chiacchia

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Ai sensi del disposto normativo di cui all’art. 1126 c.c. il tetto è come il lastrico solare?
Pertanto le spese per la riparazione ecc. sono da ripartirsi in base al gruppo dei condomini e si trova nella verticale?
Da tenere presente anche che le verticali possono essere due o tre ma con una sola scala di servizio, analizziamo il caso con corpo di fabbrica unico, tetto spiovente non calpestabile, scala che serve a tutti gli appartamenti ma che si differiscono in due verticali destra e sinistra.
 

Dimaraz

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Ma è una domanda...o stai parlando a ruota libera?

Normativamente un tetto non è un lastrico solare.
Mentre il primo può avere differenti ripartizioni a seconda di chi lo utilizza, un tetto è sempre da ripartire fra tutti quanti siano sotto la sua verticale.
Che sia ad 1, 2 o più "falde" sempre 1 tetto resta.
Che esistano 1 o più scale nulla cambia.
 

basty

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Io invece credo che la domanda sia seria....: e su questo forum o su immobilio se ne era discusso.

Immaginiamo il tetto a due falde: qualcuno sosteneva che dovessero contribuire solo le u.i. che sottostanno alla falda interessata, seguendo la logica della verticale.

Io (senza alcuna pretesa giuridica) ritengo invece che questo approccio, che del resto non condivido nemmeno per il lastrici solari che coprono solo parzialmente la intera sezione del fabbricato, sia sbagliato.
Non mi pare logico stare a pignolare da che parte provenga la perdita; per me il tetto è un unico: e tutte le u.i. sottostanti devono contribuire in funzione dei millesimi.

Diverso il caso di corpi fabbrica distinti, o la presenza di più scale: solo in questo caso si può parlare di sottocondomini, ciascuno con la propria porzione di tetto
 

chiacchia

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No non era un parlare a ruota libera e Basty ha colpito nel segno, in genere se si parla di tetto spiovente si considera copertura del fabbricato e per tanto o lato dx o six si paga in base ai millesimi mentre se è lastrico solare si mette in gioco la verticale, la domanda è: ma la normativa e/o legge cosa dice a riguardo?
 

Dimaraz

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Temo tu faccia confusione.

Il tetto può essere "unico" o diviso strutturalmente su più sezioni (che non vanno confuse con falde/lati obliqui.
Quindi non sono le "scale" a fare differenza sul modo di ripartire.
Che sia tetto o lastrico solare...quando sono "corpo unico" che copre uno o più edifici si ripartisce sempre fra tutti su base millesimale.

L'argomento è semplice ma lo si comprende meglio solo analizzando foto di esempio.

Completero in tal senso...ma non dal telefono.
 

basty

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Non so se @chiacchia faccia confusione: probabilmente si riferisce a discussioni precedenti su propit: dove veniva ribadito che nel caso del lastrico solare dovessero contribuire alla spesa solo le u.i. che giacevano sulla verticale del lastrico.
1) Ora se questo lastrico coprisse solo la metà della sezione totale del fabbricato, di fatto questa interpretazione limiterebbe la contribuzione solo ad una parte delle unità sottostanti.

2) Ciò invece non avviene (direi sicuramente, salvo letture originali) coi tetti a falda: indipendentemente da quale falda sia interessata alla riparazione, contribuiscono tutti i sottostanti, sia che siano dal lato della falda interessata, sia gli altri.

Personalmente ritengo eccessivamente restrittiva la applicazione al punto 1: mi sembrerebbe logico considerare il lastrico alla stregua del tetto, e attribuire i 2/3 (ammesso che ci sia un utente esclusivo cui grava 1/3) a tutti i m/m delle u.i. sottostanti, indipendentemente dal fatto che giacciano sulla sua verticale, o meno. Considerando il lastrico come una falda orizzontale.
 

Dimaraz

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Se intende che nello stesso edificio la sommità sia per metà un tetto tradizionale (es. tegole) e per metà lastrico solare...poiché si tratta di 2 strutture diverse ognuna segue il disposto delle norme citate da Nemesis.
La questione della verticale si applicherà in funzione della conformazione sottostante.
 

basty

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...poiché si tratta di 2 strutture diverse
Appunto questo è il punto presentato da @chiacchia...: chi lo dice che sono due strutture diverse? Direi di vedere un unico corpo fabbrica, con l'ultimo piano arretrato: una parte più alta coperta da una falda; la parte più bassa coperta dal lastrico. Forse che in presenza di una mansarda con finestre realizzate sulla intersezione delle falde, ponendo le due falde ad altezze diverse, si parla di due strutture?

Per parlare di due strutture, troverei logico fossimo in presenza di due corpi fabbrica distinti, con altezze e sezioni diverse, adibite e servite da accessi differenziati: esempio il corpo residenziale a più piani, ed il corpo affiancato destinato ai box, con un solo livello fuori terra.
 

chiacchia

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Proprietario Casa
Cerco di spiegarmi meglio ho trovato su Google map l'edificio ho diviso il tetto con dei colori e ho aggiunto le definizioni spero sia più chiaro.
Dalla foto capirete la enorme diversità di superfice che in caso di riparazione e/o rifacimento può gravare sui sottostanti appartamenti.
Hops manca la foto la correggo se ci riesco
tetto diviso.jpg
 

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