Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
AFFITTI CON CEDOLARE DOPPIA
Benefici evidenti per chi sta al di sopra dei 28mila euro
(di E.Bruno e S. Fossati, )
Cedolare secca al 23% per gli affitti a prezzi di mercato. Miniquoziente per le famiglie con figli a carico.
Tassa di registrazione al 10% per chi accatasta in ritardo le case fantasma. Garanzie che sia lo
Stato a ripianare le perdite di gettito prodotte dalla cedolare secca.
Sono le modifiche principali, insieme all’introduzione di una compartecipazione IRPEF da 4 miliardi e
alla promessa di rimettere mano con un futuro provvedimento alla diatriba Tarsu/Tia che il Ministro
della Semplificazione, Roberto Calderoli, è pronto a introdurre al decreto attuativo sul Fisco municipale.
Prima ancora di nascere l’imposta sugli affitti rischia di vedere duplicate le proprie aliquote.
Per i contratti a canone concordato la soglia con cui tassare i redditi IRPEF da locazione resterebbe al
20%; per quelli a canone libero passerebbe al 23%.
Gli autori effettuano una simulazione da cui deriva che la cedolare secca sembra favorire i titolari di
redditi più alti a discapito di chi ha redditi più bassi.
 

bolognaprogramme

Membro Assiduo
Professionista
Ma di che cosa ci stupiamo ????:shock:

E' assolutamente evidente che stanno facendo di tutto per non introdurla, modificandola in modo tale da renderla inapplicabile quanto a benefici effettivi...:rabbia:

Ordinaria amministrazione di un governo che con una mano ti dà (tu credi....) e con l'altra ti toglie.

Silvana
 

pippoepluto

Membro Junior
Proprietario Casa
e non era proprio questo lo scopo della tassazione al 20%?? rilanciare il settore immobiliare abbassandone le tasse?? è ovvio che ci si guadagni rispetto a prima, altrimenti tanto vale lasciare tutto come è!! la questione era far emergere il nero, rendere competitivi i nostri immobili riportandoli ad essere forme di investimento, favorire le locazioni... se ora ci si pone il problema che qualcuno risparmierà rispetto a prima, bella forza!! era una riforma fatta proprio con questo fine. non ho più parole :occhi_al_cielo: io proporrei un'aliquota più alta per gli immobili locati intestati a società, visto che queste hanno già agevolazioni e ci guadagnano sempre
 

Marina Bizantina

Nuovo Iscritto
Toh .. piove sul bagnato..
ricchi sempre più ricchi e tutti gli altri sempre più poveri
maaaa.. una norma che consenta di sfrattare in tempi umani chi non paga ?
quella si che sarebbe una bella novità e movimenterebbe il mercato..
resta un sogno :-/
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Un'altra porcata di Calderoli

La cedolare secca era stata proposta con lo scopo di fare emergere il nero degli affitti e, se non ricordo male, la prima proposta fu quella di una tassazione al 10% o al 12,5% (come per i titoli di Stato), effettivamente conveniente. A quel livello di tassazione, infatti, la convenienza a locare in nero sarebbe stata inesistente a fronte dei rischi derivanti dall'essere scoperti.
Poi si passò al 20% ed infine al 23%.
Ora, chiaramente, a tale aliquota la convenienza a far emergere il nero è praticamente risibile, anche in considerazione del fatto che la cedolare secca si applicherebbe al 100% del reddito da locazione e non più all'85% (o al 59,5% per i contratti agevolati, ma con canoni di locazione più bassi), come avviene con il sistema attuale.
Ed è proprio questo nuovo modo di applicazione dell'aliquota che rende sconveniente la cedolare secca alle fasce più basse di reddito. La fascia di redditi fino a15.000 Euro, che sconta un'aliquota IRPEF del 23%, attualmente paga il 19,6% di imposta sulle locazioni, mentre quella da 15.001 a 28.000 (IRPEF al 27%) paga il 22,95% di imposta sulle locazioni

Un'altra cosa che mi preoccupa è, se ho capito bene (cerco smentite a quanto riportato dall'articolo «Affitti con cedolare doppia» a pag. 3 de IlSole24Ore di ieri, 12 gennaio 2011), che il reddito da locazioni, con la riforma proposta, dovrebbe entrare nel calcolo del reddito lordo IRPEF da utilizzare per l'accesso agli altri sgravi fiscali. Sarebbe un'ulteriore, gravissima, penalizzazione per i redditi medio-bassi.
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
La cedolare secca era stata proposta con lo scopo di fare emergere il nero degli affitti
In realtà lo scopo (positivo) è quello di dichiarare tutti i redditi.


La fascia di redditi fino a15.000 Euro, che sconta un'aliquota IRPEF del 23%, attualmente paga il 19,6% di imposta sulle locazioni, mentre quella da 15.001 a 28.000 (IRPEF al 27%) paga il 22,95% di imposta sulle locazioni

Il calcolo non tiene conto del fatto che la fetta dell'85% del canone annuo, se si trova "a cavallo" dei 15.000 euro, viene tassato, per la CONTINUITA' dell'imposizione, per la parte sopra con l'aliquota del 27% e per la parte sotto con l'aliquota del 23%. Faccio un esempio. Reddito imponibile: 16.000 euro, di cui 5.000 relativi a canone annuo netto (85% del canone annuo). Di detti 5.000, 1.000 stanno sopra 15.000 (16.000 - 1.000 = 15.000) e sono tassati al 27%, i restanti 4.000 sono tassati al 23%.
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Il calcolo non tiene conto del fatto che la fetta dell'85% del canone annuo, se si trova "a cavallo" dei 15.000 euro, viene tassato, per la CONTINUITA' dell'imposizione, per la parte sopra con l'aliquota del 27% e per la parte sotto con l'aliquota del 23%. Faccio un esempio. Reddito imponibile: 16.000 euro, di cui 5.000 relativi a canone annuo netto (85% del canone annuo). Di detti 5.000, 1.000 stanno sopra 15.000 (16.000 - 1.000 = 15.000) e sono tassati al 27%, i restanti 4.000 sono tassati al 23%.

Giusto. Grazie per la precisazione.
Questo calcolo però l'avevo tenuto volutamente fuori per non complicare eccessivamente il discorso. A me premeva piuttosto chiarire l'effetto della cedolare secca sulle fasce di reddito più basse.
 

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