Fifo84

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Proprietario Casa
Sono in una casa in affitto, e ho un problema come da foto con una sorta di muffa o condensa. La cosa particolare è che sembra a gocce, tipo chiazze, è sparsa sul soffitto e non sugli angoli, e tende ad essere più sul giallognolo che sul nero.
In camera da letto ( una camera piccola) è presente un condizionatore di classe A, INVERT, con deumidificatore e santificazione dell'aria ( credo si dica cosi).

Da quasi subito, ma dopo 3 anni la situazione è peggiorata, si sono venute e creare queste macchie sul soffitto. Faccio presente che è una villetta bifamiliare, con tetto spiovente, con tetto a tegole.

Non ho mai utilizzato i termosifoni ( sopportando poco gli ambienti caldi) e ho sempre utilizzato solo i condizionatori presenti in casa. In camera da letto è sempre stato ovviamente usato pochissimo essendo una stanza poco utilizzata se non per dormire alla fine.

La casa è su due piani. La camera dicono sia esposta a NORD, e ok....è l'unica stanza dove si presenta questo problema ma, tenete presente che, in bagno e nella camera più piccola, il soffitto è ricoperto da "legno" visto che lui ha creato vari soppalchi...quindi quella stanza è l'unica al piano sopra dove il soffitto è a vista!

A detta del proprietario , il problema potrebbe essere mio, dato dal fatto che utilizzo il condizionatore in camera che tende a creare condensa per la differenza da dentro e fuori e vorrebbe non pagare le spese di ripittura del soffitto stesso e prendere provvedimenti efficaci per limitare il danno, anche se sono riuscita a farmi mandare un tecnico esterno condominiale per valutare se il tetto, la tettoia, presentano perdite o infiltrazione.

Mi chiedo....ma il condizionatore, non dovrebbe asciugare e non inumidire? Non erano i termosifoni a creare il problema?
Punto due...quindi la camera andrebbe tenuta fredda, e io non posso scaldarmi, perchè li si crea muffa e poi diventa colpa mia??
Altro punto...nella parte destra di questa camera c'è un palchetto grande...che non ho potuto verificare in toto ma che, dalla prima esposizione, non sembra presentare muffa o queste gocce....e quindi lui dice che questo conferma che è un problema mio che accendo il condizionatore...ma scusate, il legno non è un ISOLANTE termico e quindi è normale che , essendo uno spazio chiuso, in legno, non si formi? Anche se a questo punto, dovrei salire con una scala e verificare bene ogni suo punto..

Considerate che la casa non ha cappotto, non è neanche fatta a norma ( tanto che sembra essere pure abusiva e fatta con materiali non eccelsi, anche se lui questa cosa fa finta di non capirla).

Quello che non capisco è che il condizionatore con la sua aria calda ( anche se ok tende a salire l'aria calda) dovrebbe asciugare un ambiente, e non renderlo più umido, no?

Secondo voi? pareri?
 

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Luigi Criscuolo

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La cosa particolare è che sembra a gocce, tipo chiazze, è sparsa sul soffitto e non sugli angoli, e tende ad essere più sul giallognolo che sul nero.
il tutto si riconduce al concetto di umidità relativa: la quantità di umidità presente nell'aria è in funzione della sua temperatura. Inoltre l'aria calda, essendo più leggera si posizione sopra all'aria relativamente più fredda. Quando l'aria giunge a contatto con corpi solidi tende a raggiungere la temperatura di equilibrio con il corpo solidi. Così quando l'aria arriva a contatto con una parete più fredda può raggiungere il punto di rugiada che è la temperatura alla quale la massa d'aria materializza sui corpi solidi la quantità di umidità in eccesso rispetto alla nuova temperatura assunta. Ora il problema passa all'intonaco del muro. Se l'intonaco ha delle caratteristiche di porosità elevate può assorbire la condensa per poi farla evaporare per traspirazione. Se però l'intonaco è poco poroso e quindi poco traspirante si satura e crea le condizioni ideali per la formazione di chiazze che sono muffe e/o funghi.
Quindi il consiglio che mi sento dare è quello di lavorare sull'intonaco e poi sul tipo di pittura.
 

Fifo84

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il tutto si riconduce al concetto di umidità relativa: la quantità di umidità presente nell'aria è in funzione della sua temperatura. Inoltre l'aria calda, essendo più leggera si posizione sopra all'aria relativamente più fredda. Quando l'aria giunge a contatto con corpi solidi tende a raggiungere la temperatura di equilibrio con il corpo solidi. Così quando l'aria arriva a contatto con una parete più fredda può raggiungere il punto di rugiada che è la temperatura alla quale la massa d'aria materializza sui corpi solidi la quantità di umidità in eccesso rispetto alla nuova temperatura assunta. Ora il problema passa all'intonaco del muro. Se l'intonaco ha delle caratteristiche di porosità elevate può assorbire la condensa per poi farla evaporare per traspirazione. Se però l'intonaco è poco poroso e quindi poco traspirante si satura e crea le condizioni ideali per la formazione di chiazze che sono muffe e/o funghi.
Quindi il consiglio che mi sento dare è quello di lavorare sull'intonaco e poi sul tipo di pittura.


