novizio

Membro Ordinario
Credo di aver trovato la quadra, che poi sta scritta nel contratto. Dal punto di vista legale, e nel contratto c'è scritto, se non mando la lettera all'inquilino ribadendo l'esigenza transitoria, il contratto viene ricondotto ad un normale contratto 4+4.
Dal punto di vista fiscale, per il prolungamento del periodo di 2 anni e mezzo, credo basti una proroga.
 
J

jac1.0

Ospite
o un possibile trasferimento della figlia o la vendita dell'appartamento.
Il motivo potrebbe essere verificato dall'Agenzia delle Entrate.[DOUBLEPOST=1403087390,1403087108][/DOUBLEPOST]
il contratto viene ricondotto ad un normale contratto 4+4.
E' bene che venga fatto un nuovo contratto, ad esempio un 4+4. Oltretutto:
- il canone può essere più alto, non è più calmierato
- l'Istat può essere posta al 100%
- le spese condominiali a carico dell'inquilino possono essere maggiori.
Il maggior costo, dovuto al fatto che si fa un contratto nuovo, viene presto recuperato.
 

novizio

Membro Ordinario
Spero che non mi prendiate per un idiota, ma con l'inquilino avrei addirittura concordato una riduzione del canone, sempre a canone concordato.
a questo punto, dovendo fare un nuovo contratto, potrei fare un altro contratto di 18 mesi, adducendo la motivazione della vendita, direttamente riconducibile ad un 3 + 2 ( essendo a canone concordato) nel caso le condizioni di transitorietà venissero meno.
Può stare in piedi dal punto di vista legale?
 

novizio

Membro Ordinario
In realtà non è una scusa...io e mio fratello vogliamo disfarci di questo piccolo appartamento, ma vorremmo aspettare che il mercato si rialzi un po'. Magari appunto un anno e mezzo.....
 

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