Fifo84

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Ipotesi assurda, ma vorrei conferme.

Ipotizziamo che tizia A, affitti una sua casa in modo PARZIALE ( abitazione su due livelli), destinando al suo uso che so, un piano o una stanza.
Tizia A, LASCIA la residenza all'interno dell'appartamento, per non perdere IMU come prima casa, però, effettivamente, risulta che Tizia A sia in "forza lavoro" a circa 400 Km di distanza, dal lunedi alla domenica su Turni . Il marito di tizia A tra l'altro, risiede regolarmente nella città in cui la tizia lavora.

Secondo voi, cosa che tra l'altro le ho anche già detto, non è una "forzatura" questa cosa?
Nel senso, possibile che facciano controlli e che chiaramente la cosa risulti particolarmente ambigua?
Per agevolazioni IMU prima casa, uno dovrebbe risidere fisso nella eventuale "prima casa" giusto?
Anche volendo "forzare" la situazione, visto le caratteristiche particolari del lavoro ( a 400km di distanza su turni e marito residente fatalità nel luogo di lavoro), non è alquanto rischiosa e improbabile come idea?

( tra l'altro il passaggio da luogo A a luogo B è stato fatto tramite trasferimento ministeriale, quindi anche decisamente ufficiale e scritto).
 

jerrySM

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La locazione parziale della prima casa non comporta la perdita delle agevolazioni IMU previste. La locazione parziale deve risultare da contratto regolarmente registrato.
Se quella è la sua "abitazione principale", intesa come luogo in cui il proprietario e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente ed hanno la residenza anagrafica, allora hanno tutto il diritto alle agevolazioni IMU (ma non solo) previste.
 

Fifo84

Membro Attivo
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La locazione parziale della prima casa non comporta la perdita delle agevolazioni IMU previste. La locazione parziale deve risultare da contratto regolarmente registrato.
Se quella è la sua "abitazione principale", intesa come luogo in cui il proprietario e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente ed hanno la residenza anagrafica, allora hanno tutto il diritto alle agevolazioni IMU (ma non solo) previste.


Anche se lavora tutt la settimana altrove ?
parziale va benea anche solo 1 stanza?
 

jerrySM

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Può tranquillamente eleggere domicilio dove lavora e mantenere la residenza nell'abitazione che ha parzialmente locato.
 

Nemesis

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effettivamente, risulta che Tizia A sia in "forza lavoro" a circa 400 Km di distanza, dal lunedi alla domenica su Turni
La sua dimora abituale (la sua residenza) è altrove (dove, tra l'altro, già risiede il marito, e quindi anche il suo nucleo familiare). Ha l'obbligo di dichiarare, entro 20 giorni, il trasferimento all'ufficiale di anagrafe del luogo di effettiva residenza per essere colà iscritta (insieme con il marito e con le altre persone che coabitano con lui).
Perciò, l'abitazione di cui si discute (che la conceda in locazione o no) non è la sua "abitazione principale".
 

Fifo84

Membro Attivo
Proprietario Casa
La sua dimora abituale (la sua residenza) è altrove (dove, tra l'altro, già risiede il marito, e quindi anche il suo nucleo familiare). Ha l'obbligo di dichiarare, entro 20 giorni, il trasferimento all'ufficiale di anagrafe del luogo di effettiva residenza per essere colà iscritta (insieme con il marito e con le altre persone che coabitano con lui).
Perciò, l'abitazione di cui si discute (che la conceda in locazione o no) non è la sua "abitazione principale".


Giusto, concordo.
Il punto è che regolarmente è cosi. Ma ipotizzando che, uno non voglia essere cosi regolare per non perdere l'IMU prima casa, è una cosa fattibile ( ovviamente finchè non controllano) o proprio a monte non si può fare?
 

Dimaraz

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Giusto, concordo.
Il punto è che regolarmente è cosi. Ma ipotizzando che, uno non voglia essere cosi regolare per non perdere l'IMU prima casa, è una cosa fattibile ( ovviamente finchè non controllano) o proprio a monte non si può fare?

Sembra la commedia degli equivoci.

Premesso che non si comprende cosa tu stia cercando di ottenere (ipotizzando, già detto, fattibile finchè non controllano) non è una ripsota in un forum che ti "protegge" in caso di accertamenti e contestazioni.

La prima casa è il dove si è eletto (dichiarato) dimora...e non centra nulla che poi si lavori abitualmente a 40 o a 400 km di distanza.
 

Nemesis

Membro Storico
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La prima casa è il dove si è eletto (dichiarato) dimora.
L'abitazione principale è dove effettivamente si dimora abitualmente (si ha la residenza) e tale situazione di fatto è comprovata dall'iscrizione anagrafica. Non basta dichiarare di risiedere a Roma per avervi la residenza. La residenza non si "elegge".
non centra nulla che poi si lavori abitualmente a 40 o a 400 km di distanza.
Sostenere che la propria dimora abituale sia a 400 km di distanza dal luogo di lavoro diventa un po' difficile.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
L'abitazione principale è dove effettivamente si dimora abitualmente (si ha la residenza) e tale situazione di fatto è comprovata dall'iscrizione anagrafica. Non basta dichiarare di risiedere a Roma per avervi la residenza. La residenza non si "elegge".
Sostenere che la propria dimora abituale sia a 400 km di distanza dal luogo di lavoro diventa un po' difficile.

Il verbo "eleggere" è usato in ambito legale ...si elegge domicilio (pressol lo studio di un avvocato)...o appunto si elegge residenza iscrivendosi in tal senso all' anagrafe.

Quindi è più "facile" sostenere che siccome per lavoro rientro in casa solo nei week-end e dormo 5 giorni su 7 in 40 hotel diversi all' anno...la mia residenza cambia 40 volte all' anno???

Tsk tsk tsk.
 

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