Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
Secondo me è esatto tutto quello che dici, salvo l'acqua calda sanitaria: il riscaldatore non va fornito, a meno che non vi sia riscaldamento autonomo con caldaia che, di solito, fornisce ANCHE acqua calda sanitaria. Va, invece, predisposto l'impianto per l'acqua calda sanitaria: sarà il conduttore a scegliere, poi, il tipo di riscaldatore (caldaia a gas, boiler elettrico o altro da applicare all'impianto) che più gli aggrada (si tratta di un elettrodomestico come la lavatrice o il frigorifero...).
Per tutto il resto, se l contratto specifica che l'appartamento NON E' arredato (se lo fosse sarebbe anche prevista una tassazione diversa...), oltre a tutti gli impianti predisposti a norma, compreso quello per l'acqua calda sanitaria,ci dovranno essere solo il lavatoio in cucina e i sanitari (water, bidet, lavabo, vasca/doccia, attacco per lavatrice) in bagno: null'altro (soprattutto letti e lampadari...!).
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
Perche esiste una tassazione diversa per gli immobili arredati?
Sì, se sul contratto è scritto che l'immobile è arredato si paga una tassa in più, così come in caso di presenza di un garante (almeno con il contratto libero senza cedolare secca; com la c.s. il garante sicuramente non si paga, mentre non so se si paga per l'arredamento...).
 

Elisabetta48

Membro Senior
Sì, se sul contratto è scritto che l'immobile è arredato si paga una tassa in più,
Guarda che a me non risulta proprio. L'unica cosa è che in genere si chiede un affitto più elevato quindi cresce la tassa. Ma non c'è una tassa legata all'arredamento. Se c'è mi è sempre sfuggita in questi anni. Mi puoi dare il riferimento normativo?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Io come proprietaria affitto sempre appartamenti NON arredati.
Nel bagno ci sono tutti i sanitari funzionanti; mentre nella cucina ci sono solo gli attacchi e le prese per elettricità, acqua e gas affinché l'inquilino possa installare a sue spese il lavello, il piano cottura e gli elettrodomestici.
Fornisco la caldaietta a gas per la produzione acqua calda (il riscaldamento è centralizzato), la cui manutenzione ordinaria durante il periodo di locazione compete all'inquilino.
Provvedo e garantisco che gli impianti (elettrico, del gas, antenna tv centralizzata) siano funzionanti e a norma.
Non essendoci negli appartamenti il contatore individuale dell'acqua, l'amministratore del condominio addebita il consumo in base al numero di persone che occupano abitualmente l'unità immobiliare.
Tutte le altre camere vengono arredate completamente dall'inquilino, letti compresi. E l'inquilino provvedere a piazzare le plafoniere e/o i lampadari a suo piacimento. Ovviamente quando lascia l'appartamento porta via tutto ciò che aveva installato a sue spese, a meno che voglia lasciare qualcosa e il nuovo inquilino sia disposto a rimborsarlo.

Per quanto riguarda la tassazione degli appartamenti locati arredati: non ho esperienza in merito ma mi sembra strano si debba pagare una tassa (imposta di registro?) in più.
 

casanostra

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Sì, se sul contratto è scritto che l'immobile è arredato si paga una tassa in più

Mah... a me non risulta, ho avuto un immobile locato ammobiliato e visto che sul contratto era riportato l'elenco dei mobili e le loro condizioni l'Agenzia delle Entrate mi ha chiesto una marca da bollo in più da mettere su ogni contratto. Forse ti riferisci a questo?

Comunque, che il proprietario sia obbligato a fornire la cucina e il letto è una balla.
Lo penso anche io, io ti fornisco la predisposizione poi ci metti quello che vuoi.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
Mi puoi dare il riferimento normativo?

Forse ti riferisci a questo?
Non so dare riferimenti normativi: quando sono andato a registrare il contratto (4+4 senza cedolare secca con dizione di immobile arredato) l'impiegato dell'AgE mi ha detto che la tassa che avevo già versato (col vecchio mod. F23) non era sufficiente perchè c'era l'arredamento, che sarei dovuto tornare in banca, riavere indietro i soldi (versati poche ore prima) e rifare l'F23 con la nuova cifra che mi aveva scritto. In alternativa mi ha suggerito (come poi ho fatto) di scrivere "non arredato" ma di mettere che "venivano lasciati alcuni oggetti e mobili di cui si sarebbe fatto inventario a parte". Questa è la mia esperienza. Forse qualcuno del forum potrebbe anche riuscire a risalire alla normativa...
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Ti ricordi quale era la differenza tra la tassa che avevi già versato con l'F23 e la nuova cifra (maggiore) che ti hanno scritto all'Agenzia delle Entrate?
Tanto per capire se era un importo modesto (magari per i bolli come ha detto Casanostra) oppure una tassa più onerosa.
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
Ho trovato questo articolo:
Se la locazione riguarda un immobile arredato ed è divisa in due distinti contratti, riguardanti rispettivamente l’immobile e l’arredo in esso contenuto, ciascuno deve essere assoggettato all’aliquota propria: 2% per l’immobile e 3% per gli arredi; se il contatto è unico si applica invece l’aliquota del 2%.
In effetti, ora che mi ricordo, l'impiegato dell'Agenzia delle Entrate mi voleva far pagare il 3%: stando a quanto sopra, però, e sempre se fosse corretto, visto che il contratto era unico, avrei dovuto pagare il 2%. Forse il fatto che nel contratto fossero elencate le parti dell'arredamento l'impiegato l'ha considerato, sbagliando, un altro contratto oltre quello di locazione? D'altra parte se uno non è più che ferrato in fatto di imposte e balzelli deve "stare" a quello che gli dice l'addetto, nella speranza che sia uno competente che sappia quello di cui sta parlando, speranza, ormai, spessissimo vana (tanto che le "regole" cambiano da un ufficio all'altro dell'Agenzia delle Entrate e, spesso, anche tra un impiegato e l'altro dello stesso ufficio; ora ho chiesto cosa ci vuole per registrare un comodato gratuito per i miei tre figli: tutti richiedono le marche e 200,00 euro con F23, uno vuole anche la fotocopia dei documenti di tutti gli interessati, un altro, dopo aver rigirato la domanda ad un altro impiegato, la fotocopia solo del mio, un terzo non ha bisogno delle fotocopie perchè gli bastano solo i codici fiscali. A novembre mi hanno richiesto copia dei documenti delle detrazioni del 730; le ho portate con allegata una distinta in due copie, di cui una per ricevuta, in quanto l'Agenzia delle Entrate rilascia una ricevuta di consegna generica e mi era già accaduto che si fossero persi alcuni documenti presentati con successivo "storno delle detrazioni relative: un impiegato non voleva firmarmi la distinta, un altro diceva di mettere solo un timbro; sono dovuto andare dal direttore dell'ufficio per ottenere soddisfazione alla mia semplice e corretta richiesta di protocollo sulla distinta. Ma si può andare avanti così?).
 

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