natanti che poi invoglió la gente ad andare in Costa Azzurra. Giusto pagare per quello che si ha, ma quando passa l'idea che ti devono "spennare" perché stai un po' meglio la gente scappa e saluta l'Italia per sempre. Non è bene per il turismo, ne tantomeno per l'economia locale. Dimenticavo non ho uno yacht per cui è un commento molto disinteressato.
 
J

JERRY48

Ospite
Non necessariamente è vero...può essere.
http://www.adnkronos.com/Archivio/A...U-A-COLPI-DI-FESTE-E-SPOTADNKRONOS_113849.php
Che fine ha fatto Briatore, che si lamentava tanto?[DOUBLEPOST=1397310609,1397310460][/DOUBLEPOST]Evasione fiscale: Briatore rinviato a giudizio per il noleggio dello yacht "Force Blue"
Commenta
Invia
Anche i miliardari cercano di risparmiare e poco importa se per farlo frodano il Fisco. Sarebbe questo il caso anche per Flavio Briatore secondo il gup Nadia Magrini che lo ha rinviato a giudizio per reati fiscali legati al noleggio del megayacht "Force Blue" che era stato sequestrato nel maggio 2010 al largo della Spezia dalla Guardia di Finanza. Secondo l'accusa avrebbe simulato un'attività commerciale di noleggio dell'imbarcazione per godere di tariffe agevolate. In particolare non avrebbe pagato l' IVA dovuta all' importazione per 3,6 milioni di euro e il carburante sarebbe stato destinato come esente dalle accise mentre avrebbe dovuto essere soggetto alle imposte.
Le accuse - Flavio Briatore e altre quattro persone erano state indagate nell'ambito dell'inchiesta sul megayacht sequestrato al largo della Spezia nel maggio 2010 dalla Guardia di finanza mentre era in uso all'ex team manager della Renault. Briatore era stato indagato, a vario titolo, con tre amministratori (che si sono avvicendati nel tempo) della società Autumn Sailing Limited, proprietaria dell'imbarcazione e con il comandante dello yacht. Il Force Blue è di proprietà della Autumn Sailing Limited con sede nelle Isole Vergini Britanniche, è iscritto per uso diportistico in acque territoriali italiane dal luglio 2006 al maggio 2010 senza versare la dovuta IVA all'importazione.
Briatore armatore di fatto - I pm, nella loro richiesta di giudizio, hanno sostenuto che Briatore fosse amministratore di fatto e proprietario della società Autumn Sailing Limited oltre a essere armatore e proprietario dello yacht. L'altra accusa formulata dai pm nei confronti di Briatore, del comandante (anche rappresentante-procuratore della stessa società) e di due amministratori è quella di aver destinato il carburante come esente dalle accise mentre avrebbe dovuto essere soggetto alle imposte. Complessivamente si sarebbe trattato di circa 900.000 litri di carburante adoperati in diverse occasioni che avrebbe procurato un vantaggio di oltre 1,48 milioni.
Il sequestro mentre a bordo c’era la Gregoraci - Infine Briatore, il comandante e due amministratori erano stati accusati di aver indotto in errore i fornitori delle prestazioni sul fatto di trattare con una società realmente esistente e commerciale, facendo emettere le fatture relative a operazioni soggettivamente inesistenti. Il megayacht di 62 metri fu sequestrato mentre a bordo c'erano la moglie di Briatore, Elisabetta Gregoraci, e il figlioletto, oltre a una ventina di membri dell'equipaggio.
Ancora sotto sequestro - Il Force Blue, ancora sotto sequestro, anche quest'anno ha avuto l'autorizzazione per svolgere attività di chartering durante l'estate. Quando il 28 gennaio scorso Briatore, difeso dagli avvocati Fabio Lattanzi e Massimo Pellicciotta, era stato sentito durante l'udienza preliminare davanti al gup Nadia Magrini, aveva ribadito che "lo yacht ha solo fatto attività di noleggio". "Non sono un evasore - si era difeso - pensavo di essere in regola. Se la guardia di finanza mi avesse detto che dovevo pagare lo avrei fatto senza problemi".
13 febbraio 2014
Fonte istella
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
http://www.adnkronos.com/Archivio/A...U-A-COLPI-DI-FESTE-E-SPOTADNKRONOS_113849.php
