D

domenico77

Ospite
Buongiorno a tutti,
mio suocero morì nel 1960 senza testamento quindi da legge allora vigente nudi proprietari i figli e 1/3 dell'usufrutto a vita a mia suocera. In questa casa abito con mia moglie (figlia dell'usufruttuaria). La tizia nei confronti del figlio ha rinunciato all'usufrutto nei confronti di mia moglie assolutamente no. In caso di decesso di mia moglie cosa può pretendere mia suocera? I nostri figli quali rischi corrono se l'usufruttuaria e vivente e non ci sarò più nemmeno io? Ma direte voi come sei pessimista!!!!! Ognuno purtroppo sa le sue cose.
Cordiali saluti
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Dunque se ho capito bene:
Suocera è usufruttaria e proprietaria di 1/3 dell'immobile.
Ha due figli, uno proprietario pieno di 1/3, e l'altra figlia, tua moglie, proprietaria di 1/3 della sola nuda proprietà. -Tua moglie vive nella casa con il suo nucleo familiare-
A) ESEMPIO: Muore tua moglie e la nuda proprietà di tua moglie passa ai suoi eredi, quindi figli e coniuge.
B) Quando morirà tua Suocera l'ususfrutto andrà a ricongiungersi, automaticamente alla nuda proprietà, ma nella sola quota di spettanza.
Quindi se morisse prima tua moglie e poi tua suocera successivamente, avreste 1/3 di casa e una quota della proprietà di vostra suocera (Che al momento immagino di 1/3 di nuda proprietà, che dovrebbe spettarvi per un 50%)
 
D

domenico77

Ospite
Ciao ti ringrazio per la risposta. Un attimo quando i due figli anni fa divisero le proprietà davanti al notaio. Mio cognato e mia moglie così facendo si ripartirono i beni tanto a mia moglie tanto al fratello, il notaio disse a mia suocera che la sua presenza non era necessaria tanto lei su tutto anche se divisi deteneva il solo escusivo1/3 di usufrutto e che a lei non doveva interessare come i due nudi proprietari intendevano dividere le cose. Quindi sulla proprietà del figlio lei ha rinunciato all'usufrutto, sui beni della figlia ed in particolare sulla casa non intende cedere l'usufrutto. Quindi se muore la vegliarda la proprietà viene acquisita da mia moglie x intero in quanto mio cognato con la proprietà di mia moglie nulla c'entra. Ma se muore mia moglie cosa succede? Perché la vegliarda non vuole cedere?
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
L'usufrutto si esaurisce con la morte, quindi quando dovesse mancare i vari usufrutti non si dividono con gli eredi, ma vengono a cessare. Quindi l'usufrutto di tua suocera cessa e la proprietà piena diviene di tua moglie.
Al fratello avrà tolto l'usufrutto, forse per permettergli di fare qualche ipoteca/mutuo.
 
O

Ollj

Ospite
Ciao ti ringrazio per la risposta. Un attimo quando i due figli anni fa divisero le proprietà davanti al notaio. Mio cognato e mia moglie così facendo si ripartirono i beni tanto a mia moglie tanto al fratello, il notaio disse a mia suocera che la sua presenza non era necessaria tanto lei su tutto anche se divisi deteneva il solo escusivo1/3 di usufrutto e che a lei non doveva interessare come i due nudi proprietari intendevano dividere le cose. Quindi sulla proprietà del figlio lei ha rinunciato all'usufrutto, sui beni della figlia ed in particolare sulla casa non intende cedere l'usufrutto. Quindi se muore la vegliarda la proprietà viene acquisita da mia moglie x intero in quanto mio cognato con la proprietà di mia moglie nulla c'entra. Ma se muore mia moglie cosa succede? Perché la vegliarda non vuole cedere?
Riepilogando:
1) gli eredi divisero legalmente il patrimonio ereditario e a ciascuno venne attribuita la sua quota esclusiva (moglie di @domenico77 = immobile dove ora risiede)
2) sull'immobile in oggetto, la suocera di domenico77 manterrà a vita il solo diritto di usufrutto
3) nel caso di premorienza (rispetto alla propria madre) della moglie di domenico77, la nuda proprietà sarà attribuita ai suoi eredi, con le seguenti quote (in assenza di testamento):
- domenico77 = 1/3 della nuda proprietà
- due (?) figli di domenico77 = 1/3 ciascuno della nuda proprietà
Alla suocera nulla spetterà giacchè nella successione legittima, la presenza dei figli esclude il genitore (consentendo solo il concorso con l'eventuale coniuge); unico modo per pretendere qualcosa è che vi sia una successione testamentaria = che la fglia prima di morire faccia testamento, lasciando alla madre la propria quota disponibile (= 1/4 del proprio patrimonio ereditario)
4) nel caso di premorienza della suocera, vi sarà il ricongiungimento dell'usufrutto con la nuda proprietà, ed in caso di morte della moglie di domenico77 i suoi eredi, in assenza di testamento, concorranno (come da quote su indicate) per la piena proprietà
 
