Antoniodido

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Conduttore
Salve a tutti.

Da un paio d'anni il mio compagno, col quale non convivo, versa sul mio conto corrente somme di denaro di circa 1000 euro al mese per aiutarmi. I versamenti nella causale indicano solo il suo nome, nient'altro, nessuna dicitura che attesti si tratti di una donazione.

Mi chiedo se i suoi parenti un domani, in caso di decesso del mio compagno, possano pretendere la restituzione di quanto da lui versato a me finora. È un rischio reale o posso star tranquillo?

Antonio
 

Gianco

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Professionista
Per prima cosa, tanti auguri.
Poi, innanzi tutto occorre sapere se ha eredi legittimari, perchè altrimenti del suo operato non deve rendere conto a nessuno. Se ci fossero lui potrebbe disporre a suo piacimento di una quota disponibile che che varia da 1/2 ad 1/4 del patrimonio a seconda degli eredi. Poi, credo che dovrebbero dimostrare che te li ha donati senza un tornaconto.
 

Antoniodido

Nuovo Iscritto
Conduttore
Gianco, grazie per la risposta.

L'aiuto che mi sta dando è per sopperire alla perdita del mio lavoro. La mia famiglia non intende sostenermi, a meno che io non decida di "mettere la testa a posto" sposandomi. Ma questa è un'altra storia.

Lui ha una sorella viva e due nipoti. Non ha figli né mogli. Possono la sorella o un nipote un domani crearmi problemi?
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Ti ha già risposto @Gianco: il tuo "partner" dei sui soldi può fare quello che vuole, anche accendere un falò.

Anche se il significato è tecnicamente quello ...forse così fraintende.

[QUOTE="Antoniodido, post: 245974, member: 47861"...
Lui ha una sorella viva e due nipoti. Non ha figli né mogli. Possono la sorella o un nipote un domani crearmi problemi?[/QUOTE]

Sorella e nipoti non hanno diritto a "legittime" (quote di eredità).

Problemi subentrerebbero se un domani il tuo compagno "sposasse" qualcuno o riconoscesse "figli"
 

Elisabetta48

Membro Senior
Però, occhio al Fisco: in teoria tutti gli scambi in denaro devono avere una giustificazione. A maggior ragione se vi è questo versamento regolare mensile. Anche tra genitori e figli si corre il rischio di sanzioni. Per esempio anche per un prestito tra familiari a interesse zero, è opportuno fare una scrittura privata e fare la procedura della "data certa" alla Posta o fare la procedura dello scambio della doppia raccomandata. Tutto questo perché se il Fisco, che ora sa e vede tutto, chiede informazioni su quei soldi entrati in un conto, ci sia una pezza giustificativa. Insomma, io più che dei parenti non mi fiderei dell'Agenzia delle Entrate.
 

Antoniodido

Nuovo Iscritto
Conduttore
Problemi subentrerebbero se un domani il tuo compagno "sposasse" qualcuno o riconoscesse "figli"

A questo preferisco non pensarci. Non ne abbiamo mai parlato, proprio perché non fattibile. Poi, se vorrà sposarsi con un altro o un'altra, accetterò la sua scelta. Conto per allora di aver trovato un nuovo lavoro.
 

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