quiproquo

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Invece è il termine esatto, contenuto in sentenze della Corte di appello di Roma e della Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione: "l’abbattimento di alberi, comportando la distruzione di un bene comune, deve considerarsi un’innovazione vietata...".
Vietata da chi??? Ma se il bene comune si è trasformato col passar del tempo in male comune cosa aspettiamo un nuovo Gesù bambino??? Da che mondo è mondo gli alberi vengono piantati e
abbattuti per qualsivoglia motivo e agli stessi non possiamo dare la stessa dignità nè di valore, nè di esistenza di altri beni realmente essenziali ai fini della vita condominiale e sociale...Come al solito
io credo che i giudici giudicano in base a valutazioni estemporanee
in piena assuefazione alla legge non scritta che il Diritto in Italia
deve risultare sempre incerto anche se apparentemente certo.
E' il famoso grido di Arciera (Bianco contro Nero)...E per tale motivo che credo si possa estendere anche ai giudici il
nomignolo manzoniano di Azzecarbugli condividendolo con
i noti compagni di ...carriera...indicati dal grande scrittore.
In ultimo col sopracciglio "sbiecato" non sembra che ci siano state sentenze a Sezioni riunite...e mi chiedo: scavando, scavando non ci saranno state altre sentenze di segno opposto precedente a quella riportata? Grazie mille a Nemesis che con i suoi puntuali interventi
ci permette di discutere e criticare su tutto e il suo contrario.
E' il bello di Propit. qpq.
 

Dimaraz

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Invece è il termine esatto, contenuto in sentenze della Corte di appello di Roma e della Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione: "l’abbattimento di alberi, comportando la distruzione di un bene comune, deve considerarsi un’innovazione vietata...".

Convengo che pure certe "corti" abbiano usato il termine in tale significato, ma se lessicamente potrebbe anche non essere una forzatura...lo diverrebbe se si ragionasse su un più ampio spettro materiale.
Mi spiego:
se si ragiona dal punto di vista di un "singolo albero" allora potrebbe (condizionale) identificarsi la rispondenza con la definizione giuridica del sostantivo innovazione (secondo Art. 1120)
ma se si ragiona dal punto di vista globale ovvero del'intero giardino/parco ove siano presenti più alberi/piante ...allora sarebbe improprio l'uso del termine innovazione perchè di fatto il giardino/parco resta immutato nel suo uso/funzione e il corretto termine diverrebbe modificazione (che può essere ben decisa da una maggioranza diversa dall'unanimità).

In quelle sentenze i giudici si sono poi infilati in un "cul de sac" visto che per una "innovazione" basterebbe una maggioranza che rappresenti 2/3 del valore dell'edificio...e ciò significherebbe avvalorare la tesi che alcuni possano ledere la proprietà comune.

Il taglio (ove non necessario per ragioni di sicurezza) andava punito(impedito) perchè costituisce "distruzione" di bene comune (privato in quota-parte) e quindi necessariamente solo se deciso all'unanimità (1000/1000)
 

quiproquo

Membro Senior
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Convengo che pure certe "corti" abbiano usato il termine in tale significato, ma se lessicamente potrebbe anche non essere una forzatura...lo diverrebbe se si ragionasse su un più ampio spettro materiale.
Mi spiego:
se si ragiona dal punto di vista di un "singolo albero" allora potrebbe (condizionale) identificarsi la rispondenza con la definizione giuridica del sostantivo innovazione (secondo Art. 1120)
ma se si ragiona dal punto di vista globale ovvero del'intero giardino/parco ove siano presenti più alberi/piante ...allora sarebbe improprio l'uso del termine innovazione perchè di fatto il giardino/parco resta immutato nel suo uso/funzione e il corretto termine diverrebbe modificazione (che può essere ben decisa da una maggioranza diversa dall'unanimità).

In quelle sentenze i giudici si sono poi infilati in un "cul de sac" visto che per una "innovazione" basterebbe una maggioranza che rappresenti 2/3 del valore dell'edificio...e ciò significherebbe avvalorare la tesi che alcuni possano ledere la proprietà comune.

Il taglio (ove non necessario per ragioni di sicurezza) andava punito(impedito) perchè costituisce "distruzione" di bene comune (privato in quota-parte) e quindi necessariamente solo se deciso all'unanimità (1000/1000)
Mettiamoci d'accordo e in sintesi:
Se non è necessario (magari solo gradito...) per il taglio: mille/ m.mi
Se è necessario: due terzi.
Io aggiungo che se veramente è necessario dovrebbe scattare
l'altro articolo di legge che impone comunque all'Amministratore
responsabile di intervenire...altrimenti si produce lo stallo che
constatiamo quotidianamente sia nel pubblico, sia nel privato.
Da una parte con una mano il legislatore assegna dei poteri e
dall'altra glieli riduce fino a torglieli...Come si fa a non parlare
di Schizofrenia generalizzata e osonnata continuamente...??? qpq.
 

