Salve a tutti, pongo un quesito.
Sta avvenendo la compravendita di un immobile costituito da una torretta medievale e una depandance. In fase di trattativa, vengo informato dall'agente immobiliare che a carico della depandance esiste un problema di scambio di particella catastale con altro immobile poco distante e che la situazione di allineamento catastale e' in corso. Effettuo quindi una proposta di acquisto che viene accettata, vincolandola all'erogazione del prestito da parte della banca e alla regolarità della documentazione catastale/urbanistica. Si stabilisce una data per il preliminare e l'agenzia mi manda le varie bozze di preliminare con i vincoli sopra riportati e gli obblighi per la parte venditrice ad impegnarsi e osservare tutte le azioni da compiersi indicate dal notaio rogante per poter arrivare alla stipula di atto definitivo. Tutto fila liscio. Il giorno del preliminare, in sede di agenzia, vedo riportato in atto una frase che stabilisce che nel caso di non risoluzione della problematica catastale, la parte venditrice avrebbe restituito le somme versate senza che la parte acquirente possa esercitare azioni di richiesta danni. Il preliminare viene comunque effettuato (poichè un articolo apposito nel preliminare impone la soluzione al problema) e registrato. Il quesito è il seguente. Secondo voi, tale clausola è da considerarsi vessatoria oppure, visto che sottoscritta è da ritenersi valida?
Grazie
Sta avvenendo la compravendita di un immobile costituito da una torretta medievale e una depandance. In fase di trattativa, vengo informato dall'agente immobiliare che a carico della depandance esiste un problema di scambio di particella catastale con altro immobile poco distante e che la situazione di allineamento catastale e' in corso. Effettuo quindi una proposta di acquisto che viene accettata, vincolandola all'erogazione del prestito da parte della banca e alla regolarità della documentazione catastale/urbanistica. Si stabilisce una data per il preliminare e l'agenzia mi manda le varie bozze di preliminare con i vincoli sopra riportati e gli obblighi per la parte venditrice ad impegnarsi e osservare tutte le azioni da compiersi indicate dal notaio rogante per poter arrivare alla stipula di atto definitivo. Tutto fila liscio. Il giorno del preliminare, in sede di agenzia, vedo riportato in atto una frase che stabilisce che nel caso di non risoluzione della problematica catastale, la parte venditrice avrebbe restituito le somme versate senza che la parte acquirente possa esercitare azioni di richiesta danni. Il preliminare viene comunque effettuato (poichè un articolo apposito nel preliminare impone la soluzione al problema) e registrato. Il quesito è il seguente. Secondo voi, tale clausola è da considerarsi vessatoria oppure, visto che sottoscritta è da ritenersi valida?
Grazie