D

domenico77

Ospite
Ciao e grazie per la risposta che più chiara e precisa non poteva essere. La cosa è chiarissima e senza ombra di dubbi ..ti ringrazio e ringrazio veramente tutti
Buona serata a tutti
 

marinoernesto

Membro Attivo
Proprietario Casa
Sbaglio o dimenticate il figlio della "vegliarda" (fratello della moglie)? Da quanto ho capito, la vecchia ha rinunciato all'usufrutto della parte del figlio che, comunque, rimane proprietario del suo terzo, con tutto ciò che ne consegue all'eventuale morte di qualcuno. Domanda forse inutile: la vecchia dove abita? se abita insieme alla figlia, allora l'usufrutto era inutile (casa familiare= CodiceCivile diritto di convivenza al coniuge superstite, anche se vi abita con altri) . Se la vecchia non vi abita perchè la figlia avrebbe dato l'usufrutto di una casa, anche se proprietaria del 1/3, nella quale vi abita ad un'altra persona? C'è qualcosa che non quadra (o che non capisco)
 
D

domenico77

Ospite
Ciao,
allora ripeto a suo tempo i due figli della cosiddetta vegliarda (anzi più che altro vecchio avvoltoio), divisero tra lo in parti eguali le proprietà che il proprio padre morendo senza testamento nel 1960 lasciò. Come allora recitava il Codice civile al quel tempo ai figli la nuda proprietà al coniuge superstite 1/3 di usufrutto vita natural durante. Dal notaio i due fratelli divisero le cose per metà alla vegliarda gli rimase sempre il terzo di usufrutto sull'ammontare dei beni che i due si divisero equamente. Successivamente e senza alcuna motivazione la vegliarda rinuncio con atto fatto dal notaio all'usufrutto sui beni che andarono al figlio, sui beni assegnati alla figlia (mia moglie) non volle togliere assolutamente tale godimento (forse perché non mi ha mai sopportato?). L'arpia attualmente rimasta vedova vive nella casa del marito dove ha acquisito la sua parte e il diritto all'abitazione fin che vive. In pratica secondo me ma è questo che volevo accertare il fregnone del figlio cosa ha in mente? Perché secondo me c'è il suo zampino sotto sotto. Per quale motivo lei non lo vuole cedere assolutamente???? Grazie per la risposta
 
O

Ollj

Ospite
Sbaglio o dimenticate il figlio della "vegliarda" (fratello della moglie)?
Non lo ha dimenticato alcuno.
Infatti divisione ereditaria vi fu e alcuna questione, a tal riguardo, ancora si pone.

l'usufrutto era inutile (casa familiare= CodiceCivile diritto di convivenza al coniuge superstite
iIl passo del codice da lei rammentato é post riforma, ante il dir. civile prevedeva solo usufrutto.

Ops domenico77 era intervenuto. Nessun mutamento rispetto a quanto indicato.
A mio avviso la suocera non cede usufrutto perché teme che la figlia e domenico77 possano entrare in "crisi", puntando così a tutelare (parzialmente) la figlia.
 
Ultima modifica di un moderatore:

marinoernesto

Membro Attivo
Proprietario Casa
Io credo a tutto! non voglio mettere in dubbio niente, non me lo permetto. solo che non capisco: tutto qua!
A Ollj: Resto dell'avviso, rileggendo il tutto e da come è esposto, che il fratello della moglie ha ancora una parte dell'appartamento (a meno che di appartamenti ce ne fossero + di uno , ma nel post non si capisce (ops... non l'ho capito))
 

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