Gianco

Membro Storico
Professionista
Al di là della questione tecnica sulla quale persone più esperte di me ti hanno già dato parere, penso che ti convenga andare a ritroso nei titoli di proprietà presso l'Archivio Notarile e/o la Conservatoria per vedere quando è stata costituita la servitù e con che condizioni e previsioni.
La ricerca servirebbe solo a soddisfare la curiosità, perché non è in discussione l'esistenza ed il riconoscimento della servitù di passaggio. Purtroppo l'intervento, esoso, stenta ad essere intrapreso perché ciascuno spera che intervenga l'altro e comunque il fondo servente non ha mordenti per accollarsi l'onere il cui vantaggio è esclusivamente dei fondi dominanti. Solo l'intervento pubblico, posto che sia lecito in una proprietà privata, potrebbe sbloccare la situazione. Comunque si potrebbe tentare di chiedere un contributo, presentando un progetto specifico.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se la situazione non si sblocca i presupposti non possono che essere quelli che ho indicato, tranne che mi sia sfuggito un particolare.
 

Elisabetta48

Membro Senior
La ricerca servirebbe solo a soddisfare la curiosità
No, non la penso così. Ho detto anche io che probabilmente la ricerca non porterebbe elementi utili in questo frangente e nessuno mette in discussione l'esistenza del diritto in questione. Quello che ho inteso dire è che (visto che degli accordi iniziali il sig. Antoniolli dice di non sapere nulla) lo scritto originario potrebbe contenere elementi che ora o in futuro potrebbe essere importante conoscere e avere documentati. Così è stato per me. Potrebbe esserlo anche per altri.
Quanto al problema attuale temo che l'unica via sia quella già suggerita da altri: un sollecito tramite avvocato perchè vengano autorizzati con urgenza i lavori. Non è pensabile continuare l'andirivieni con le carriole. Se poi arriverà un qualche contributo pubblico, ben venga.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
nessuno mette in discussione l'esistenza del diritto in questione.
... ma una ricerca delle fonti del diritto potrebbe identificare la portata del passaggio (pedonale, carrabile, ecc), non esclusa una eventuale specificazione della competenza delle spese necessarie.
Poi è chiaro che interverrà un sollecito formale, e/o una ricerca di transazione anche economica, pur di superare lo stallo.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Quanto al problema attuale temo che l'unica via sia quella già suggerita da altri: un sollecito tramite avvocato perchè vengano autorizzati con urgenza i lavori. Non è pensabile continuare l'andirivieni con le carriole.
Posto che da quanto affermato dal postante il diritto si limita alla servitù di passaggio esistente da oltre vent'anni. Stante così le cose, quand'anche un atto disponesse diritti mai goduti, sarebbero persi per usucapione.
Infine, il sollecito al comune può essere inoltrato solo se esiste agli atti un progetto con una richiesta d'autorizzazione all'esecuzione dei lavori ed alla contribuzione nelle spese. Allo stato non sembra che una richiesta in tal senso sia stata inoltrata o almeno non ricordo di averlo letto.
 

Antonio Abiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
Da quanto ho letto mi sembra, se non sbaglio, che tra i contatti presi tra le parti non ci sia ancora stata un'esplicita proposta da parte di @M.Antoniolli d'assumersi gli oneri vari per ripristino del terreno 'servente' né il rifiuto da parte del proprietario di consentirglielo; men che meno di disconoscergli l'esistenza della servitù di transito veicolare. Mi è parso invece di capire che costui si limiti solo a prender tempo nella speranza (a mio avviso vana) di ricevere qualche contributo dall'"alto" circa i costi riedificativi. In quest'ottica la prospettiva (peraltro certamente corretta) d'una ricerca a monte dell'esistenza e consistenza della servitù in questione mi parrebbe solo alquanto prematura.
 

Antonio Abiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
L'importante è interrompere i termini con richieste o solleciti tracciati.
La tua opinione in proposito,@Gianco, non la condivido. A chi fosse interessato ad impedire la prescrizione d'un diritto di servitù attiva di passo non suggerirei di limitarsi all'invio d'una raccomandata al titolare del fondo servente ma di notificargli a tal fine una citazione. Infatti dottrina e giurisprudenza sono da tempo chiaramente orientate nel negare efficacia ad atti di messa in mora non aventi natura giudiziale. In tal senso la Cassazione s'è chiaramente direi già pronunciata; ad es. con la sentenza n.16234/011 e più di recente con la n.1071/014.
 

Marco Antoniolli

Membro Attivo
Proprietario Casa
Le ultime notizie scoperte girando per uffici comunali e non, sono che il proprietario ha fatto solo la domanda allegata. Quindi io, in attesa dell’esito, potrei riparare il sottostrada creando un rinforzo in legname e provvedendo a riempire di terra (tutto materiale che ho a disposizione) per il ripristino del passaggio e per evitare altri smottamenti........ può essere un idea, chi mi può dire qualcosa?. Buona giornata.
 

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