AvvocatoDauriaMichele

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Mi capita spesso di ricevere quesiti del genere, sia da parte di anziani condomini disperati a causa dei rumori e dagli schiamazzi, nonchè timorosi per i danni, sia da parte di giovani genitori disperati e indispettiti dall'atteggiamento tenuto verso i loro figli da condomini intolleranti, per cui recentemente ho dato una risposta articolata ad un lettore sul mio BLOG personale; essendo la questione interessante mi pare utile discuterne anche qua.

Le esigenze da tutelare sono due: il diritto dei bambini a giocare e i il diritto degli altri condomini alla tranquillità in condominio.

Norma fondamentale in materia è l'art. 1102 del Codice Civile il quale prevede che ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. Questo significa che - in linea di massima - i bambini hanno tutto il diritto di giocare nelle parti comuni, essendo dei condomini come gli altri e potendo utilizzare perciò le parti comuni come tutti gli altri.

La giurisprudenza ha precisato da tempo che l'utilizzo delle parti comuni per il gioco non integra un'occupazione degli stessi né un'alterazione della destinazione della cosa comune (Cass. 4479/81).

Più di recente la Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989 (ratificata nel 1991 anche dall'Italia) ha riconosciuto al fanciullo il diritto al riposo ed al tempo libero, nonchè il diritto di dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e di partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica.

Ancora più di recente alcuni grandi comuni, tra cui Milano e Torino, hanno esplicitamente riconosciuto il diritto al gioco dei bambini all'interno dei condomini, modificando all'uopo il Regolamento di Polizia.

L'esistenza del diritto al gioco dei bambini pare - a questo punto - abbastanza chiara; altrettanto chiaramente - però - il diritto in questione andrà regolamentato per coordinarlo con i diritti ugualmente esistenti, spettanti a tutti gli altri condomini.

La giurisprudenza ha ribadito che tale funzione spetta al regolamento di condominio, che - ex art. 1130 del Codice Civile - ha il compito di disciplinare l'uso delle cose comuni e la prestazione dei servizi nell'interesse comune, in modo che ne sia assicurato il miglior godimento a tutti i condomini.

Resteranno generalmente valide le regole di rispetto delle fasce orarie pomeridiane e notturne di silenzio (che peraltro andranno ripettate da tutti e non solo dai bambini)

Ma cosa fare se il regolamento di condominio vieta direttamente e assolutamente il gioco dei bambini?

Dipende.
  • Se si tratta di un regolamento assembleare, approvato a maggioranza, tale divieto sarà nullo (non è possibile - infatti - sopprimere ingiustificatamente il diritto anche di un singolo condomino; la delibera che lo facesse è annullabile senza limiti di tempo, secondo giurisprudenza ormai consolidata).
  • Se si tratta un regolamento contrattuale la questione è più complicata, in quanto la clausola sottoscritta ha pieno valore contrattuale e quindi vincola le parti; a parere del sottoscritto, però, considerata la generale tendenza a tutelare in maniera sempre più incisiva i diritti dell'infanzia, anche alla luce delle convenzioni internazionali, non è impossibile che possa ottenersi una pronuncia di nullità della clausola che dispone il divieto.
Attenzione però: vale sempre la regola generale per cui chi rompe paga. In altre parole, i bambini sono generalmente liberi di giocare, ma qualora provochino danni scatterà l'obbligo di risarcimento a carico dei genitori ai sensi dell'art. 2048 del Codice Civile. Il compito dei genitori infatti non è quello di difendere acriticamente i propri pargoli da qualunque rimbrotto o richiamo ricevano da parte degli altri condomini esasperati, ma piuttosto quello di farli crescere educati e responsabili anche nei confronti delle altre persone e dell'altrui proprietà (come anche della proprietà comune).

Non sarà inutile ricordare che una pallonata può causare danni anche molto seri (ad esempio, il distacco di una retina dell'occhio o la caduta di un anziano con fratture); per tale ragione il dovere di vigilanza da parte dei genitori non va assolutamente sottovalutato, anche da un punto di vista meramente economico, ove si consideri che un sinistro del genere comporta l'esborso di risarcimenti per svariate migliaia di Euro.

(La fonte del presente intervento è QUI)
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Il compito dei genitori infatti non è quello di difendere acriticamente i propri pargoli da qualunque rimbrotto o richiamo ricevano da parte degli altri condomini esasperati, ma piuttosto quello di farli crescere educati e responsabili anche nei confronti delle altre persone e dell'altrui proprietà (come anche della proprietà comune).

Infatti qui sta il punto : Chi ha girato il Mondo ( opportunità che mi è stata fortunatamente riservata) ha potuto osservare il comportamento dei bambini degli altri Paesi, anche dei Paesi piu' poveri ( in genere adorabili) confrontati con quelli Italiani traendo una univoca conclusione : i bambini Italiani sono i piu' maleducati del mondo...e non e non per loro colpa (riecheggiano ancora nelle orecchie i vari "mamma" a squarcia gola rivolti al genitore impassibile da 2 mt di distanza)[DOUBLEPOST=1417124334,1417124125][/DOUBLEPOST]http://www.lastampa.it/2011/10/29/i...rgatori-ue-r5uqAp5AnP5jKQrrUGYbpL/pagina.html
 

quiproquo

Membro Senior
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Non solo i bambini...anche i genitori e anche tutti gli altri...cioè tutti noi...Quando rientrai definitivamente in Italia dopo 10 anni di Austria e Germania (era il 1967) entrando al commissariato di polizia di Modena rimasi turbato per le modalità di ricevimento pubblico e del conseguente comportamento di una decina di presenti. Non solo...
Che dire dei ristoranti italiani che si distinguono per l'inveroconda cagnara e dove i commensali fanno a gara a chi parla più forte: Non solo. Che dire della repulsione atavica del rifiuto di "mettersi" in coda
davanti a uffici pubblici in attesa di apertura....
Idem per le fermate dei bus...idem per le automobili dove una buona parte dei guidatore è per definizione portata al sorpasso sia a destra, sia a sinistra...
per non dire di quelli che non inseriscono neanche più la freccia per
la svolta laterale...e dove lo mettiamo il rispetto delle strisce bianche o gialle per i pedoni??? Qui mi fermo per stanchezza nauseabonda e prego l'amico Frad...no di completare il panorama a modo suo...qpq.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Grazie @rita dedè. Volevo solo aggiungere per quanto rilevato dall'avvocato Dauria che vedere i bambini che giocano suscita in me impeti di gioia fino alla commozione e questo da sempre e a maggior ragione ora che sono entrato nell'ultima fase della vita...quasi ne ricevo un sferzata vitale e, per tornare al piccolo dilemma fra diavoletti anche scatenati e abbronciati individui tristanzuoli, io
preferisco i primi. E che i secondi si tappino gli antri vestibolari.
Che è poi segno di tolleranza-saggezza e di esempio agli adulti
più giovani...QPQ.
 

smoker

Membro Attivo
Attenzione però: vale sempre la regola generale per cui chi rompe paga. In altre parole, i bambini sono generalmente liberi di giocare, ma qualora provochino danni scatterà l'obbligo di risarcimento a carico dei genitori ai sensi dell'art. 2048 del Codice Civile.

sarà il caso di accendere, in ogni caso, polizza assicurativa e poi magari iniziare dei corsi obbligatori di educazione civica per i genitori....
Smoker
 

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