griz

Membro Storico
Professionista
Buongiorno a tutti
da ieri ho questa domanda alla quale non riesco a rispondere, il fatto scatenante il quesito:
un cliente ha ereditato dal fratello quale unico erede (erano 2 scapoli senza figli nè altri fratelli) un immobile di proprietà esclusiva del decuius e altri immobili e quant'altro in comproprietà al 50%, presentata regolare denuncia di successione, volture e quanto necessario, pagato le imposte, ecc..
Vende l'immobile ereditato e per procedere deve fare accettazione dell'eredità, so che è una procedura ineluttabile ma non ne capisco la necessità.
Se avesse voluto rinunciare avrebbe dovuto farlo entro 3 mesi dalla morte, ha fatto invece tutto quello che la legge prevede per accettare quanto in eredità, se trascorressero 10 anni tra la morte e la vendita dell'immobile, la procedura non sarebbe necessaria, non riesco a capire perchè sia necessaria oggi, se qualcuno può colmare la mia ignoranza, grazie
 

gattaccia

Membro Assiduo
Proprietario Casa
credo che sia necessaria per procedere alla trascrizione immobiliare

addirittura, se gli immobili sono in province diverse, l'accettazione tacita va fatta (e pagata) per ogni immobile (meglio: per ogni provincia)

insomma una roba medioevale...
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
se trascorressero 10 anni tra la morte e la vendita dell'immobile, la procedura non sarebbe necessaria, non riesco a capire perchè sia necessaria oggi,

Qui sono due le cose che sarebbe bello avere spiegate.

Per quale motivo dopo 10 anni decadrebbe l'obbligo?

Quanto alla accettazione dell'eredità, ho letto in passato discussioni simili ed una nota del notariato; resta comunque uno dei tanti cavilli della patria del diritto. (e del rovescio)
 

gattaccia

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Qui sono due le cose che sarebbe bello avere spiegate.

Per quale motivo dopo 10 anni decadrebbe l'obbligo?

Quanto alla accettazione dell'eredità, ho letto in passato discussioni simili ed una nota del notariato; resta comunque uno dei tanti cavilli della patria del diritto. (e del rovescio)

forse perchè trascorsi 10 anni non si può più rinunciare all'eredità?
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Per la verità, dopo 10 anni non si potrebbe più accettare..., l'eredità.
Sul tema c'è stata una divertente discussione innescata da @quiproquo che ribatteva a @Nemesis.

la rinuncia, per il c.c. deve essere espressa, l'accettazionbe può essere tacita.

Ma se non si accetta entro i 10 anni si perde il diritto ad accettare: logica direbbe che la conseguenza sarebbe una rinuncia tacita.

A me piacerebbe porre il problema al contrario: se ammettessimo che la presentazione della dichiarazione di successione (oggi non considerata come accettazione, ma solo come adempimento fiscale dovuto) equivale ad accettazione, quale principio verrebbe disatteso? Quali diritti reconditi sarebbero violati?
 

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