Gisella P.

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti e grazie a chi mi leggerà. Siamo due fratelli. Abbiamo ereditato la casa dei miei genitori. All'inizio io ho proposto di venderla, ma mio fratello mi ha convinta a tenerla. Ha quindi apportato delle migliorie all'abitazione, e io ho appoggiato la sua decisione, ma purtroppo non ho potuto contribuire alle spese neppure in minima parte. Adesso lui ha deciso di vendere la casa, ma non parla assolutamente di dividere a metà, e afferma che la somma della vendita gli servirà a rientrare a malapena delle spese sostenute. Capisco che abbia speso dei soldi per migliorare gli interni, ma se l'avessimo venduta appena ereditata io avrei avuto la mia metà senza tante storie. Sento di stare per subire una forte ingiustizia. Chiedo: è possibile stabilire che io riceva ciò che è giusto senza andare avanti anni in beghe legali? Sarebbe possibile partire dal valore che aveva la casa quando ancora non erano state apportate le migliorie e dividere quella cifra a metà? Grazie a chi mi risponderà.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Se la casa è ancora cointestata, all'atto riceverai la tua metà.

Ma il comproprietario ha il diritto di vedersi riconosciuto il rimborso di quanto speso in ristrutturazioni.


Ha quindi apportato delle migliorie all'abitazione, e io ho appoggiato la sua decisione, ma purtroppo non ho potuto contribuire alle spese neppure in minima parte. Adesso lui ha deciso di vendere la casa, ma non parla assolutamente di dividere a metà, e afferma che la somma della vendita gli servirà a rientrare a malapena delle spese sostenute.
Tuo fratello ha diritto ad un rimborso ... ma non può pretendere di avere priorità o rimborsi integrali.

Non fornisci elementi per stabilire un criterio equo.
 

Gisella P.

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Ma il comproprietario ha il diritto di vedersi riconosciuto il rimborso di quanto speso in ristrutturazioni.



Tuo fratello ha diritto ad un rimborso ... ma non può pretendere di avere priorità o rimborsi integrali.

Non fornisci elementi per stabilire un criterio equo.

Ringrazio di cuore per il tempo dedicatomi. Chiedo scusa se non posso fornire elementi per un criterio equo. Non ho mai venduto una casa e sono completamente ignorante in materia. Il discorso della vendita è appena sorto, quindi anche io non ho ben chiaro quanto abbia effettivamente speso per le migliorie e quanto gli abbia offerto l’acquirente. Diciamo che se prima mi teneva informata di ogni sua mossa, adesso non mi fornisce tutti gli elementi in modo chiaro. Sto cercando di farmi un’idea su quali sono i suoi diritti e i miei, non voglio scatenare una guerra tra fratelli. Volevo chiedere due cose:
1- in che modo all’atto a me viene garantita la metà? Voglio dire: Esiste un metodo tramite il quale metà somma viene versata a lui e metà a me?
2- che succede nel caso in cui il costo delle migliorie sostenute supera il valore della casa?
Grazie ancora per le risposte che vorrete darmi.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Siete comproprietari di un bene in quote indivise (al 50%) quindi serve la firma di entrambi per la vendita (rogito).

Già alla firma dell'eventuale Preliminare devi pretendere che caparra ed il prezzo di gendita stabilito siano versati a ciascuno di voi (quindi 2 assegni "circolari" e/o 2 bonifici).

L'eventuale rimborso per quanto speso nella ristrutturazione meglio lo fissate con un accordo scritto prima.

Tuo fratello deve fornire le fatture per tutte le spese sostenute e poi si dovranno fare queste distinzioni (che non hai chiarito)

1) Se occupava/utilizzava solo lui l'immobile tutte le spese di manutenzione ordinaria erano a suo esclusivo carico.

2)Quelle straordinarie a carico di entrambi

3)Se ha goduto di "bonus fiscali" per tali opere si dovranno "scalare" da tale rimborso

4)Se è stato il solo ad aver risieduto o utilizzato si dovrebbe scalare la quota di vantaggio di cui ha avuto (la metà di un ipotetico affitto.