Grazie..
ma è un problema relativo all'immobile, e quindi al proprietario, o mio in qualità in inquilino?
 

Franci63

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I locali vanno ben arieggiati, soprattutto le camere in cui si dorme ( e si respira); l'umidità la produciamo noi (docce, panni stesi, fumi di cucina, respiro) e si condensa nei punti freddi , le pareti a nord, di solito.
Prima di provare con interventi sui muri, prova ad arieggiare con costanza.
 

Fifo84

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Proprietario Casa
I locali vanno ben arieggiati, soprattutto le camere in cui si dorme ( e si respira); l'umidità la produciamo noi (docce, panni stesi, fumi di cucina, respiro) e si condensa nei punti freddi , le pareti a nord, di solito.
Prima di provare con interventi sui muri, prova ad arieggiare con costanza.


lo faccio già abbondantemente...e non sopportando il caldo, li viene accesa molto poco...
 

Fifo84

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Proprietario Casa
Non parlo di accendere qualcosa, ma di aprire la finestre.

Direi scusami..che è un consiglio un pò banale..è ovvio che apro le finestre..e anche di inverno fino alle 16/17 sono aperte..ma io non penso che a casa vostra di inverno state tutti spalancati...la mattina è sempre aperto e resisto il più possibile. Escudo che il problema sia questo :.))
 

Franci63

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ma io non penso che a casa vostra di inverno state tutti spalancati...
Avevo la condensa ogni giorno, dopo aver sostituito gli infissi: apro tutte le finestre di casa (su quattro lati) per dieci minuti ogni sera, estate e inverno, ho risolto per sempre il problema della muffa sui muri, e non devo più pitturare ogni due per tre.
Ogni giorno, solo respirando, produciamo almeno un litrod’acqua al giorno.
Sarà banale, ma molti non aprono, e vivono in ambiente insalubre.
 

Fifo84

Membro Attivo
Proprietario Casa
Avevo la condensa ogni giorno, dopo aver sostituito gli infissi: apro tutte le finestre di casa (su quattro lati) per dieci minuti ogni sera, estate e inverno, ho risolto per sempre il problema della muffa sui muri, e non devo più pitturare ogni due per tre.
Ogni giorno, solo respirando, produciamo almeno un litrod’acqua al giorno.
Sarà banale, ma molti non aprono, e vivono in ambiente insalubre.


Non è il mio caso...quindi il problema sarà sicuramente altrove...visto che poi sembra crearsi solo in quella stanza e solo in quel punto...Sono ancora capace ad aprire le finestre:) nel mio caso comunque sono di legno...
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Secondo uno studio commissionato dalla Canada Mortgage and Housing Corporation una famiglia di 4 persone, attraverso la sola respirazione, immettono nelle 24 ore 5 litri di acqua ovvero quasi 0,21 lt ogni ora. portando il contributo orario di ogni componente a 0, 05 lt/h per persona.
Poniamo queste 4 persone per 24 ore in una stanza rettangolare di 66,825 mc (24,75 mq x 2,70 m), con 40,55 mq di intonaco tra soffitto e pareti verticali al di sopra di 1,70 m, al netto di porte e finestre.
Se è vero che 1,0 lt di acqua occupa il volume di 1,0 dmc e pesa 1,0 kg abbiamo che 5,0 lt equivalgono a 5,0 dmc. Se dividiamo 5 per 4.055 dmq abbiamo 0,0012 lt/dmq cioè 1,2 ml/dmq. Se consideriamo le pareti nella loro interezza (2,70 m) tale rapporto diventa ancoro più basso.
Ora un intonaco che non è in grado di assorbire 1,2 ml/dmq di vapore acqueo è un pessimo intonaco.
Se poi consideriamo che le 4 persone anziché vivere per 24 ore in una stanza di 24,75 mq vivono in un appartamento di 65,00 mq per 14 ore al giorno il quantitativo di vapore acqueo da far assorbire all'intonaco diventa risibile.
Forse ha più incidenza il vapore acqueo prodotto dai fumi della cottura, mal smaltiti dalla canna di areazione, o dai vapo-nebulizzatori. Questi si, aprendo le finestre, attenuano il loro effetto.
IL fatto è che oggi tutti gli edifici si costruiscono eseguendo una struttura reticolare in c.a. formata da travi e pilastri. I vuoti generati da questa struttura vengono riempiti verso l'esterno con "muri di rivestimento" mentre all'interno sono riempiti con "muri di Tamponatura". Lo scopo dei muri di rivestimento è quello di proteggere l'appartamento dalle intemperie meteorologiche mentre i muri di tamponatura hanno lo scopo di climatizzare l'appartamento. In questa seconda struttura è molto importante evitare di creare ponti termici e di proteggere il muro con un buon intonaco.
Tutto il resto sono palliativi ed i tentativi messi in atto dalla postante lo confermano.
 

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