gaghi

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Gentile Nemesis,
mi sembra di aver capito che devo rivolgermi ad un avvocato. Ma così facendo non ho compreso se è una cosa che faccio all' insaputa di mia sorella e quindi regolarizzo solo la mia situazione, solo il mio 50%. Mentre scrivo mi sorge un dubbio: ma non è che lei ha fatto la stessa cosa e io non so nulla? In effetti questa calma, questa tranquillità un po mi puzza perché, a meno di un mese o due dalla morte di mio padre, l'unica telefonata che ha fatto era quella in cui mi si diceva che la casa era per metà mia e metà sua e che bisognava fare la successione per evitare le sanzioni e che avrebbe parlato con il suo commercialista. Poi totale silenzio. Pertanto chiedo a lei perché tanta fretta e premura all'inizio e adesso calma piatta e totale silenzio? Potrebbe tramare e fare qualcosa a mia insaputa? Mi perdoni questi sospetti e mi aiuti a scioglierli. Sa, mia sorella è davvero una persona da cui purtroppo dovermi guardare.
 

basty

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Proprietario Casa
Mentre scrivo mi sorge un dubbio: ma non è che lei ha fatto la stessa cosa e io non so nulla?
La denuncia di successione si presenta (o si presentava?) alla Agenzia delle Entrate dell'ultima residenza del de-cuius. E come hai capito la può presentare qualunque dei chiamati all'eredità, e se fatta come si deve riguarda tutti i beni ed i chiamati all'eredità.
Puoi chiedere in Agenzia delle Entrate se esiste una dichiarazione di successione di tuo padre: meglio se incarichi un tecnico abituato a seguire queste pratiche, tipicamente un geometra o notaio. Anche una interrogazione in conservatoria ti dovrebbe documentare sull'attuale titolarità dell'immobile: anche una semplice visura catastale potrebbe riportare la provenienza; se qualcuno avesse presentato la successione, tale info sarebbe riportata sulla visura. Visto che non hai molta dimestichezza col tema, appoggiati ad un professionista.
 

Gianco

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Avendo un anno di tempo per presentare la dichiarazione di successione, non c'è da preoccuparsi. Anche perché ciascuno dei chiamati all'eredità potrebbe presentarne una, anche parziale o errata, affrontando i costi relativi, salvo poi presentarne un'altra che la rettifichi nel rispetto delle quote di diritto.
 

gaghi

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Gentile basty, mi perdoni l'ignoranza, ma se l'ha fatta anche per me non ci vuole la mia firma e il mio consenso? Ipotizzando inoltre che non l'abbia fatta, penso che non la voglia proprio fare e non capisco il perché. Cerco di fare delle supposizioni ma non ci arrivo. Secondo voi?
 

basty

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Non serve alcun consenso: ogni chiamato all'eredità può presentarla. Deve elencare gli eredi col rispettivo ordine di parentela, ed i beni caduti in successione. Se la successione fosse testamentaria, con la successiva voltura riportando le destinazioni previste. Se legittima, con le quote di legge.

Alle altre domande nessuno qui ti può rispondere: prima o poi dovrai parlare con tua sorella. Secondo me c'è poco da giocare al gatto ed il topo
 

Nemesis

Membro Storico
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cosa sono le quote di legge?
Nella successione legittima, cioè quella senza testamento, l'eredità si devolve al coniuge (o alla parte dell'unione civile), ai discendenti, agli ascendenti, ai collaterali, agli altri parenti e allo Stato nell'ordine e secondo le regole stabilite dalla legge, nel Titolo II del Libro II del codice civile: articoli dal 566 al 586.
 
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