Gugli

Membro Attivo
... nel caso in cui il notaio professionista accettasse i quattrini a saldo e stralcio della sua prestazione ... proponi a lui un documento da te redatto con riferimenti al suo operato e con puntuale dichiarazione di "più nulla devo avere da .... per ..." e scrivi tutto il resto okkio!
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Fossi un notaio mi rifiuterei di sottoscrivere una dichiarazione formulata da altri. E' una questione di dignità. Semmai la redigerei io dando risposte ai quesiti posti dal cliente.
 

Antonio Abiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
Cose strane quelle apprese nel post di Arabella. Dunque: piaciuto un immobile e il prezzo richiesto, il mediatore ti sottopone la formale proposta d'acquisto con tutti i relativi dati (prezzo, acconto,ecc.) poi ti chiede il nominativo del tuo notaio di fiducia da dover inserire, a sua detta, nella scheda; il che è una balla non essendo ciò scritto da nessuna parte (sarebbe perciò bastato inserirvi "con riserva d'indicare il notaio nel preliminare o comunque in tempo utile per il previsto rogito"); Il venditore in pectore nulla avrebbe potuto obbiettarvi.
A quel punto il mediatore, preso atto che il notaio non ce l'hai ti propone quello di "sua", diciamo così, fiducia. Come suole coi carrozzieri quando ti suggeriscono il loro avvocato. "C'est la vie" come sussurrano i seguaci di Macron.
Indi, perfezionata l'offerta d'acquisto (che implica già dei costi, tassa di registro ecc.), ne sono seguiti, come hai ammesso: sia il 'preliminare' di vendita, che 'qualcuno' avrà ben predisposto e redatto (presumibilmente il notaio, poiché il futuro rogito non vi si potrà discostare), sia i contatti per metterlo in condizioni d'operare fornendogli la necessaria documentazione, sicuramente esaminata se non altro per giudicarne la sufficienza o la necessità di qualche opportuna integrazione (specie per indagare sulla situazione giuridica dell'immobile e la tranquillante sua provenienza in capo al promittente venditore). Tra cui ci sono pure le visure catastali che secondo consueta prassi il notaio esegue, oggidì al computer (personalmente o tramite un coadiutore, ma questo poco importa nell'ottica parcellaria), agli inizi dell'incarico; ma che vengono cautelativamente rinnovate al momento, spesso lo stesso giorno, della stipula. Indi c'è la preparazione e stesura del rogito, la comparizione delle parti e del mediatore per le firme, la trascrizione nei RR.II. con gli inerenti esborsi, l'estrazione ed autenticazione delle relative copie.
Orbene, io non sono un notaio, o un facente funzioni, né mi ergo qui a difensore d'ufficio della categoria. Mi son limitato a citare il novero dei 'normali' adempimenti a cui, con parimenti 'normale' scrupolo deontologico, il notaio è tenuto in casi del genere. Lo stesso dicasi per i corrispettivi che gliene spettano (art.36 della Costituzione). Sotto questi profili tu hai espresso, se non erro, una duplice recriminazione. Hai in sostanza evidenziato: da un lato la doglianza per quella (scarsa) attività svolta finora in vista del rogito, ma poco forse valutando che questa ha una tempistica in necessaria coerenza con le pattuizioni
del contratto preliminare; d'altro lato la scoperta esosità di costo dell'operazione a fronte d'altri 'preventivi' posteriormente assunti. Il difetto sta quindi nel manico, per il fatto cioè di non averlo chiesto il preventivo al notaio già designato, con i rischi che ne derivano.
Ciò detto vengo all'essenza: tu sei libera di revocare a costui l'incarico fiduciario in ogni istante senza neppur dargliene spiegazione. A questo punto il notaio presenterebbe il conto per il lavoro già svolto (dandone ovviamente la prova all'occorrenza) mentre a te spetterebbe opporre la prova del se e come sia stato effettivamente svolto. Un'eventuale vertenza al riguardo credo che lascerebbe a tutti l'amaro in bocca. Non senza ritenere che un notaio 'sostitutivo' comincerebbe certo d'accapo l'espletamento del compito.
Un logico rimedio sarebbe quindi di andare dall'attuale - che però ho letto d'avere egli messo di mezzo l'avvocato (il che già complica abbastanza le cose) - per dirgli: "senta notaio, io sono rimasta alquanto sconcertata per via dei preventivi che mi sono giunti dai suoi colleghi, ma siccome sono aliena da sollevare questioni, specie con i professionisti a cui ho concessa la mia fiducia, veniamoci incontro nel concordare pacificamente una cifra per i suoi legittimi emolumenti sino alla conclusione dell'incarico. Dopo ci starà così pure un brindisi". Spesso funziona, resta quindi da rifletterci. Auguri.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Cose strane quelle apprese nel post di Arabella.
Il post di Arabella risale a luglio 2012: a quest'ora avrà già risolto la faccenda!

