braccella

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ciao a tutti. Vorrei sapere se un comproprietario di 1/6 di un appartamento di cui ha la nuda proprietà per quanto riguarda la sua quota, può, chiedendo la divisione giudiziale, chiedere di stralciare la sua parte non con l'eventuale acquisto da parte degli altri comproprietari, e neanche con la vendita all'asta dell'appartamento, ma dividendolo in modo che io possa diventare proprietaria di due stanze chiedendo i permessi al comune per trasformare in ingresso quella che ora è una finestra ed allacciandomi alle tubature di scarico di uno dei due bagni adiacente alle su dette stanze. :^^: Mi toccherebbero 34/35 mq che non è poco visto che si trovano ad un km dal Poetto!Oppure non si può? Grazie mille come sempre per le risposte! :sorrisone:
 
O

Ollj

Ospite
Quello che lei intenderebbe operare è una divisione in natura ex art.1114 Cc, ma la stessa è possibile a condizione che la cosa possa "essere comodamente divisa"
Trattandosi di bene immobile lo riterrei altamente improbabile, anzi quasi impossibile.
Non rimarrà che la procedura prevista per la divisione del bene ereditario immobiliare (art.730 Cc) con la vendita all'incanto quale ultima soluzione.
 

griz

Membro Storico
Professionista
se la divisione di fatto è possibile e gli altri comproprietari sono d'accordo si può fare, si tratta di identificare urbanisticamente e catastalmente le 2 unità che derivano dall'operazione e stipulare un atto di divisione. Non la vedo semplice ma tecnicamente è fattibile
 
O

Ollj

Ospite
tecnicamente è fattibile
Il problema è economico/legale al tempo stesso: si potesse anche tecnicamente operare, se antieconomica la divisione in natura non si potrà fare causa mancanza del presupposto legale "non arrecar danno ai comunisti". Concordo per il consenso obbligatorio di tutti
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Concordo sul fatto che si può pervenire alla divisione proposta se c'è l'accordo fra le parti. In teoria occorrerebbe trovare una soluzione per soddisfare tutte le quote con tanti immobili equipollenti con ingresso autonomo, altrimenti , essendo indivisibile si dovrebbe procedere alla sua vendita privata o all'asta con la suddivisione dell'importo ricavato. Nello studio della divisione il principio da seguire è quello di proporre la ripartizione nel rispetto delle quote di valore non della superficie dell'immobile. Perché un immobile minore è più facilmente vendibile e sul mercato avrebbe un valore superiore a quello più esteso, ma meno richiesto. Ovviamente nella determinazione del valore delle quote interverrebbero altri fattori come la ripartizione degli spazi interni, più o meno regolari per destinazione, l'orientamento per la luminosità, l'esposizione, ampiezza del fronte esterno, numero di infissi e loro dimensione, l'affaccio sul fronte principale o su quello esterno, ecc. ecc..
 

braccella

Membro Attivo
Proprietario Casa
...quindi proporre agli altri comproprietari di acquistare la mia quota entro i 60 gg previsti dalla legge dal momento del ricevimento della mia proposta, con tanto di cifra specificata di caparra e tanto al momento dell'atto, e specificare che in caso contrario chiederei lo stralcio dell'immobile in quanto volendo sarebbe divisibile, potrebbe spaventarli un pò e convincerli a liquidarmi....:sorrisone:
 

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