Dimaraz

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Mentre il "non necessario" è implicitamente univoco...il "non necessario" può avere ...50 sfumature (di grigio)...(mi si perdoni la citazione).

Ossia:
1-pericolo di caduta imminente e potenzialmente lesivo per cose o persone = amministratore interviene senza "preamboli" (quel che si doveva fare a Napoli)

2-pericolo imminente ma senza rischi diretti per cose e persone=amministratore fa transennare/chiudere la zona e poi fa deliberare in merito

3-pericolo potenziale (pianta pericolante ma comunque viva e vegeta e con radicazione notoriamente consistente) = decide assemblea con preventiva perizia

etc. etc.

Pacifico che fare l'amministratore non sia sempre agevole...devi sempre valutare ogni azione, se eccedi ne paghi le conseguenze...ma molto dipende dalle attitudini di una persona.

Per esempio mi chiedo come Schettino abbia potuto diventare Comandante....non solo per la dabbenaggine del voler fare manovra pericolosa (classico eccesso di testosterone abbinato a uso limitato di sinapsi)...ma soprattutto per non aver attivato subito la richiesta di soccorso.
 

quiproquo

Membro Senior
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Mentre il "non necessario" è implicitamente univoco...il "non necessario" può avere ...50 sfumature (di grigio)...(mi si perdoni la citazione).

Ossia:
1-pericolo di caduta imminente e potenzialmente lesivo per cose o persone = amministratore interviene senza "preamboli" (quel che si doveva fare a Napoli)

2-pericolo imminente ma senza rischi diretti per cose e persone=amministratore fa transennare/chiudere la zona e poi fa deliberare in merito

3-pericolo potenziale (pianta pericolante ma comunque viva e vegeta e con radicazione notoriamente consistente) = decide assemblea con preventiva perizia

etc. etc.

Pacifico che fare l'amministratore non sia sempre agevole...devi sempre valutare ogni azione, se eccedi ne paghi le conseguenze...ma molto dipende dalle attitudini di una persona.

Per esempio mi chiedo come Schettino abbia potuto diventare Comandante....non solo per la dabbenaggine del voler fare manovra pericolosa (classico eccesso di testosterone abbinato a uso limitato di sinapsi)...ma soprattutto per non aver attivato subito la richiesta di soccorso.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Progrediamo anche con gli errori altrui e di noi stessi...Guai se non ci fossero...Li dovremmo inventare. Tu dimarrz quanti errori di rilievo senza raggiungere Schettino che per questo passerà alla storia, puoi contabilizzare nella tua vita??? Io, tanti che non riesco
a contarli...ma sono ben radicati nella memoria tanto che puntualmente scattano quando si palesa una situazione simile...
Come spesso succede qui su propit quando si avverte l'intervento
di FradJACOno...quasi si sente l'odore...A volte vi è il dietrofront
ed io resto con la bocca asciutta. Cordiali saluti. qpq.
 

ilva

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Ho letto con interesse la discussione, da ciò che ho capito la decisione di abbattere un albero in condominio richiederebbe se non il 100% almeno i 2/3 dei presenti.
Se l'abbattimento è stato deciso solo da 5 condomini su 13 e 469,6 di millesimi ( con due contrAri ed il resto non presenti o astenuti) posso ancora oppormi?
L'assemblea risale allo scorso ottobre ed io non ho fatto opposizione nei trenta giorni, non volevo affrontare spese legali ma ora ci ho ripensato.
Qualcuno mi sa consigliare. Grazie a tutti
 

Hug

Membro Attivo
Proprietario Casa
Credo che sia troppo tardi, specie se l'albero è stato abbattuto.
Colgo l'occasione per sapere se un albero piantato da un condomino diventa automaticamente di proprietà condominiale oppure il condominio può rivendicarne in ogni momento la proprietà. Grazie.
 

ilva

Membro Attivo
Proprietario Casa
No l' albero non è stato ancora abbattuto ma l'amministratore si è ora deciso a farlo fare e ci ha mandato il preventivo per l'abbattimento. Si tratta di un alloro alto più di 10 metri reo solo di aver fatto "saltare" alcune mattonelle dell'area di accesso ai box condominiali.
Basterebbe una buona potatura e l'eliminazione dei polloni laterali ma i condomini preferiscono abbatterlo che fare manutenzione....
Volevo sapere se si può considerare l'assemblea nulla e che passi dovrei intraprendere.
 

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