basenji

Membro Attivo
Proprietario Casa
I miei genitori hanno una casa in una località di vacanza e hanno deciso di affittarla. Essendo un periodo un po' difficile è stato scelto di farlo tramite un sito che mette in contatto le persone che offrono alloggi con quelle che li cercano. Membro del sito sono io, che sono la figlia e che comunque mi occuperò della cosa. Quello che volevo chiedere è posso affittare a nome mio l'appartamento che è a nome dei miei genitori? E come devo procedere con tutto quello che ne consegue (dichiarazione dei guadagni sarà a nome mio, pagamento imposta di soggiorno, denuncia alla questura degli occupanti l'appartamento).
Grazie.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
posso affittare a nome mio l'appartamento che è a nome dei miei genitori?
Sì, basta che tu abbia la disponibilità di fatto dell'immobile, in base a un titolo non contrario a norme di ordine pubblico. Tale lecito titolo potrebbe ben essere un contratto di comodato tra i tuoi genitori e te, con tua facoltà di locare a terzi. Se però tale contratto di comodato è stipulato in forma scritta, ne è obbligatoria la registrazione.
Nel rapporto tra il locatore e il conduttore, il contratto stipulato dal detentore di fatto (tu) è valido e vincolante, salva l'ipotesi estrema in cui la (tua) detenzione sia stata acquistata illecitamente.
Naturalmente, se tu (locatrice di cosa altrui) non sarai in grado di garantire al conduttore il pacifico godimento della cosa, sarai inadempiente alle obbligazioni assunte con la stipula del contratto di locazione, e in particolare a quelle dettate dall'art. 1575 c.c.
E come devo procedere con tutto quello che ne consegue (dichiarazione dei guadagni sarà a nome mio...
Il reddito fondiario sarà in ogni caso in capo ai titolari del diritto reale sull'immobile, e cioè ai tuoi genitori. Ciò conformemente all'art. 26, comma 1 del TUIR, secondo il quale "I redditi fondiari concorrono, indipendentemente dalla percezione, a formare il reddito complessivo dei soggetti che possiedono gli immobili a titolo di proprietà, enfiteusi, usufrutto o altro diritto reale, [...], per il periodo di imposta in cui si è verificato il possesso. [...]".
 

giuseppe fattori

Membro Attivo
Professionista
Su questo argomento vorrei alcuni chiarimenti.
Quando si affitta un alloggio si può, nello stesso tempo , dare la facoltà di sub-affitto.
Ovvero nulla vieta che io affitti a 10 euro e poi il mio inquilini riaffitti a 200 euro.
Come diritto l'affitto ed il comodato hanno gli stessi effetti ( tant'è che, ad esempio, nei confronti degli extracomunitari, per la Questura è valido sia il contratto di affitto che di comodato per fargli ottenere il Permesso di Soggiorno) .
Domanda : perchè se un padre fa un contratto di comodato per un alloggio al figlio, poi questo lo affitta se ne occupa nei rapporti con l'inquilino o le varie agenzie , il reddito debba essere in carico al padre - proprietario e se , invece, affitta al figlio l'alloggio a 10 euro all'anno poi questo può legalmente sub-affittarlo a 10.000 euro l'anno percependo regolarmente l'affitto , pardon, il sub-affitto?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Domanda : perchè se un padre fa un contratto di comodato per un alloggio al figlio, poi questo lo affitta se ne occupa nei rapporti con l'inquilino o le varie agenzie , il reddito debba essere in carico al padre - proprietario
perché il comodatario ha bisogno dell'assenso del proprietario per affittare il bene avuto in comodato (che di solito è gratuito) ed i frutti dell'affitto spettano al proprietario.
Nel caso di affittanza con autorizzazione al sub affitto il proprietario denuncia l'entrata dell'affitto, il conduttore denuncia la differenza tra l'entrata del subaffitto e l'uscita dell' affitto.
 

giuseppe fattori

Membro Attivo
Professionista
quindi , deduco, che per soddisfare quanto chiede basenji aggirando il fatto di addossare il reddito al proprietario , si dovrebbe fare un contratto alla figlia ( a questo punto ad un cifra simbolica , diciamo 1 € l'anno) , poi la figlia affitta a chi vuole e denuncia l'intero reddito tranne quell'unico euro pagato di affitto ( non c'è un limite minimo di affitto).
A questo punto il subaffittante potrebbe anche optare per la cedolare secca .
Mi chiedo se , conoscendo la esosità della nostra A.D.E. , avrebbe nulla da eccepire su queste operazioni ( ed eventualmente con quali motivazioni ) e se qualcuno del forum ha già fatto questa esperienza ed è incorsa in un contenzioso con l'A.D.E. , e se , in sede di commissione tributaria, abbia eventualmente avuto soddisfazione.
 

basenji

Membro Attivo
Proprietario Casa
Quindi, se ho ben capito, procedo a nome mio con tutte le pratiche (es. imposta di soggiorno, si paga con l'F24, pago io o paga mio padre?) di affitto e le ricevute, anche se intestate a me, saranno utilizzate da mio padre per la dichiarazione dei redditi.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
perchè se un padre fa un contratto di comodato per un alloggio al figlio, poi questo lo affitta se ne occupa nei rapporti con l'inquilino o le varie agenzie , il reddito debba essere in carico al padre - proprietario e se , invece, affitta al figlio l'alloggio a 10 euro all'anno poi questo può legalmente sub-affittarlo a 10.000 euro l'anno percependo regolarmente l'affitto , pardon, il sub-affitto?
Perché nel secondo caso non è un reddito fondiario (per il quale si applicherebbe l'art. 26 del TUIR), ma rientra tra i redditi diversi, ex art. 67, comma 1, lettera h, del TUIR. Reddito pari alla differenza tra quanto incassato dal sublocatore nell’anno e le spese specificatamente inerenti (art. 71, comma 2, del TUIR), come il canone di locazione corrisposto al proprietario dell’immobile.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
imposta di soggiorno, si paga con l'F24, pago io o paga mio padre?
Art. 4 del D. Lgs. n. 23/2011:
I comuni capoluogo di provincia, le unioni di comuni nonché i comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d'arte possono istituire, con deliberazione del consiglio, un'imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio, [...].
Ciò premesso, bisogna verificare:
- se tale imposta sia stata istituita nel territorio in questione;
- quali siano le concrete modalità di applicazione della norma previste dal singolo comune (stabilendo chi sia il soggetto responsabile degli obblighi tributari, che potrebbe essere il gestore della struttura ricettiva presso la quale sono ospitati coloro che sono tenuti al pagamento dell'imposta).
 
Ultima modifica:

basenji

Membro Attivo
Proprietario Casa
Scusate la mia ignoranza in materia. Conviene optare per la cedolare secca? Vedo inoltre che qualcuno include nell'importo che verrà pagato, oltre all'affitto, anche le spese per le pulizie, altri invece le fanno pagare in contanti al momento dell'arrivo dell'ospite.
 

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