signo2000

Membro Attivo
Buongiorno a tutti

Voglio rendervi partecipi di una bega nata da poco, sperando di trovare qualche consiglio.

Ho un appartamento affittato con regolare contratto, intestato ad una signora, sposata con figli.

Da un anno a questa parte la signora è in rotta col marito, gli ha chiesto più di una volta di andarsene ma senza risultato, tant'è che lei si è da poco trasferita, insieme ai figli, da sua sorella. Il marito, oltre ad essere quasi sordo, non lavora, pertanto è mantenuto da lei, che però non ha alcuna intenzione di continuare a pagare le prossime mensilità dell'affitto se il marito non se ne va. E il marito probabilmente non si sposterà da quella casa.

Finora tutte le mensilità sono state pagate ma la prossima, che scade il 20 del prossimo ottobre, quasi sicuramente non verrà pagata. Purtroppo di questa casa ho un mutuo da pagare e proprio per questo è stata data in affitto, in modo tale da pagare con i soldi degli inquilini.

Pochi giorni fa la moglie, che vive come detto dalla sorella, ha disdetto il contratto con l'Enel (a lei intestato), per cui il marito, che da qual che ho capito ha anche problemi di salute (sordità), si trova senza corrente.

Il marito si è quindi rivolto all'Enel per riattivare l'utenza e l'Enel però, non essendo lui l'intestatario del contratto di affitto, gli ha chiesto un modulo (v. sotto), firmato dalla proprietà (cioè io), dove si dichiara che il proprietario mette a disposizione del sig. X quell'appartamento ai fini della richiesta dell'utenza.

MODULO ENEL
"""""""""""""""""""""""
IllLa sottoscritto/ nato/a a C.F. ................. residente a consapevole delle sanzionì penali, per l'immobile sito nel Comune di nel caso di dichiarazioni mendaci e falsità negli atti, richiamate dall'art. 76 del D.P,R. 445/2000 in via/piazza ......... , scala ......, piano ....., interno dati catastali: Sez, _ Foglio ___ Part. ____ Sub.
in qualità di titolare del diritto di:
- Proprietà
- Locazione/Comodato con atto registrato presso l'Agenzia delle Entrate di. il_ al n.-
- Altro (specificare)
DICHIARA
di aver messo a disposizione il suddetto immobile al Sig./Sig.ra CF nato/a
autorizzandolo a richiedere la Fornitura e a concludere a proprio nome il relativo contratto per l'immobile sopra descritto.

Data e Luogo Firma

N.B. Allegare fotocopia (fronte,/retro), in carta semplice, di un documento di identità valicio del sottoscrittore della delega.

""""""""""""""""""""""""""

1) Secondo voi cosa dovrei fare? Visto che lui è residente lì, sono in un certo modo obbligato ad agevolare la riattivazione dell'utenza??

2) La pratica di sfratto si può avviare dopo 2 mensilità non pagate, giusto?

3) Nel caso invece la signora mandi la disdetta al contratto, mi conviene rifutarla giusto?


PS: I due ancora non hanno formalizzato la separazione.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Rispondo in base a ciò che farei io come proprietaria.

1) Non agevolerei la riattivazione dell'utenza. Se il contratto di locazione è intestato solo alla signora e lei ha disdetto l'utenza, è un problema degli inquilini, non del locatore.
Se il marito si trova senza energia elettrica, è possibile che lasci spontaneamente l'appartamento.

2) Sì. esatto.
Inoltre lo sfratto per morosità si può intimare, oltre che per canoni di locazione insoluti, anche per oneri accessori non pagati (quote spese condominiali, rate riscaldamento).

3) Se la signora ti invia disdetta del contratto, è obbligata a rilasciare l'appartamento libero da persone e cose. Quindi deve convincere il marito ad andarsene.
Io accetterei la disdetta. Se entro la data fissata per il rilascio il marito è ancora in quella casa, puoi comunque iniziare la pratica legale di sfratto per finita locazione.

