arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
un bravo avvocato puoi cercarlo anche altrove, Scauri non è così lontana da Roma e qui di bravi avvocati ce ne sono sicuramente. la separazione puoi farla subito non varrà per il passato, dunque per il debito in questione, ma non credo possano annullartela per il futuro (ne sono moderatamente sicura). ti ripeto che se tutto fosse stato regolare la signora l'assegno doveva accettarlo per forza così come tuo padre dovrà accettare il suo. le vendite all'asta sono sempre a prezzi inferiori percui ti suggerirei, sempre con un buon avvocato, di vedere se è possibile per tuo padre vendere il bene sul mercato e saldare con il ricavato la signora.
per quanto riguarda il resto che dirti? nel bene e nel male le scelte dei genitori ricadono spesso sui figli, avresti potuto ereditare milioni se fossi stata figlia di un riccone mentre ti ritrovi con un debito, l'amara considerazione è che ti è andata male ma sono certa che non ripeterai gli errori di tuo padre con i tuoi figli. loro saranno certamente più fortunati.

ps tieni conto che la signora, che così ad occhio è stata a sua volta costretta a difendersi contro azioni dell'ex marito in suo danno, non rinuncerà ai suoi soldi solo perchè adesso dimostrate di non avere nulla.. quei soldi li vuole, le spettano dunque provate in famiglia tra tuo padre ed i tuoi fratelli a mettere la parola fine a questa storia.
 

Iaia9

Nuovo Iscritto
Restano evidenti molte incongruenze:
1) quella dell'asta: un'asta giudiziaria è gestita in modo che quanto hai narrato non può assolutamente accadere (assumi informazioni certe e circoscritte in merito).
2) Ritengo del tutto improbabile che tu, in quanto minorenne all'epoca, possa essere stata condannata in via solidale con tuo padre. (acquisisci copia della sentenza, e comunica al forum il dispositivo della sentenza).
3) Se tuo marito i soldi gli tiene sul libretto al portatore nessuno li tocca, altrimenti rivolgiti in Comune e modifica il regime dei beni. L'importante è che i soldi non siano depositati in un c/c cointestato.

Devi sapere che in questo Stato niente è Improbabile o Impossibile e per questo che devo risponderne anche io solidale con mio padre,mia madre e i miei fratelli!la copia della sentenza ce l'ho ma come posso fare il resto cioè comunicare al forum il dispositivo della sentenza e a che serve?scusa ma di queste cose non ne so niente.....mio marito ha un libretto al portatore e non è cointestato con me ma solo a nome suo e il regime dei beni posso modificarlo solo con un notaio che si prende 600 euro e ho paura che la signora possa annullarmi il cambiamento per prendere i soldi...come fare? grazie per la tua risposta!!!!!
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
Comunione dei beni, significa che i beni acquistati dai coniugi insieme o individualmente nel corso del matrimonio, entrano automaticamente a far parte di un unico patrimonio comune a entrambi che ne sono proprietari al 50%, indipendentemente dall'apporto reale di ognuno.
Rientrano nel patrimonio comune, i risparmi di ciascun coniuge accantonati durante la vita matrimoniale, le aziende costituite dopo il matrimonio e gestite da tutti e due i coniugi e così pure i debiti, sia quelli contratti congiuntamente dai coniugi che quelli separatamente.
Sono esclusi invece dal patrimonio comune (art. 177 - 178 e 179 del Codice Civile) i beni personali di ciascun coniuge e cioè:

* i beni di ciascuno esistenti prima del matrimonio;
* i beni che ciascuno ha ricevuto dopo il matrimonio, per donazione o successione;
* i beni ottenuti a titolo di risarcimento danni o di pensione di invalidità al lavoro;
* i beni ad uso strettamente personale o necessari all'esercizio di una professione;
* i beni acquistati vendendo o dando in cambio i beni personali purchè all'atto dell'acquisto venga specificato che non entrano nella comunione dei beni.

Lo scioglimento della comunione si verifica:

* per morte di uno dei coniugi
* per annullamento del matrimonio
* per separazione personale
* per divorzio
* per accordo dei coniugi che decidono di cambiare regime
* per fallimento di uno dei coniugi
* per separazione giudiziale dei beni


Con la separazione dei beni gli sposi mantengono la titolarità esclusiva anche sui beni acquisiti durante il matrimonio.
 

