Damario

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Proprietario Casa
...
Il problema per cui si è discusso per ben 3 pagine in questo forum è che la giurisprudenza dice che i soldi giacenti in un fondo costituito tra condomini nel caso di scioglimento del fondo questi soldi vadano restituiti ai condomini che hanno pagato, se nel frattempo l'unità immobiliare ha cambiato proprietà i soldi vanno dati al nuovo proprietario....
Caro Luigi, io vorrei tanto che fosse come tu sostieni ma
la domanda che mi faccio è:
la clausola che abbiamo indicato al rogito e cioè che le spese dei lavori deliberati RESTANO A CARICO DEL VENDITORE,
non pone automaticamente un diritto da parte del venditore di riavere i soldi da lui versati per poter poi usarli al momento in cui quegli specifici lavori si faranno con una nuova delibera?
Inoltre se la giurisprudenza dice che i soldi vanno restituiti ai condomini che hanno pagato, a quale norma, secondo te, dovrei fare riferimento per sostenere che invece vanno restituiti a me che sono subentrato come condomino?
 

magia2002

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Proprietario Casa
In questa vicenda secondo me e" determinante la decisione dell' amministratore condominiale . Se i
20.000 eur li restituisce al vecchio proprietario a te ti mette in una posizione di grosso svantaggio . Legalmente tu dal giorno del rogito hai acquisito pregi e difetti dell' immobile e subito dopo devi aver comunicato all' amministratore i dati dell' immobile -rogito -e dati tuoi personali e fargli presente che sei tu il nuovo proprietario .
 
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Damario

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Proprietario Casa
... Legalmente tu dal giorno del rogito hai acquisito pregi e difetti dell' immobile e subito dopo devi aver comunicato all' amministratore i dati dell' immobile -rogito -e dati tuoi personali e fargli presente che sei tu il nuovo proprietario .
I miei dati li ho comunicati all'amministratore, subito dopo l'acquisto dell'appartamento condominiale. Ora quello che mi preme sapere è se il fondo speciale, di cui è stata deliberata la restituzione, per legge, a chi va restituito, soprattutto alla luce di quanto abbiamo indicato in rogito?
E' praticamente questa la domanda fatidica che ho rivolto anche a Luigi nel mio post precedente.
 

Gianco

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Il rapporto, allo stato, è solo fra l'attuale proprietario e l'amministratore. Pertanto, essendo subentrato al vecchio proprietario dalla data dell'atto tu subentri in toto.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
ma
la domanda che mi faccio è:
la clausola che abbiamo indicato al rogito e cioè che le spese dei lavori deliberati RESTANO A CARICO DEL VENDITORE,
non pone automaticamente un diritto da parte del venditore di riavere i soldi da lui versati per poter poi usarli al momento in cui quegli specifici lavori si faranno con una nuova delibera?
continui a porre in modo sbagliato la tua domanda. Il venditore aveva l'obbligo di pagare il costo dei lavori deliberati e non ancora eseguiti non solo perché espressamente ricordato in rogito ma perché lo dice la legge. Questo obbligo è venuto a mancare nel momento in cui l'assemblea ha deliberato di non fare più tali lavori annullando la precedente delibera. Ciò perché le delibere condominiali hanno valore legale nell'ambito della gestione del condominio.
Leggi bene quanto scritto nel rogito: l'onere a carico della parte venditrice si riferisce ai lavori deliberati e non ancora eseguiti, ma solo a quelli e non a lavori deliberati dopo la data di alienazione della proprietà. Questo anche se il condominio deliberasse di nuovo gli stessi lavori perché la data della delibera di riproposizione dei medesimi lavori è successiva alla data del rogito.
La restituzione del fondo di accantonamento va fatta ai condomini che risultano tali al momento della restituzione; quindi vanno dati a te.
Rimane il venditore che ha pagato prima di rogitare tutti i lavori deliberati quando era ancora condomino, lavori che l'assemblea ha deciso di annullare cioè di non fare più.
Ora il rapporto è condòmino venditore-condominio; secondo me è al condominio che il condòmino venditore deve fare causa per i danni subiti dalla decisione presa di non effettuare più i lavori quando lui non era più condòmino e che lui aveva completamente saldato.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Considerato che il vantaggio per l'acquirente era determinato dall'esecuzione dei lavori e che il venditore avrebbe avuto il risarcimento parziale in virtù del recupero dovuto alle minori imposte, oggi, con accordo fra le parti, si potrebbe stornare questo vantaggio, capitalizzandolo per indennizzare il venditore in unica soluzione. Non vedo altra soluzione perseguibile.
 

Damario

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Considerato che il vantaggio per l'acquirente era determinato dall'esecuzione dei lavori e che il venditore avrebbe avuto il risarcimento parziale in virtù del recupero dovuto alle minori imposte, oggi, con accordo fra le parti, si potrebbe stornare questo vantaggio, capitalizzandolo per indennizzare il venditore in unica soluzione. Non vedo altra soluzione perseguibile.
E' appunto questa la soluzione che ho proposto e su cui non ho avuto ancora alcuna risposta dal venditore. Attenderò ...
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Mi sembra la soluzione più sensata.
E anche la più conveniente per il venditore (rispetto ai patti).
Ripartendo il rimborso dei 20.000 Euro ripartito in parti uguali tra tra i due soggetti, il venditore non deve più aspettare 10 anni per il recupero potenziale del 50% mediante detrazioni fiscali, ma avrebbe un effetto economico/finanziario immediato.
Stante così la situazione ritengo che sia inutile e anche inappropriato cercare di tirar fuori delle norme che giustifichino un qualcosa a favore dell'uno o dell'altro. per me quello che conta è l'aspetto morale che conta e l'accordo deve essere trattato con "una stretta di mano". Gli sviluppi futuri sono alquanto incerti ed aleatori e l'unica cosa sensata è quella di chiudere bonariamente la faccenda.
Che i 20000 Euro vengano rimborsati materialmente all'uno o all'altro ha un'importanza solo formale, pertanto, cgi riceve il pagamento ha il dovere morale e materiale di erogare all'altro il 50 % della somma ricevuta. I bizantinismi tanto cari agli avvocati ed ai politici lasciamoli da parte.
 

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