Mia nonna nel 2009 ha lasciato un testamento olografo nelle mani di mio fratello A nel quale viene lasciato un immobile, un piccolo negozio, a me B e a mio fratello A (siamo nipoti, figli della figlia). Nulla si dice del resto del patrimonio (che infatti alla morte è andata agli eredi legittimi, i figli, mia madre D e mio zio C). Dunque, mi sembra un semplice legato.
Successivamente, nel 2010, mia nonna ha lasciato nelle mani di mio zio C un testamento olografo nel quale dice, forse a seguito di spiacevoli episodi familiari, testualmente: "annullo la mia precedente disposizione riguardo a mio nipote A".
Mia nonna purtroppo poco dopo è deceduta. Mio fratello A ha pubblicato il testamento in suo possesso (con legatari io e lui) e mio zio C, che non ha buoni rapporti con mio fratello A, ha pubblicato il secondo, in suo possesso (che estromette mio fratello).
Alla dichiarazione di successione ha provveduto mio zio C e il suo commercialista che hanno ritenuto che la metà dell'immobile che doveva andare a mio fratello A (tolta col secondo testamento), andasse devoluta agli eredi legittimi ossia mia madre D e lui stesso ed il resto rimanesse a me in virtù del primo testamento.
Dunque, 1/2 a me nipote B, 1/4 a mia madre D, 1/4 a mio zio C.
Ho accettato salomonicamente questa divisione per evitare ogni attrito. Secondo voi, è la soluzione giuridicamente più corretta?
Ho fatto un'ispezione ipotecaria e l'Agenzia delle Entrate ha stabilito proprietà 1/1 a mio favore (infatti, l'Agenzia delle Entrate ha chiesto solo a me le tasse) ma, invece, al catasto, risulta 1/3 a tutti e tre, divisione che segue la registrazione del commercialista che non ha indicato le quote.
Io non ho nessuna intenzione di ledere i diritti di mio zio, se ci sono, vorrei solo conoscere, a vostro giudizio, la corretta devoluzione dell'immobile che, ad oggi, è molto confusa e crea qualche malumore.
I più mi dicono che dal combinato disposto dei testamenti (legati), io appaio l'unico legatario dell'immobile e la divisione 1/2, 1/4, 1/4 è bizzarra e non condivisibile (tanto più quella 1/3, 1/3, 1/3!).
Grazie a tutto il mitico forum propit dell'attenzione!
Successivamente, nel 2010, mia nonna ha lasciato nelle mani di mio zio C un testamento olografo nel quale dice, forse a seguito di spiacevoli episodi familiari, testualmente: "annullo la mia precedente disposizione riguardo a mio nipote A".
Mia nonna purtroppo poco dopo è deceduta. Mio fratello A ha pubblicato il testamento in suo possesso (con legatari io e lui) e mio zio C, che non ha buoni rapporti con mio fratello A, ha pubblicato il secondo, in suo possesso (che estromette mio fratello).
Alla dichiarazione di successione ha provveduto mio zio C e il suo commercialista che hanno ritenuto che la metà dell'immobile che doveva andare a mio fratello A (tolta col secondo testamento), andasse devoluta agli eredi legittimi ossia mia madre D e lui stesso ed il resto rimanesse a me in virtù del primo testamento.
Dunque, 1/2 a me nipote B, 1/4 a mia madre D, 1/4 a mio zio C.
Ho accettato salomonicamente questa divisione per evitare ogni attrito. Secondo voi, è la soluzione giuridicamente più corretta?
Ho fatto un'ispezione ipotecaria e l'Agenzia delle Entrate ha stabilito proprietà 1/1 a mio favore (infatti, l'Agenzia delle Entrate ha chiesto solo a me le tasse) ma, invece, al catasto, risulta 1/3 a tutti e tre, divisione che segue la registrazione del commercialista che non ha indicato le quote.
Io non ho nessuna intenzione di ledere i diritti di mio zio, se ci sono, vorrei solo conoscere, a vostro giudizio, la corretta devoluzione dell'immobile che, ad oggi, è molto confusa e crea qualche malumore.
I più mi dicono che dal combinato disposto dei testamenti (legati), io appaio l'unico legatario dell'immobile e la divisione 1/2, 1/4, 1/4 è bizzarra e non condivisibile (tanto più quella 1/3, 1/3, 1/3!).
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