happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Gent.mi,
di nuovo alle prese con inquilino inadempiente chiedo la vs assistenza e consigli di esperienze vissute.
Il mio inquilino dipendente dell' Esercito Italiano ( infermiere presso ospedale Celio di Roma) non paga il canone di affitto e di condominio da ormai 7 mesi, ha accumulato un debito di oltre 6.000 euro, ed alla mia insistenza di provvedere per non instaurare una causa di sfratto per morosita' risponde che si trova in difficolta' economiche, che ha fatto domanda per un alloggio dell'esercito e di avere pazienza che lascera' l'appartamento ed appena potra' mi saldera' il dovuto.
Su mia richiesta mi ha inviato disdetta nei termini con raccomandata A/R con data rilascio 31 Dicembre 2015 eventualmente anticipando nel caso ottenga prima l'alloggio.
Aveva promesso per Luglio scorso di saldare buona parte dello scoperto ma nonostante solleciti nulla e' arrivato.
Cio' detto come posso garantirmi dal fatto che se ne vada rimanendo inadempiente escludendo naturalmente una causa di sfratto? Vorrei agire subito in modo che debba adempiere prima di lasciare casa (sempre che l'assegnazione dell'alloggio avvenga nei termini che mi ha indicato).
Potrei richiedere assegni posticipati ma so che non sono legalmente permessi.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Forse è stato un errore non procedere tempestivamente allo sfratto per morosità, nell'ottica di ottenere il rilascio dell'appartamento. Ora speriamo se ne vada entro fine anno, come previsto dalla disdetta!

Io mi muoverei subito per recuperare il credito, chiedendo al Tribunale l'emissione del decreto ingiuntivo. Essendo un lavoratore dipendente con un impiego sicuro si può pignorare 1/5 dello stipendio e/o il c/c bancario (sempre che vi sia una certa giacenza: alcune Agenzie di investigazione rintracciano la banca del debitore e forniscono anche l'importo della giacenza media).
La procedura è un po' lunga e costosa. Ma penso non esistano altre vie legali per raggiungere lo scopo se l'inquilino non adempie spontaneamente, pur concedendogli una rateazione ed eventualmente una riduzione del debito.
In passato sono riuscita a recuperare buona parte dei miei crediti verso ex inquilini morosi tramite il decreto ingiuntivo, informandomi prima sulla possibilità concreta di procedere coi pignoramenti (stipendi e conti bancari).
 

happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Credo che il 1/5 lo abbia gia' impegnato perche' mi ha detto che deve pagare per un provvedimento emesso da una causa giudiziaria persa.
Una volta c'era l'istituto delle cambiali, esiste ancora? In tal caso vedo di farmi firmare cambiali a scadenza o in alternativa assegni postdatati : e' vero che tali assegni sono non legali ma se a scadenza ne verso uno e non viene onorato automaticamente viene inserito nell'albo dei protestati e questo dovrebbe farlo riflettere.
Non vorrei investire altri soldi con procedure che ingrassano solo avvocati e tribunali ...
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Le cambiali esistono ancora: se pensi che l'inquilino sia disposto a firmare i cosiddetti "pagherò" impegnandosi ad onorarli per gli importi e le scadenze pattuite, tu ottieni un titolo esecutivo. Le cambiali sono soggette all'imposta di bollo, che in genere è a carico del debitore.
Se invece lui emette degli assegni postdatati non è una procedura regolare, appunto perché si evade l'imposta di bollo. Però alla scadenza li puoi versare, e se mancano i fondi sul suo c/c vanno in protesto.
Dal punto di vista fiscale, dovrai comunque pagare le imposte sui canoni non incassati perché solo con la convalida dello sfratto per morosità da parte del giudice è possibile evitarne la tassazione.
 

happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Se non vi sono giranti, il protesto non sarà levato.
Scusa Nemesis ma se li verso in banca un girante c'e' sono io, se non li verso in banca non posso incassarli e non posso girarli a meno che l'inquilino non utilizzi assegni trasferibili da lui richiesti alla sua banca ed a me intestati.
Dal punto di vista fiscale, dovrai comunque pagare le imposte sui canoni non incassati perché solo con la convalida dello sfratto per morosità da parte del giudice è possibile evitarne la tassazione.
Nel contratto avevo inserito la "clausola risolutiva espressa" e quindi potrei risolvere il contratto presso l'Agenzia delle Entrate, all'inquilino ho inviato la raccomandata A/R con l'intimazione di pagamento entro 10 gg dalla ricezione cosa che naturalmente non ha fatto e sono in possesso della ricevuta di ritorno dall'inquilino sottoscritta.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
se li verso in banca un girante c'e' sono io
È una semplice girata per l'incasso. In ogni caso la mancata levata del protesto non inficia il diritto all’azione di regresso del portatore nei confronti del traente. L'art. 45, comma 3 del R.D. n. 1736/1933 prevede che
Il portatore mantiene i suoi diritti contro il traente, sebbene l'assegno bancario non sia stato presentato tempestivamente o non sia stato fatto il protesto o la constatazione equivalente.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Attenzione che con gli assegni postdatati c'è un rischio da non trascurare: se il traente venisse a mancare gli assegni non sono più incassabili.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Inoltre il traente-debitore può chiudere il conto in qualsiasi momento, anche prima delle date scritte sugli assegni. E di conseguenza il creditore non potrà più incassarli.
Secondo me è meglio utilizzare le cambiali.
 

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