Fabinus

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno. Ho affittato un appartamento ad una famiglia, con il lui che ha un lavoro presso una ditta comunale ed ha lavorato durante il periodo covid e lavora ancora fino ad oggi. Da giugno 2019 non mi ha più pagato per cui ho fatto lo sfratto che é divenuto esecutivo a febbraio 2020. Poi marzo ed aprile come tutti sappiamo é stato tutto fermo; ora il mio legale mi dice che ancora gli ufficiali giudiziari non operano e forse se ne parlerà a settembre. Mi sapete dire qualcosa in merito. Grazie
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
forse se ne parlerà a settembre.
Ho letto che la conversione in legge del Decreto Cura Italia (quello che aveva sospeso gli sfratti fino al 30 giugno) ha comportato un'ulteriore sospensione fino al 1° settembre:
 

Fabinus

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ok per il decreto che ha prorogato fino al primo di settembre, ma il mio inquilino é regolarmente occupato con regolare stipendio, quindi non é uno di quelli che non ha lavorato per il covid
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Infatti il giudice ti ha dato ragione, visto che hai scritto:
lo sfratto che é divenuto esecutivo a febbraio 2020.

Come purtroppo avviene spesso (direi quasi sempre...) l'inquilino moroso non ha rilasciato spontaneamente l'immobile, malgrado gli sia stato notificato il precetto.
Quindi lo sfratto deve essere eseguito dall'ufficiale giudiziario.

Come previsto dalla legge di conversione, è proprio l'esecuzione degli sfratti ad essere sospesa.
A me pare molto ingiusto, ma temo tu non possa farci niente.

Prova a chiedere maggiori chiarimenti al tuo avvocato.
Per appurare se la sospensione vale per tutti gli sfratti: quelli per finita locazione, e anche quelli per morosità convalidati prima dell'emergenza Covid-19 come nel tuo caso.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Nemesis ha ragione, purtroppo per te. Ricorda comunque che tu continui a maturare il diritto a ricevere l'indennità di occupazione per tutto il periodo decorrente tra l'esecutività dello sfratto e il giorno in cui ti rilascerà l'immobile. Questo oltre ai canoni di locazione che ti deve. Pertanto, visto che l'inquilino è regolarmente assunto e quindi ha una retribuzione "aggredibile", il tuo avvocato potrà intentargli una causa per il recupero di tutte le somme dovute pignorando parte del suo stipendio. Magari lui non lo sa e forse ricordarglielo servirebbe a fargli accelerare il rilascio dell'immobile.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
mi viene da pensare che si tratti di una persona in difficoltà, magari con altri debiti oltre a quello verso il locatore.
... con tutto il rispetto per chi è realmente in situazioni di difficoltà, a me invece è venuto da pensare sia un "professionista" delle .... situazioni di difficoltà...
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
è venuto da pensare sia un "professionista" delle .... situazioni di difficoltà...
Può essere come dici tu: il classico "inquilino moroso professionista".

Dal primo post ho inteso che si tratti di una famiglia monoreddito:
Ho affittato un appartamento ad una famiglia, con il lui che ha un lavoro
quindi ipotizzavo una reale difficoltà economica.
Forse un soggetto che ha già lo stipendio parzialmente pignorato per debiti di altra natura; oppure ha ottenuto un prestito tramite la cessione volontaria del quinto dello stipendio.
 

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