Queste le "linee" generali da valutare nello specifico.
 

Gisella P.

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Siete comproprietari di un bene in quote indivise (al 50%) quindi serve la firma di entrambi per la vendita (rogito).

Già alla firma dell'eventuale Preliminare devi pretendere che caparra ed il prezzo di gendita stabilito siano versati a ciascuno di voi (quindi 2 assegni "circolari" e/o 2 bonifici).

L'eventuale rimborso per quanto speso nella ristrutturazione meglio lo fissate con un accordo scritto prima.

Tuo fratello deve fornire le fatture per tutte le spese sostenute e poi si dovranno fare queste distinzioni (che non hai chiarito)

1) Se occupava/utilizzava solo lui l'immobile tutte le spese di manutenzione ordinaria erano a suo esclusivo carico.

2)Quelle straordinarie a carico di entrambi

3)Se ha goduto di "bonus fiscali" per tali opere si dovranno "scalare" da tale rimborso

4)Se è stato il solo ad aver risieduto o utilizzato si dovrebbe scalare la quota di vantaggio di cui ha avuto (la metà di un ipotetico affitto.

Queste le "linee" generali da valutare nello specifico.
Grazie anche per questa risposta, gentilissimo. Allora: lui non ha mai abitato nella casa, si tratta di una casa di montagna abbastanza isolata e parecchio distante da entrambe le nostre abitazioni. Ripeteva che ero libera di andarci quando volevo (era mio diritto) ma alla fine per questioni lavorative non l'ho mai fatto nei tre anni dalla morte dei nostri genitori. Chiedevo: dato che si è occupato sia delle migliorie agli interni che delle bollette, come si stabilisce se ha diritto a un rimborso totale o parziale?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
come si stabilisce se ha diritto a un rimborso totale o parziale?
ti è già stato risposto. Le spese sostenute per la conservazione del valore della casa sono da dividere; le spese voluttuarie per abbellirla e migliorarla sono a carico di chi le ha fatte senza il permesso dell'altro comproprietario. Le bollette, se l'altro comproprietario non ci abitava, sono da dividere.
 

griz

Membro Storico
Professionista
se le spese sostenute per le migliorie equivalgono al valore di vendita della casa oggi, l'operazione è stata un pessimo investimento, comunque tuo fratello dovrebbe fornirti pezze giustificative delle spese fatte oppure procedete ad una stima del valore di questi lavori. Che non ti spetti nulla non è corretto
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Chiedevo: dato che si è occupato sia delle migliorie agli interni che delle bollette, come si stabilisce se ha diritto a un rimborso totale o parziale?

Se rileggi con attenzione ti accorgerai che ho confermato come tu non possa essere "estromessa" dal ricevere il 50% del prezzo di vendita.
Con tuo fratello dovrai trovare un compromesso sul rimborso (parziale) delle migliorie.

Da dietro un pc non posso valutare se l'immobile appena ereditato avesse un valore "commerciale" (certi "ruderi isolati" in montagna è meglio perderli che trovarli) o se sia diventato "vendibile" solo a lavori fatti.

Altresi non ho elementi per valutare certe parti del tuo racconto.
Dire che :
Ha quindi apportato delle migliorie all'abitazione, e io ho appoggiato la sua decisione
è comunque assimilabile ad un "contratto verbale" di cui un Giudice terrebbe conto.
Devi rivolgerti ad un "professionista" in loco per avere una valutazione obbiettiva...ma non è detto che il gioco valga la candela.
 

plutarco

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Ma il comproprietario ha il diritto di vedersi riconosciuto il rimborso di quanto speso in ristrutturazioni.



Tuo fratello ha diritto ad un rimborso ... ma non può pretendere di avere priorità o rimborsi integrali.

Non fornisci elementi per stabilire un criterio equo.

Giustificandolo però. Resta salvo il diritto a incassare parte della vendita.
 

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