ziosam31

Membro Attivo
Proprietario Casa
Scrivo in questa sezione, ma non so se sia quella giusta, eventualmente indicatemi dove spostare il post.

In un recente comunicato stampa del comune dove abito ho appreso che prossimamente realizzerà un'area di sgambamento cani nel giardino comunale confinante con un lato della mia proprietà.

Dal mio punto di vista tale area non idonea allo scopo per una serie di motivi:
  1. le abitazioni che sono nei pressi del giardino sono troppo vicine a tale giardino e potrebbero presentarsi problemi soprattutto per il rumore
  2. oltre che con la mia proprietà confina direttamente con il giardino di un'altra proprietà (la casa è a 4 metri)
  3. il giardino, oltre che con le proprietà private confina direttamente con 3 strade comunali di cui una ad alto transito
  4. l'accesso al giardino è diretto dalle tre strade comunali e non ci sono zone di anticamera,
  5. a tale giardino ho un accesso diretto dalla mia proprietà tramite un cancello. L'accesso non ha numero civico, ma la costruzione e tutti gli accessi sono stati realizzati nel 1967. Io ho ereditato tale proprietà dai miei genitori e tra i vari documenti della casa non ho trovato niente su questo cancello, ma ho molte foto che testimoniano che il cancello fu realizzato al momento della costruzione dell'abitazione.

Ho preso contatti con il tecnico del comune e mi ha confermato che secondo loro l'area è idonea e che per il passaggio, ammesso e non concesso che ne abbia i diritti, potrò continuare ad accedere come prima in quanto il giardino è comunque comunale. Ho fatto presente al tecnico che se l'area viene recintata, quando all'interno si trovano i cani che sono liberi avrei delle difficoltà a utilizzare il passaggio, ma secono lui non ci sono problemi in quanto dovrebbero esserci anche i padroni!!!

Vorrei quindi capire se effettivamente possono procedere oppure se posso in qualche modo fargli cambiare idea.

Comunque, anche se fossero legittimati a realizzarla, per quanto riguarda la recinzione, volevo sapere se il comune per la zona confinante con la mia proprietà può attaccarsi alla mia recinzione o se deve realizzarla una parallela (non so se sono riuscito a spiegarmi...).
Ho cercato di trovare qualche informazione in rete sull'argomento, ma non ho trovato niente se non dei regolamenti comunali.

Grazie
 

Hug

Membro Attivo
Proprietario Casa
Il potere di regolamentazione delle aree di sgambamento cani è riservato ai Comuni, tuttavia ci sono delle regole comuni a tutti, una delle quali prescrive che l'area sia recintata (con altezza minima di 120 centimetri). Pertanto non è possibile che il cancello di un'abitazione privata immetta nell'area in parola.
Di norma poi l'area è realizzata all'interno di un parco (comunale).
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Vorrei quindi capire se effettivamente possono procedere oppure se posso in qualche modo fargli cambiare idea.

Più che ovvio possano procedere ...tu non puoi vantare alcun diritto di "diniego" tantomeno con un ente pubblico come il Comune.

Se l'attuale recinzione è sul confine effettivo...non hanno necessità di realizzarne una ulteriore.
 

ziosam31

Membro Attivo
Proprietario Casa
Pertanto non è possibile che il cancello di un'abitazione privata immetta nell'area in parola.
Questa sarebbe anche la mia posizione, ma, come ho scritto nel post, questo accesso non ha numero civico e dagli incartamenti che ho ereditato non ho trovato niente che attesti che sia autorizzato.
Il fatto che tale accesso risale all'età di costruzione della casa (1967) non conta niente?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Visto che tu vanti la servitù di passaggio, posto che la continui ad usare anche da quel cancello, il comune dovrà erigere una recinzione che la isoli dal resto dell'area a disposizione dei cani. Se non ci fosse gli animali potrebbero entrare nel tuo cortile quando apri il cancello e potrebbero ostacolare il transito sia pedonale che veicolare sulla fascia gravata da servitù. Infine la recinzione se è tua, loro, comune, non possono utilizzarla per appoggiare o innestare alcunché. Se vorranno, dovranno divenire comproprietari, pagandoti la metà del suo valore. Ma se volessero, magari perché la tua non è idonea, potrebbero realizzarne un'altra addossata alla tua
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il cancello manifesta la presenza di una servitù di passaggio che se non indicata negli atti la acquisisci o la perdi con il possesso o l'abbandono ventennale pubblico incontestato e continuativo, ne devi aver goduto o interrotto per un lasso di tempo inferiore o superiore all'anno.
 

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