giannid

Membro Attivo
Proprietario Casa
Nel corso di una regolare assemblea condominiale la grande maggioranza dei condomini ha deliberato l'abbattimento di un albero del giardino condominiale, in quanto ritenuto vecchio e pericoloso in caso di nevicate, e la sua sostituzione con un altro albero di altra essenza. Questo abbattimento, insieme ad altre manutenzioni, è stato riportato in un preventivo redatto da un giardiniere, letto durante l'assemblea e la delibera è stata riportata nel Verbale.
Dopo 6 mesi dall'assemblea in questione un condomino, presente all'assemblea solo per delega, ora si oppone affermando che per l'abbattimento di un albero serve l'unanimità dei voti, altrimenti si configurerebbe una violazione del diritto di proprietà.
Vi chiedo se questa possa essere una posizione sostenibile o se la sostituzione di un albero può essere decisa a maggioranza. Ringrazio per le cortesi risposte.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
per l'abbattimento di un albero serve l'unanimità dei voti, altrimenti si configurerebbe una violazione del diritto di proprietà.
L'abbattimento richiede (richiederebbe) l’unanime consenso di tutti i partecipanti al condominio poiché comporta la distruzione di un bene comune, e quindi deve considerarsi un’innovazione vietata ex art. 1120, comma 3 c.c.
(e poiché i danni conseguenti al taglio degli alberi di alto fusto sono irreversibili).
Il regolamento comunale potrebbe prevedere che per procedere al taglio di alberi di alto fusto, ancorché condominiali, occorra un'autorizzazione comunale (dietro perizia che attesta la necessità del taglio per ragioni di pericolo o per motivi legati alla salute della pianta). In quei casi, il taglio degli alberi si delibera a maggioranza.
Se vi fosse urgenza di intervenire, l'amministratore (autonomamente) potrebbe/dovrebbe intervenire ex art. 1135, comma 2, riferendone nella prima assemblea.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Aggiungo al problema una riflessione che traggo dal mio vissuto.
Il condominio in alta valle Susa ci fu consegnato senza alberi di alto
fusto negli spazi a verde. Alcuni arbitrariamente oltre 20 anni or sono ne piantarono notte tempo e clandestinamente una decina.
Ebbene l'amministratore su delibera a maggioranza semplice
(per il costo innanzitutto..) ne fece abbattere quattro e teoricamente
se altri lo volessero farebbero completare l'opera distruttiva. Il comune di Oulx interpellato, rispose con un nulla osta trattandosi
di spazio privato. Se fosse portato il valore comune come evidenziato da Nemesis si formerebbero almeno una schiera capitanati dal sottoscritto che metterebbe sulla bilancia il fatto che tali alberi
tolgono luce e calore innanzitutto a sei alloggi del piano terra
danneggiandoli concretamente. Ripeto: il Costruttore ci consegnò
l'edificio privo di alberi e non dovrebbe essere possibile sostenere
nel mio caso la tesi di depauperamento del valore economico e
di quello "contemplativo" panoramico...Io fra l'altro sono al piano alto e non ne ho nessun danno, anzi ne avrei un piccolo beneficio
..omissis...Mi accosterei al dibattito con spirito solidale. Il nesso con
il topic postato è: come è stato piantato l'albero? Prima o dopo???E come??? E l'eventuale danneggiamento è o no un valore negativo da aggiungere algebricamente (col segno meno) a quello generale...???Per cui abbattendolo il valore aumenterebbe???qpq.
 
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giannid

Membro Attivo
Proprietario Casa
Rispondo a Nemesis.
Non consideriamo gli estremi che sono rappresentati dal fatto che l'albero in questione sia un albero sanissimo e che non presenta alcun problema di pericolosità nemmeno in occasione di nevicate copiose (e per deliberare sul suo abbattimento concordo che ci voglia l'unanimità dei condomini) o che lo stesso sia morto e quindi sia necessario per forza abbattere ciò che ne resta.
I casi più frequenti saranno, come è il caso del mio condominio, quelli di un albero vecchio (salice contorto piantato fin dall'origine del condominio e che ha 50 anni), con rami talora vistosamente inclinati e quindi soggetti a rotture per nevicate (cosa già successa) ed affetto da una malattia se pur non letale. Esso continua peraltro a fogliare anche se molti rami sono secchi.
In questo caso una perizia potrebbe consigliarne l'abbattimento, ma una eventuale contro perizia potrebbe raccomandarne il mantenimento.
A questo punto mai e poi mai si potrebbe pervenire ad una votazione unanime né per l'abbattimento nè per il mantenimento. Quindi o non si fa nulla o ritengo che una qualunque decisione non possa che essere presa a maggioranza.
Il Reg. Comunale in effetti vieta l'indiscriminato taglio di alberi ad alto fusto nei giardini privati, ma in presenza di una perizia può autorizzarne l'abbattimento. Credo comunque che nessun comune si assumerebbe la responsabilità di decidere per il non abbattimento di un albero che potrebbe dare problemi di stabilità anche perchè potrebbero essere a lui attribuiti gli eventuali danni causati da rotture di rami.
Grazie
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Rispondo a Nemesis.
Non consideriamo gli estremi che sono rappresentati dal fatto che l'albero in questione sia un albero sanissimo e che non presenta alcun problema di pericolosità nemmeno in occasione di nevicate copiose (e per deliberare sul suo abbattimento concordo che ci voglia l'unanimità dei condomini) o che lo stesso sia morto e quindi sia necessario per forza abbattere ciò che ne resta.
I casi più frequenti saranno, come è il caso del mio condominio, quelli di un albero vecchio (salice contorto piantato fin dall'origine del condominio e che ha 50 anni), con rami talora vistosamente inclinati e quindi soggetti a rotture per nevicate (cosa già successa) ed affetto da una malattia se pur non letale. Esso continua peraltro a fogliare anche se molti rami sono secchi.
In questo caso una perizia potrebbe consigliarne l'abbattimento, ma una eventuale contro perizia potrebbe raccomandarne il mantenimento.
A questo punto mai e poi mai si potrebbe pervenire ad una votazione unanime né per l'abbattimento nè per il mantenimento. Quindi o non si fa nulla o ritengo che una qualunque decisione non possa che essere presa a maggioranza.
Il Reg. Comunale in effetti vieta l'indiscriminato taglio di alberi ad alto fusto nei giardini privati, ma in presenza di una perizia può autorizzarne l'abbattimento. Credo comunque che nessun comune si assumerebbe la responsabilità di decidere per il non abbattimento di un albero che potrebbe dare problemi di stabilità anche perchè potrebbero essere a lui attribuiti gli eventuali danni causati da rotture di rami.
Grazie
Che significa in questo caso l'aggettivo "indiscriminato" ??? Ma se fosse il contrario...? Il Comune in sostanza non vieta esplicitamente
l'abbattimento quando ve ne siano i motivi pregnanti...vieta invece il contrario quando cioè l'abbattimento non è supportato da motivi
validi. Inoltre vi è o meno la notifica prima del taglio??? In sua mancanza, dopo il taglio (clandestino), quando mai se ne accorgerebbe in assenza di anagrafe essendo in un contesto privato??? qpq.
 