A mio parere quando un inquilino non è più affidabile (perché non ha più la possibilità o la volontà di pagare regolarmente) la priorità per il proprietario consiste nel rientrare in possesso del suo immobile il più presto possibile.
E' già un vantaggio, per te, che l'inquilina e i figli si siano trasferiti altrove.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
2) Sì. esatto.
Non direi.
Art. 5 della legge n. 392/1978:
Salvo quanto previsto dall'articolo 55, il mancato pagamento del canone decorsi venti giorni dalla scadenza prevista, ovvero il mancato pagamento, nel termine previsto, degli oneri accessori quando l'importo non pagato superi quello di due mensilità del canone, costituisce motivo di risoluzione, ai sensi dell'articolo 1455 del codice civile.
 

Marinarita

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ciao Signo2000, sono iscritta a Propit dal mese di Agosto2000, i consigli da te richiesti, ti sono stati forniti in modo egregio da Uva e Nemesis, che ritengo siano, due persone decisamente competenti:affermazione:
Io ti do, il mio modesto parere: qualora l'inquilina intestataria del contratto ti inviasse la disdetta, non farti scrupoli, accetta, perchè, solo così, sarà più semplice per te avviare la pratica di sfratto, per finita locazione (come del resto già consigliato da Uva) Auguri:affermazione:
 

signo2000

Membro Attivo
Vi ringrazio per le preziose risposte.

In merito alla disdetta, ho avuto un parere contrario, che vi espongo.

Se infatti accettassi la disdetta, poi dovrei attivarni per far sloggiare il marito (che è senza lavoro) e servirebbe una sentenza che dichiari che lui non puo' stare lì.
Dovrei fare azione civile per occupazione sine titulo, poi una volta avuta la sentenza, fare l'esecuzione della stessa dall'Ufficiale giudiziario.. E mi costerebbe un botto.....

Converrebbe NON accettare una disdetta dalla moglie, farle sfratto per morosità e così mando via tutti e due. I costi della procedura me li dovrà rimborsare la signora...che ha un lavoro per cui potrei fare un pignoramento forzoso sullo stipendio per il recupero. Lui non lavora ..se faccio causa a lui mi pagherei ogni spesa io....
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Se infatti accettassi la disdetta,
Se tu accetti la disdetta, è onere dell'inquilina rilasciare l'appartamento libero costringendo il marito a sloggiare.
Se il marito intende rimane lì ci rimarrebbe comunque, anche in caso di sfratto per morosità.

A me non pare che per mandare via il marito occorra un'azione legale per occupazione senza titolo. Perché il marito fa parte del nucleo familiare dell'inquilina (non è una persona estranea che occupa l'appartamento senza averne diritto) quindi segue la stessa "sorte" dell'inquilina: il giudice intimerà lo sgombero sia in caso di sfratto per morosità che in caso di sfratto per finita locazione. E se l'appartamento non verrà rilasciato spontaneamente dovrà intervenire l'ufficiale giudiziario (eventualmente coinvolgendo i servizi sociali se il signore è senza reddito e "abbandonato" dalla moglie in stato di bisogno).

Per il recupero delle spese legali che il giudice liquiderà a carico della tua inquilina, tu potrai rivalerti sulla stessa, senza coinvolgere il marito.

Quanto ai costi che dovresti sostenere, non penso ci sia una grande differenza tra sfratto per morosità o per finita locazione.

Comunque è interessante il parere che hai espresso: a me non sembra corretto, ma è utile approfondire perché può capitare ad un proprietario di sfrattare gli inquilini e trovarsi nella situazione da te descritta.
A me gli avvocati hanno sempre detto che l'inquilino con sfratto esecutivo deve rilasciare l'immobile sgomberando tutto e tutti: le cose di sua proprietà e le persone che coabitano legittimamente con lui!
 

moralista

Membro Senior
Professionista
Ti stai fasciando la testa prima che ti faccia male, gli eventi possono cambiare chi lo sà, fra moglie e marito non metterte il dito, accetta la disdetta ed in seguito si vedrà come comportarsi con la locataria che è quella la tua referente
 

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