Iaia9

Nuovo Iscritto
un bravo avvocato puoi cercarlo anche altrove, Scauri non è così lontana da Roma e qui di bravi avvocati ce ne sono sicuramente. la separazione puoi farla subito non varrà per il passato, dunque per il debito in questione, ma non credo possano annullartela per il futuro (ne sono moderatamente sicura). ti ripeto che se tutto fosse stato regolare la signora l'assegno doveva accettarlo per forza così come tuo padre dovrà accettare il suo. le vendite all'asta sono sempre a prezzi inferiori percui ti suggerirei, sempre con un buon avvocato, di vedere se è possibile per tuo padre vendere il bene sul mercato e saldare con il ricavato la signora.
per quanto riguarda il resto che dirti? nel bene e nel male le scelte dei genitori ricadono spesso sui figli, avresti potuto ereditare milioni se fossi stata figlia di un riccone mentre ti ritrovi con un debito, l'amara considerazione è che ti è andata male ma sono certa che non ripeterai gli errori di tuo padre con i tuoi figli. loro saranno certamente più fortunati.

ps tieni conto che la signora, che così ad occhio è stata a sua volta costretta a difendersi contro azioni dell'ex marito in suo danno, non rinuncerà ai suoi soldi solo perchè adesso dimostrate di non avere nulla.. quei soldi li vuole, le spettano dunque provate in famiglia tra tuo padre ed i tuoi fratelli a mettere la parola fine a questa storia.

Anche se le spettano non dovrebbe averli da noi, anche perchè si prende sia i soldi che la casa e mia madre rimane in mezzo a una via,perdendo anche la casa di gaeta che ha in cointestazione con mio padre e con la quale pagheranno in parte i soldi.Per fortuna di mia madre ha dei figli che la aiutano ma non è giusto che quella si prenda sia i soldi ,perchè sono stati accettati dal giudice come affitto di tutti questi anni, sia la casa in questione!!! perchè dovremmo pagare quando non è giusto tutto questo?!e mio padre si rifiuta di pagare il restante.....i bravi avvocati di roma si prendono anche un sacco di soldi però e visto che i legali di qua dicono che non si può fare più appello ormai la soluzione dovrà essere un'altra...
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
un'ultimo suggerimento, tu e tuo marito potete in qualsiasi momento modificare il regime patrimoniale ma è necessario stipulare una convenzione pubblica davanti ad un notaio ed ottenere l'autorizzazione del giudice competente. Affinchè la modifica di regime patrimoniale sia ritenuta valida anche da terzi è necessario fare annotare tale modifica a margine del matrimonio.
 

raflomb

Membro Assiduo
Iaia9, io resto fermo sulla mia posizione, e ritengo impossibile che tu quale minore all'epoca (assente della capacità di agire) e facente parte di un nucleo familiare, possa essere stata validamente citata in giudizio e condannata in solido.
Non comprendo quale responsabilità poteva esserti ascritta legittimamente, avendo necessariamente e indipendentemente dalla tua volontà tu hai seguito, quale minorenne tuo padre.
Capisci che c'è qualcosa che non torna affatto!
Per questo ti ho invitato a trascrivere, evitando i nomi s'intende, il dispositivo della sentenza.
Se fosse come tu affermi ciò significa che l'avv. incaricato avrebbe svolto un pessimo lavoro.
Per quanto concerne tuo marito, stai tranquilla, se i risparmi sono su un conto a suo nome nulla rischierà.
 

raflomb

Membro Assiduo
separati tramite un'asta e quando ha dato gli assegni per pagarli solo l'ex marito l'ha accettati,mentre la signora ex moglie voleva più soldi, non ha accettato la somma che mio padre le stava dando e l'ha mandato in causa denunciando lui e la mia famiglia
Inoltre, avendo tuo padre pagato l'immobile solo pro quota al marito (della coppia separata) emergono qui altre anomalie, -a prescindere dell'impossibilità che ciò sia potuto accadere tramite asta giudiziaria- una delle quali è che cosa abbia ottenuto, tuo padre, in cambio di questa datio in denaro, una comproprietà? O quant'altro?
Ma chi era effettivamente proprietario dell'immobile?
Ci sono troppe lacune nel tuo racconto!
 
A

AlbertoF

Ospite
Cara Iaia9,
secondo me ,in base alla tua attuale posizione, non rischi nulla, in quanto non possiedi nulla e non hai un lavoro.
L'importante è che ,nel caso vi dovesse capitare di acquistare un bene immobile,abbiate prima modificato il regime patrimoniale.
Resta il problema del lavoro: infatti se tu dovessi trovare un lavoro fisso potresti incorrere nel pignoramento del 5° dello stipendio.
Per il resto non vedo altro
ciao
 

raflomb

Membro Assiduo
Fontanelli, credi veramente che lei, minore d'età, sia stata citata e condannata in solido con il padre e gli altri familiari?
Ti sembra un racconto chiaro, lineare e trasparente?
O Iaia9 racconta i fatti come stanno veramente o ogni consiglio può essere viziato.
 
A

AlbertoF

Ospite
Ciao Raflomb,
come puoi constatare io sono stato il primo a rispondere il 9.02.11 e avevo già manifestato alcune mie perplessità già ad un primo esame "a freddo".
Se devo essere sincero ,nonostante i numerosi post inviati e le delucidazioni fornite (che poi sono sempre le stesse di cui alla prima domanda ) io non ci capisco ancora niente.
Approfitto per invitare tutti coloro che formulano domande di essere "tecnici" cioè fare domande precise fornendo allo scopo informazioni precise. Se il dialogo viene improntato così l'interlocutore avrà sempre risposte esatte.
Un cordiale saluto
 

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