Skivale

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buonasera, mio suocero è proprietario di 2 case, ed avendo 3 figli, di cui 2 femmine e 1 maschio (tutti adulti) , a causa di una serie di disappunti e di insoluti finanziari causati dal figlio maschio starebbe decidendo di intestare le sue proprietà alle 2 figlie femmine mantenendo la sua parte come usufruttuario nella prima casa in cui tuttora vive con la moglie.
Vorrei capire se questa intenzione è fattibile legalmente e se i vari debiti non pagati dal figlio potrebbero in qualche modo interferire con le proprietà che andranno ad essere intestate alle sorelle.
E il figlio potrebbe aver ugualmente diritto ad una parte essendo erede in quanto figlio?
grazie.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Vorrei capire se questa intenzione è fattibile legalmente
E' fattibile legalmente, ma inutile al fine di evitare che alla sua morte parte dei beni sia "reclamata" dai creditori del figlio.
Ovvero, se intende donare le sue proprietà alle figlie ( come pare di capire) , alla sua morte i creditori del figlio potrebbero ( se ne fossero al corrente), "subentrare" nel diritto del figlio ad "impugnare" queste donazioni.
Meglio prima di fare qualsiasi cosa parlare con il notaio, che spiegherà pro e contro, e forse potrà suggerire altra strada.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
mio suocero [...] a causa di una serie di disappunti e di insoluti finanziari causati dal figlio maschio starebbe decidendo di intestare le sue proprietà alle 2 figlie...
Premesso che l'argomento ha poco a che fare con questa sezione del forum.
Se i debiti sono del figlio (maggiorenne), i suoi creditori mai potrebbero aggredire gli immobili di proprietà del genitore.
 
Ultima modifica:

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Se i debiti sono del figlio (maggiorenne), i suoi creditori mai potrebbero aggredire gli immobili di proprietà del genitore.
fino a quando il genitore è vivo. Quando quest'ultimo morirà chi fa la dichiarazione di successione dovrà mettere per forza, altrimenti commette reato, il figlio oberato dai debiti come erede. C'è la eventualità che chi presenti la dichiarazione di successione si "dimentichi" di inserire le donazioni che il de cuius ha fatto quando era in vita, però il fatto potrebbe essere scoperto perché le donazioni e le dichiarazioni di successione sono atti pubblici.
 

romettor

Membro Ordinario
Proprietario Casa
...ulteriore cautela è mettere in donazione che si esenta da collazione ed assegnare la parte disponibile alle figlie. Sta di fatto che esiste anche la moglie cui comunque compete 1/3 ed occorre vedere se sono in comunione legale o no e se le case son state acquistate in pendenza di matrimonio e altro...Buono studio..Ettore
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Nella Dichiarazione di Successione bisogna indicare:

1. i dati del defunto;

2. l'albero genealogico del defunto per individuare gli eredi;

3. i dati degli eredi e la relazione di parentela;

4. Gli immobili che si trasferiscono individuandoli attraverso gli estremi catastali;

5. le azioni in borsa, i titoli e le aziende del De cuius;

6. le donazioni del De cuius effettuate in vita;

7. i debiti, si trasferiscono anche quelli.

Se chi presenta la dichiarazione di successione legittima "dimentica" di inserire un erede non commette un falso ideologico in atto pubblico?
 
U

User_29045

Ospite
E' risaputo che la donazione è generalmente sconsigliata.

Non mi stancherò mai di ripeterlo. Mi raccomando, andatevi ad incartare con le donazioni, così l'immobile resta bloccato per 10 anni nel caso migliore, e per 20 anni nel caso peggiore. Nessuna banca concede mutui su immobili provenienti da donazione.
E nessuno può avere la certezza di non dover vendere nei prossimi vent'anni.
 

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