Che fine ha fatto Briatore, che si lamentava tanto?[DOUBLEPOST=1397310609,1397310460][/DOUBLEPOST]Evasione fiscale: Briatore rinviato a giudizio per il noleggio dello yacht "Force Blue"
Commenta
Invia
Anche i miliardari cercano di risparmiare e poco importa se per farlo frodano il Fisco. Sarebbe questo il caso anche per Flavio Briatore secondo il gup Nadia Magrini che lo ha rinviato a giudizio per reati fiscali legati al noleggio del megayacht "Force Blue" che era stato sequestrato nel maggio 2010 al largo della Spezia dalla Guardia di Finanza. Secondo l'accusa avrebbe simulato un'attività commerciale di noleggio dell'imbarcazione per godere di tariffe agevolate. In particolare non avrebbe pagato l' IVA dovuta all' importazione per 3,6 milioni di euro e il carburante sarebbe stato destinato come esente dalle accise mentre avrebbe dovuto essere soggetto alle imposte.
Le accuse - Flavio Briatore e altre quattro persone erano state indagate nell'ambito dell'inchiesta sul megayacht sequestrato al largo della Spezia nel maggio 2010 dalla Guardia di finanza mentre era in uso all'ex team manager della Renault. Briatore era stato indagato, a vario titolo, con tre amministratori (che si sono avvicendati nel tempo) della società Autumn Sailing Limited, proprietaria dell'imbarcazione e con il comandante dello yacht. Il Force Blue è di proprietà della Autumn Sailing Limited con sede nelle Isole Vergini Britanniche, è iscritto per uso diportistico in acque territoriali italiane dal luglio 2006 al maggio 2010 senza versare la dovuta IVA all'importazione.
Briatore armatore di fatto - I pm, nella loro richiesta di giudizio, hanno sostenuto che Briatore fosse amministratore di fatto e proprietario della società Autumn Sailing Limited oltre a essere armatore e proprietario dello yacht. L'altra accusa formulata dai pm nei confronti di Briatore, del comandante (anche rappresentante-procuratore della stessa società) e di due amministratori è quella di aver destinato il carburante come esente dalle accise mentre avrebbe dovuto essere soggetto alle imposte. Complessivamente si sarebbe trattato di circa 900.000 litri di carburante adoperati in diverse occasioni che avrebbe procurato un vantaggio di oltre 1,48 milioni.
Il sequestro mentre a bordo c’era la Gregoraci - Infine Briatore, il comandante e due amministratori erano stati accusati di aver indotto in errore i fornitori delle prestazioni sul fatto di trattare con una società realmente esistente e commerciale, facendo emettere le fatture relative a operazioni soggettivamente inesistenti. Il megayacht di 62 metri fu sequestrato mentre a bordo c'erano la moglie di Briatore, Elisabetta Gregoraci, e il figlioletto, oltre a una ventina di membri dell'equipaggio.
Ancora sotto sequestro - Il Force Blue, ancora sotto sequestro, anche quest'anno ha avuto l'autorizzazione per svolgere attività di chartering durante l'estate. Quando il 28 gennaio scorso Briatore, difeso dagli avvocati Fabio Lattanzi e Massimo Pellicciotta, era stato sentito durante l'udienza preliminare davanti al gup Nadia Magrini, aveva ribadito che "lo yacht ha solo fatto attività di noleggio". "Non sono un evasore - si era difeso - pensavo di essere in regola. Se la guardia di finanza mi avesse detto che dovevo pagare lo avrei fatto senza problemi".
13 febbraio 2014
Fonte istella
stavo guardando tutto e leggendo fino in fondo si diceva che la tassa sui natanti dai 14 mt (considera che già un gommone da 8 posti arriva già a 5/6 metri capisci bene che i 14 mt non è la foto che hai postato tu è molto più grande di 14 mt. Comunque nel tuo articolo alla fine c'è pure scritto che la tassa sul lusso ha causato il fuggi fuggi dalla Sardegna. Un proverbio che conosco bene recita: "chi troppo vuole nulla stringe" infatti scappano tutti anche solo per andare in Francia. Se vuoi creare attrattiva per la tua terra (vale per quella di chiunque) devi incentivare i "ricchi" che vengono a spendere da te e a far girare l'economia.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto