chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Spiego il fatto: quattro figli, due sono lontani dai genitori e pertanto non hanno modo di dare assistenza, uno è il più piccolo e di conseguenza idem e l'altro, il più grande, ma anche il più maltrattato (vai a capire il perché) e sempre presente ( non in casa perché sposato è altrove ) a ogni problema sia economico ( paga lui ) sia a problemi di salute ecc. chiaramente muore un genitore, ma "poco importa" a livello ereditario perché la/le proprietà sono tutte dell'altro avute per eredità, e fino a qui tutto tranquillo, nel frattempo il più piccolo cresce a dei problemi di carattere e va dal psichiatra ( e di nascosto paga sempre il più grande ) fino a quando non si sposa con una straniera, ma le cose non vanno bene e fa ritorno all'ovile a spese della pensione del genitore superstite, e va bene sono figli/fratelli chi vuoi che dica qualcosa, ma guarda caso il genitore dopo appena sei mesi MUORE il signore cosi ha voluto, e qui vengono fuori gli altarini, il "piccolino", sposato, MANTENUTO dal genitore, HA ACQUISTATO, dal genitore superstite la metà della proprietà e gli altri tre non sapevano niente, non solo ma nell'atto è segnato che lo si esonera dalla collazione pertanto nell'altra metà che rimane ricade anche lui, ma se prima c'era un dubbio che avesse leso la legittima degli altri ricadendo nella metà rimanente e successione se ne ha la certezza.
Ora i fratelli d'accordo vogliono lasciare le cose cosi non stanno a guardare chi riceve di più o di meno, ma il piccolo con le turbe cosa fa? no ma dovete regalarmi tutto....quasi quasi facciamo cosi dicono gli altri OK tu piccolo chiama il notaio e noi veniamo a firmare NOOO!!! e che pago iooo!!! dovete pagare voi!....MO BASTA ci hai rotto andiamo in tribunale e chiediamo la divisione, scusate ma se i fatti non si sanno è difficile dare un giusto giudizio.
Il tribunale, chiaramente, chiede una perizia giurata OK fatta, non basta, chiede l'intervento di un CTU (scelto dal tribunale nel caso di dubbi) ma il CTU che si presenta al rilevamente e la valutazione dello stabile, non è altri che un AGRONOMO, sena metro, senza macchina fotografica o altro arnese. MA è normale questo? la proprietà è composta da un giardino di 500 mq, un terrazzo di copertura 120 mq, uno stanzino adibito a cucina di servizio prima di uscire sul terrazzo, una scala tipo condominiale che collega i vari livelli, quattro stanze, bagno, corridoio e balconate al primo piano, al piano terreno livello di strada non di giardino ( pendio collinare ecco perché sfasato) stessa tipologia senza balconi, box auto sotto casa per tre auto ma con un solo accesso.
Pertanto il piccolo ci è fr.....ha comprato la metà non delimitata della proprietà e quello che rimane deve essere divisa per tre? sarebbe +/- giusto per quattro non credo ma un agronomo può avere le competenze per valutare? a voi le danze.... se vi aggrada :)
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Spiego il fatto: quattro figli, due sono lontani dai genitori e pertanto non hanno modo di dare assistenza, uno è il più piccolo e di conseguenza idem e l'altro, il più grande, ma anche il più maltrattato (vai a capire il perché) e sempre presente ( non in casa perché sposato è altrove ) a ogni problema sia economico ( paga lui ) sia a problemi di salute ecc. chiaramente muore un genitore, ma "poco importa" a livello ereditario perché la/le proprietà sono tutte dell'altro avute per eredità, e fino a qui tutto tranquillo, nel frattempo il più piccolo cresce a dei problemi di carattere e va dal psichiatra ( e di nascosto paga sempre il più grande ) fino a quando non si sposa con una straniera, ma le cose non vanno bene e fa ritorno all'ovile a spese della pensione del genitore superstite, e va bene sono figli/fratelli chi vuoi che dica qualcosa, ma guarda caso il genitore dopo appena sei mesi MUORE il signore cosi ha voluto, e qui vengono fuori gli altarini, il "piccolino", sposato, MANTENUTO dal genitore, HA ACQUISTATO, dal genitore superstite la metà della proprietà e gli altri tre non sapevano niente, non solo ma nell'atto è segnato che lo si esonera dalla collazione pertanto nell'altra metà che rimane ricade anche lui, ma se prima c'era un dubbio che avesse leso la legittima degli altri ricadendo nella metà rimanente e successione se ne ha la certezza.
Ora i fratelli d'accordo vogliono lasciare le cose cosi non stanno a guardare chi riceve di più o di meno, ma il piccolo con le turbe cosa fa? no ma dovete regalarmi tutto....quasi quasi facciamo cosi dicono gli altri OK tu piccolo chiama il notaio e noi veniamo a firmare NOOO!!! e che pago iooo!!! dovete pagare voi!....MO BASTA ci hai rotto andiamo in tribunale e chiediamo la divisione, scusate ma se i fatti non si sanno è difficile dare un giusto giudizio.
Il tribunale, chiaramente, chiede una perizia giurata OK fatta, non basta, chiede l'intervento di un CTU (scelto dal tribunale nel caso di dubbi) ma il CTU che si presenta al rilevamente e la valutazione dello stabile, non è altri che un AGRONOMO, sena metro, senza macchina fotografica o altro arnese. MA è normale questo? la proprietà è composta da un giardino di 500 mq, un terrazzo di copertura 120 mq, uno stanzino adibito a cucina di servizio prima di uscire sul terrazzo, una scala tipo condominiale che collega i vari livelli, quattro stanze, bagno, corridoio e balconate al primo piano, al piano terreno livello di strada non di giardino ( pendio collinare ecco perché sfasato) stessa tipologia senza balconi, box auto sotto casa per tre auto ma con un solo accesso.
Pertanto il piccolo ci è fr.....ha comprato la metà non delimitata della proprietà e quello che rimane deve essere divisa per tre? sarebbe +/- giusto per quattro non credo ma un agronomo può avere le competenze per valutare? a voi le danze.... se vi aggrada :)
Questa è una baraonda..e neanche il can can della famosa operetta di
Offenbach la potrebbe cavalcare...perchè i ballerini si pesterebbero i piedi a
vicenda ed il ruzzolone sarebbe inevitabile...ruzzolone dove??? Nella melma
ingrovigliata predisposta dal legislatore, resa più viscida dagli addetti o dai
sacerdoti che dir si voglia...E non mi venite a cantare l'ipocrita messa
intitolata: Laudemus italicum imperat jure...Sarei costretto a chiamare
FradJACOno col suo cilindro per bacchettarvi in proporzione adeguata
al livore difensivo della Culla del Diritto...!!! Da un sempre indignato quiproquo.
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Quiproquo grazie dell'intervento ma dici la verità ti è piaciuto leggere la telenovella e poi ci metti lo zampino :)
Dai ragazzi non lasciatemi con il dubbio può un agronomo avere le competenze del caso?:innocente:
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
ma un agronomo può avere le competenze per valutare
la responsabilità dell' incarico del CTU è del Giudice. Mi sembra strano che anche gli attori/convenuti non abbiano nominato dei prorpi CTP. Questi ultimi avrebbero potuto far emergere quello che hai scritto sulla professionalità del CTU, ed avrebbe costretto il Giudice ad ammonire il proprio consulente e costringerlo ad un nuovo sopralluogo, oppure avrebbe costretto il Giudice a sostituire il CTU.
Il fatto che il CTU sia un agronomo non esclude che possa avere delle competenze anche in campo immobiliare; forse è stato nominato perché c'erano da valutare 500 mq di giardino. Poi se il CTU disponeva delle planimetrie catastali non era obbligato a rimisurare le unità immobiliari, anche se sarebbe stata buona norma per valutare la massa immobiliare.
Per quanto concerne il testamento e la compravendita tra genitore e figlio se questo era senza reddito o con un reddito insufficiente si potrebbe ipotizzare una finta vendita e rimettere tutto nel relictum da dividere.
 

