Zenzera

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ciao a tutti.

Devo ristrutturare un appartamento di c. 110 mq in un condominio di fine anni '60 che non ha impianto di riscaldamento. Quale impianto è più conveniente, secondo voi? Considerate che potrò tranquillamente far passare tubi sotto i pavimenti o anche controsoffittare in cartongesso e che vorrei ovviamente conciliare nel modo migliore efficienza ed efficacia termica, costo dell'impianto e costo di gestione, sfruttamento dell'ecobonus, versatilità (possibilita di avere anche l'aria condizionata d'estate), nonché eventuali altri aspetti che magari mi sfuggono. Vi aggiungo che nel mio comune c'è il progetto di attivare la rete del gas di città, ma i lavori non sono ancora partiti (avrebbero dovuto partire un anno fa e ora si parla di marzo, ma non credo ci sia da fidarsi).

Per il momento sono orientato per l'idropellet, pensando di installare una caldaia che sia anche decorativa in salotto; oppure un bell'impianto di pompe di calore per poter avere l'aria condizionata. Ma sono un totale profano.

Grazie
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Domanda troppo complicata per rispondere da un forum e senza dati/caratteristiche/esigenze fondamentali sia per dare consigli che per fare una scelta.

Tutto dipende da località e disponibilità.

Preferibile un impianto "radiante" (a pavimento) piuttosto che i classici termosifoni.
Evita le pompe di calore (costi elevati per l'energia elettrica) salvo che come funzione accessoria occasionale già compresa nei condizionatori.

Il pellet con una caldaia "idro" perde parte della sua efficenza ed in ogni caso devi considerare i problemi di gestione (pulizia canna e caldaia per ceneri, stoccaggio dei sacchi e movimentazione degli stessi).

Molto dipende anche dalla zona climatica in cui è ubicato l'edificio.
 

happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Avrei anche io lo stesso problema per una ristutturazione di un appartamentino anno 1939 (1 camera + cucina e bagno) 38 mq in Roma.
Attualmente per l'acqua sanitaria e' installato uno scaldabagno elettrico mentre per il condizionamento e' installato nell'unica camera un condizionatore che funziona come pompa di calore nel periodo freddo ( a Roma due mesi/anno).
Dovendo ristrutturare mi sto ponendo il problema se piu' conveniente installare una caldaia a gas e relativi termosifoni o tubature sotto pavimento per riscaldamento e acqua sanitaria.
Se servono conoscere ulteriori dati per un consiglio a disposizione.
 

happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Non so quanto spendo perche' l'immobile era affittato a persone che lo utilizzavano solo per dormire e lavarsi. Per l'attivita' lavorativa erano fuori tutto il giorno.
Eventualmente nella ristrutturazione faccio predisporre gli attacchi per i calorifici e la caldaia da installarsi successivamente ma anche questo sara' un costo inutile se non verranno utilizzati .... Da tenere anche conto che l'edificio e' senza canna fumaria, nell'appartamento non e' mai stato installato un impianto di riscaldamento e quindi la caldaia dovra' essere per forza a condensazione e non avendo balconi o terrazze devo posizionarla all'interno dell'abitazione e predisporre le aperture sul muro perimetrale del fabbricato per i fumi .....
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
e predisporre le aperture sul muro perimetrale del fabbricato per i fumi

Ammesso e non concesso che sia fattibile o qualcuno non si opponga.

Se l'immobile è per locazione eviterei investimenti onerosi.
Certo che un "riscaldamento" più economico rende anche più attraente/appetibile l'abitazione.

Metaforicamente "spendere o non spendere"...eterno dilemma.
 

happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
... il fatto e' che non so se la sola pompa di calore sia sufficiente per inquilini che utilizzino l'appartamento non solo per dormire....
 

happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
eventualmente potrei installare il riscaldamento a gas post ristrutturazione e su esigenza vedendo di nascondere in qualche modo le necessarie tubazioni che se installate esternamente contribuiscono si a riscaldare gli ambienti ma non sono poi cosi belle a vedersi
 

Zenzera

Membro Attivo
Proprietario Casa
Domanda troppo complicata per rispondere da un forum e senza dati/caratteristiche/esigenze fondamentali sia per dare consigli che per fare una scelta.

Tutto dipende da località e disponibilità.

Preferibile un impianto "radiante" (a pavimento) piuttosto che i classici termosifoni.
Evita le pompe di calore (costi elevati per l'energia elettrica) salvo che come funzione accessoria occasionale già compresa nei condizionatori.

Il pellet con una caldaia "idro" perde parte della sua efficenza ed in ogni caso devi considerare i problemi di gestione (pulizia canna e caldaia per ceneri, stoccaggio dei sacchi e movimentazione degli stessi).

Molto dipende anche dalla zona climatica in cui è ubicato l'edificio.

Intanto grazie.

La località è in Sardegna sul mare e la disponibilità dovrebbe essere discreta, visto che nell'ambito di spese comunque importanti per la ristrutturazione. L'impianto radiante me lo sconsigliano perché il pavimento andrebbe smantellato e poi si dovrebbe rifare il massetto, mentre si pensava di scavarci solo le vie per i tubi e poi di metterci il parquet sopra. Tu cosa ne pensi di questa obiezione? Se servono altre informazioni posso darle.
 

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