Robwing

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Proprietario Casa
Ciao a tutti,

mia madre è proprietaria insieme ai fratelli della loro casa natale. La casa è divisa in 6 quote. Su due di esse gravano due ipoteche di altrettanti fratelli. L'ammontare sommato delle ipoteche è di circa 200.000 euro.

Nel momento in cui dovessimo trovare un compratore, il pagamento dell'ipoteca come funziona?

Se il compratore ci da 300.000 euro, 50.000 vanno ad ognuno dei comproprietari. Lo stato pretenderà dai due comproprietari che hanno l'ipoteca solo quei 50.000 euro? Oppure lo Stato pretenderà l'intero saldo dell'ipoteca? Erodendo quindi i soldi degli altri comproprietari?

Dal momento che non tutti sono concordi nel vendere, mia madre potrebbe rinunciare alla proprietà senza il consenso degli altri fratelli? Lo stabile è ormai da ristrutturare e la proprietà comporterebbe solo spese ingenti senza alcun vantaggio...
 
In caso di vendita ciascuna quota avrà ciò che gli spetta per le quote ipotecate interverranno i titolari delle ipoteche. Nel caso di vendita tutti devono essere concordi, altrimenti occorrerà ricorrere alla divisione giudiziaria, che nel caso non sia perseguibile si dovrà procedere alla vendita all'asta.
 
Nel momento in cui dovessimo trovare un compratore, il pagamento dell'ipoteca come funziona?
I o il creditore non accetterà di cancellare le ipoteche, se non sarà estinto tutto il debito, a meno di accordarsi prima per una estinzione “parziale”.
Ma è improbabile che il creditore accetti.
Quindi ,anche nel caso tutti fossero intenzionati a vendere, attenzione a non prendere impegni con eventuali acquirenti, prima di aver chiarito quanto deve essere versato ai creditori.
 
mia madre potrebbe rinunciare alla proprietà senza il consenso degli altri fratelli?
Sì, con un atto di rinuncia abdicativa, che dovrà essere trascritto. È un negozio unilaterale non recettizio, quindi non richiede la conoscenza né tanto meno l’accettazione da parte di altri soggetti (se non per mere ragioni di opportunità e correttezza nei rapporti tra privati, di cui non può sottacersi il rilievo, anche perché effetto di tale rinunzia è l’espansione delle quote degli altri condividenti).
 
Ultima modifica:
I o il creditore non accetterà di cancellare le ipoteche, se non sarà estinto tutto il debito, a meno di accordarsi prima per una estinzione “parziale”.
I o il creditore si dovrà accontentare delle quote spettanti ai due lotti con ipoteca. Null'altro potrà pretendere dagli altri comproprietari, salvo aggredire altri immobili, se presenti, dei debitori. In alternativa si dovrà mettere l'anima in pace: i fratelli non sono obbligati a fare opere di beneficenza.
 
Se è già proprietaria, non credo possa abdicare
Se non fosse già proprietaria, come potrebbe rinunciare ala sua quota di proprietà ?
Stiamo parlando di rinuncia alla quota di comproprietà, non all'eredità.
I o il creditore si dovrà accontentare delle quote spettanti ai due lotti con ipoteca.
Può anche non assentire alla cancellazione dell'ipoteca, in questo modo impedendo la vendita.
 
Può anche non assentire alla cancellazione dell'ipoteca, in questo modo impedendo la vendita.
L'ipoteca è solo relativa alla quota dei debitori, non può vincolare le quote di proprietà degli altri. E' come dire che se ipotecano le proprietà di mio fratello anche le mie subiscono il vincolo. Non esiste nel modo più assoluto!
 
L'ipoteca è solo relativa alla quota dei debitori, non può vincolare le quote di proprietà degli altri. E' come dire che se ipotecano le proprietà di mio fratello anche le mie subiscono il vincolo. Non esiste nel modo più assoluto!
Non ho detto questo; ho detto , e ripeto, che , se il creditore non riceve quanto gli spetta, è libero di non accettare di prendere meno, e quindi di non dare l'assenso alla cancellazione dell'ipoteca; in questo modo impedendo la vendita anche agli altri comproprietari.
Viceversa, il creditore può pignorare l'immobile, e farlo mettere all'asta per l'intero, se non divisibile.
E i comproprietari riceveranno, in base alla loro quota, una cifra inferiore al valore di mercato.
Se non è un "vincolo" questo ...
 
se il creditore non riceve quanto gli spetta, è libero di non accettare di prendere meno, e quindi di non dare l'assenso alla cancellazione dell'ipoteca; in questo modo impedendo la vendita anche agli altri comproprietari.
La vendita viene fatta sulla base del valore di mercato. Pertanto il creditore si dovrà accontentare della quota che ha pignorato.
Viceversa, il creditore può pignorare l'immobile, e farlo mettere all'asta per l'intero, se non divisibile.
Certo, chissà: se e quando! Comunque i comproprietari potranno proporre l'acquisto al prezzo d'incanto.
 

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