griz

Membro Storico
Professionista
L'agronomo ha le competenze tecniche paragonabili a quelle del geometra quindi può operare in modo coerente e esprimersi correttamente sul problema.
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
attori/convenuti non abbiano nominato dei prorpi CTP.
Si almeno l'attrice ( ossia la maggiore, ( stì termini attrice/convenuti proprio non mi va giù ) ha presentato persino una perizia giurata

si potrebbe ipotizzare una finta vendita e rimettere tutto nel relictum da dividere.
anche se è menzionato senza obbligo di collazione?

L'agronomo ha le competenze tecniche paragonabili a quelle del geometra
E questo è quello che volevo sapere
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
il "piccolino", sposato, MANTENUTO dal genitore, HA ACQUISTATO, dal genitore superstite la metà della proprietà e gli altri tre non sapevano niente, non solo ma nell'atto è segnato che lo si esonera dalla collazione
se il piccolino ha acquistato la mamma ha incassato. Risulta il passaggio di denaro? E congruo con il valore della casa? Se il piccolino era senza redditi le somme ricevute dalla madre quando era in vita sono soggette a collazione e riduzione.
La collazione è obbligatoria quando concorrono nell’eredità i soli discendenti del defunto oppure i discendenti insieme con il coniuge del defunto.
Il coerede che ha ricevuto un bene per donazione dal defunto, quando questi era in vita, può evitare la collazione rinunciando all’eredità.
La dispensa dalla collazione può essere fatta espressamente nell’atto di donazione, e in tal caso è irrevocabile, o nel testamento. (Quindi fare un atto di vendita con dispensa dalla collazione è alquanto sospetto sulla vera natura dell'atto di vendita medesimo).
La dispensa dalla collazione è valida ed efficace solo nei limiti della quota disponibile.
Mi sembra che di carne al fuoco ce ne sia abbastanza.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Che senso ha una vendita non soggetta a collazione. E' probabile che si tratti di donazione. Tuttalpiù si potrà contestare il valore dichiarato e quindi pagato. Per giunta sarebbe stato pagato da un incapiente. Ovviamente un passaggio di soldi dovrebbe lasciare tracce o far emergere una finta vendita, impugnabile.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Concordo con Luigi, solo i CTP avrebbero potuto condizionare ed eventualmente contestare l'operato del CTU. Tuttora un consulente, sebbene non nominato nel procedimento, potrebbe stendere una contro-perizia, che il legale potrebbe utilizzare per produrla e contestare le parti della consulenza carenti o errate.
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
La collazione è obbligatoria quando concorrono nell’eredità i soli discendenti del defunto oppure i discendenti insieme con il coniuge del defunto.
Cioè se io dono a un mio figlio un qualcosa nella donazione DEVO menzionare la collazione? e se non la menziono?
Devo rileggere la donazione.

La dispensa dalla collazione è valida ed efficace solo nei limiti della quota disponibile.
Ma comunque in caso di contestazione viene preso in considerazione tutto il patrimonio, valutato, diviso e poi fanno la divisione....tot di disponibile tot...di quote da dividere è giusto?

Siate bravi datemi dei conteggi da comparare tipo partiamo da €100.000 cosi è più facile fare i conti.
GRAZIE:) ......andiamo a lavorare
 

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