Ora si sta rispondendo a @buffs (vedi post n.#121) il cui problema nasce dall'APE non ritenuta valida dal Notaio, per cui ne è stato scelto un altro.
Ora il primo Notaio dovrebbe, a mio parere, dimostrare quanto e quale lavoro ha svolto per giustificare la sua parcella!
 

buffs

Membro Junior
Proprietario Casa
Aggiornamento, tramite il mio Avvocato (un amico di famiglia che segue questa faccenda gratis) abbiamo transato 750+IVA che ho prontamente liquidato. Nel frattempo la mia richiesta di verifica della parcella all'ordine è imprevedibilmente andata avanti (non avessi liquidato!) e il Notaio è stato 'richiamato', per cui ora il mio Avvocato mi ha chiesto di mandare una PEC all'Ordine per riferire che ci siamo accordati pur ribadendo che nn condivido l'operato... Dato che non ho ancora pagato l'Avvocato del Notaio posso almeno far presente che non scucio più un centesimo?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Ora il primo Notaio dovrebbe, a mio parere, dimostrare quanto e quale lavoro ha svolto per giustificare la sua parcella!
Una parcella deve elencare analiticamente le prestazioni professionali svolte nell'espletamento dell'incarico ricevuto nel rispetto del tariffario professionale, tal che la stessa possa essere revisionata ed approvata dalla commissione revisione specifiche e convalidata dal Presidente dell'ordine.
 

simoolla

Nuovo Iscritto
Impresa
Salve io ho dato l incarico via email e senza nessuna firma a un notaio passandogli tutti i documenti ci ha messo tempi lunghissimi e il compromesso firmato con il venditore scadeva il 28 febbraio....che cmq ha voluto prolungare sulla fiducia.
Il 9 marzo ho sollecitato il notaio di andare all' atto....a fine marzo era ancora fermo con il preliminare da consegnare alla banca...i primi di aprile dopo varie sollecitazioni via email siamo andati con il venditore nel suo ufficio dicendogli che se domani nn cinsegnava il preliminare alla banca cambiava notaio, l indomani ha consegnato il prelimare....e abbiamo fissato la atto per 11.....il giorno 10 ha mandato un email alla banca dove nn poteva presentarsi... oltretutto sbagliando il giorno... ( Lei diceva il 12) ho cercato di contattarla tutto il giorno e il giorno dopo ma nn si trovava....fatto sta che ho mandato un email e ho detto che cambiavo notaio xké il venditore si era rotto di aspettare....cioè dopo il mese e mezzo dalla scadenza del contratto ...per nn pagare 10000 mila euro di caparra che dovevo ho cambiato notaio ..e siamo andati all' atto il giorno 29....aprile.
8 maggio è arrivata una lettera dell' avvocato dal primo notaio che vuole 3000 mila euro per l impegno non eseguito ...che ho cambiato notaio ...e nonostante abbia provato a chiamarmi o contattarmi non mi son fatto sentire ....voi che ne pensate ...per ora ho messo un avvocato con cui ho chiesto di pagargli almeno 1500 euro per le spese. Al maximo
 

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