giannid

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ho usato il termine "indiscriminato" nel senso di effettuazione di un taglio senza darne preavviso al Comune.
Il problema non credo sia quello del Comune, che verrebbe avvertito del taglio mediante una perizia di un giardiniere, il problema è definire quale maggioranza sia richiesta per deliberare l'eventuale abbattimento di un albero nel giardino condominiale non morto, ma vecchio, un po' malconcio, che presenta rischio di rottura dei rami e sul quale il giardiniere ha detto che non è possibile un suo recupero estetico tramite potatura. Deliberato poi l'eventuale abbattimento non credo vi sarebbero problemi prima di procedere ad avvertire il Comune per avere il nulla osta tramite lettera accompagnata dalla perizia.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Improprio l'uso del termine "innovazione" per il taglio di un albero esistente semmai lo sarebbe la piantumazione qualora ne mancassero totalmente (ma dubito che un giudice accoglierebbe tale assunto visto che si potrebbe considerare un "accessorio" più che logico di un preesistente parco/giardino/prato erboso.

I Comuni non vietano (solitamente) genericamente il taglio di alberi ma specificano divieti su particolari specie o casi particolari ("simboli" locali etc.)

Opposizione lecita, seppur a distanza di mesi, n quanto delibera nulla e perciò sempre impugnabile.

Alberi piantati da 20 anni seppur in violazione...ravvisabile usucapione.
 
Ultima modifica:

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Improprio l'uso del termine "innovazione" per il taglio di un albero esistente semmai lo sarebbe la piantumazione qualora ne mancassero totalmente (ma dubito che un giudice accoglierebbe tale assunto visto che si potrebbe considerare un "accessorio" più che logico di un preesistente parco/giardino/prato erboso.

I Comuni non vietano (solitamente) genericamente il taglio di alberi ma specificano divieti su particolari specie o casi particolari ("simboli" locali etc.)

Opposizione lecita, seppur a distanza di mesi, n quanto delibera nulla e perciò sempre impugnabile.

Alberi piantati da 20 anni seppur in violazione...ravvisabile usucapione.
Spesso fra quattro amici al bar come niente spunta l'usucapione...
Uno, un certo FradJACOno se ne venne con: "allora io potrò usucapire la mia segretaria che sta con me da 18 anni...visto che non mi vuole sposare, me la prendo con l'usucapione...A parte
l'impertinenza dell'ipotesi gli fu detto che quanto fosse si farebbe prima ad andare dal parroco o dal sindaco piuttosto che andare
dal giudice per usucapirla... Ma come replicò Frad...Non basta
dichiararle: Cara, sono trascorsi 20 anni e ti usucapisco...per cui
da ora in avanti ritieniti usucapita...E l'altra inchinando il capo:
Va bene usucapiscimi...sono tua...A questo punto intervenne
quiproquo e disse: troppo comodo...Ci vuole comunque l'atto
pubblico e non te la puoi prendere e usucapirla come nulla fosse...
Solo se siete d'accordo in tutto e per tutto basterà il Notaio...
ma se vi fosse anche solo un piccolo disaccordo come per esempio
se tutti i giorni o giorni alterni per cantare Zazà o fare il salto della quaglia...allora si dovrà ricorrere al giudice con tutto il corollario che conosciamo...Non sarebbe il caso di ignorare la cosa e dare un
taglio netto a tutte le cose compreso l'albero ammalato nel giardino
del nostro nido anch'esso usucapito da una rondine scomparsa???
Mestamente lei, allegramente lui risposero in coro:
Certamente e all'unisono cantarono: Evviva, Evviva l'usucapione che non vuole farsi usucapire...da... Quiproquo.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Improprio l'uso del termine "innovazione" per il taglio di un albero esistente
Invece è il termine esatto, contenuto in sentenze della Corte di appello di Roma e della Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione: "l’abbattimento di alberi, comportando la distruzione di un bene comune, deve considerarsi un’innovazione vietata...".
 

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