Gianco

Membro Storico
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Occorre l'effettiva sussistenza di una delle cause di esclusione dalla comunione tassativamente indicate dall'art. 179, primo comma, lett. c), d) e f), c.c.
Non tutti hanno i codici a portata di mano o non hanno tempo per fare la ricerca. Sarebbe così semplici riportare il senso delle leggi citate.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Non tutti hanno i codici a portata di mano o non hanno tempo per fare la ricerca. Sarebbe così semplici riportare il senso delle leggi citate.
se non ho capito male: al rogito per l'acquisto di beni immobili ci devono essere entrambi i coniugi sposati in comunione dei beni; il bene rogitato ed intestato solo ad uno dei due coniugi deve essere pagato, o scambiato, con beni di proprietà personale (già posseduti prima del matrimonio oppure arrivati per eredità/donazioni durante il matrimonio, oppure ancora beni ottenuti a titolo di risarcimento del danno) del coniuge che vuole l'intestazione singola, oppure deve trattarsi di immobile, o mobile di un certo valore, che serva alla professione del coniuge acquirente.
 
U

User_57897

Ospite
Libro Secondo: "Delle successioni". E non basta perchè poi entrano in gioco le sentenze conseguenze di diatribe civili che durano anni. La risposta a Manuela Rec in apparenza sembra semplice ma ... ci sono molteplici variabili. In linea generale vale sempre la Legittima, "se" non sussiste nulla che cambi la situazione. Se il de cuius era il proprietario unico e "se" del bene ne era l'esclusivo intestatario, pur essendo in comunione dei beni, in linea di massima si applica la legittima. N.B. meglio aggiungere "di solito". Perchè ci sono molteplici situazioni estremamente diversificate. In linea di massima da quanto chiesto sembrerebbe applicabile la successione legittima per gli aventi diritto. Ovvero gli eredi sono tre con pari diritti, coniuge sopravissuto e due figli. Ma ci sono tanti "ma". Per giunta non sempre, anche in caso di disposizioni testamentarie, le stesse possono essere applicate. Nel caso specifico il bene del de cuius essendo unico titolare non dovrebbe (di proposito pongo il condizionale) rientrare nella comunione dei beni, salvo che non sussista altra condizione all'atto del matrimonio, vincoli, o varie formune successive negli atti di compravendita. Ogni cao è variabile. Occorre molta attenzione.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Le condizioni essenziali sono:
Il bene diventa personale se l'acquirente paga con soldi propri e la consorte, partecipando all'atto, accetta e riconosce che l'immobile sia esclusivamente suo.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Occorre molta attenzione.
su questo sono d'accordissimo. Situazione è comunque questa.
A e B erano sposati in comunione dei beni. Successivamente alla data del matrimonio A acquista un immobile e lo intesta solo a se stesso. B, coniuge di A, passa a miglior vita
quindi l'immobile, acquistato da A in costanza di matrimonio in comunione dei beni, se non viene dimostrato che è stato acquistato con beni appartenenti al sua sfera personale, se i figli di B si impuntano (cioè aderiscono alle vie legali) il 50% della proprietà dell'immobile cade nella successione di B anche se A ha acquistato e pagato da solo l'immobile.
 
U

User_57897

Ospite
Avevi detto prima una cosa giusta, Gianco: non tutti hanno i codici a portata di mano. Tutte le situazioni sono casi particolari. Certo, son d'accordo con te: se tutto viene fatto secondo le regole nessun probema. Ma sai bene, sicuramente, che le scritture dei Notai devono essere corrette e pecise. Talvolta, purtroppo ..... Infatti .... i tribunali sono vuoti e i giudici non sanno come passare il tempo .... magari fosse vero! Ho solo precisato che in base al quesito posto apparirebbe applicabile la legittima. Tutto qui. In tal caso il cespite dovrebbe andare tutto in successione e non risulta altro non sussistendo a priori una quota di diritto del coniuge ma solo tutto del de cuius.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Io avewvo precisato specificato:
Le condizioni essenziali sono:
Il bene diventa personale se l'acquirente paga con soldi propri e la consorte, partecipando all'atto, accetta e riconosce che l'immobile sia esclusivamente suo.
E giustamente veniva evidenziato:
In tal caso il cespite dovrebbe andare tutto in successione e non risulta altro non sussistendo a priori una quota di diritto del coniuge ma solo tutto del de cuius.
perché tutto in successione? solo il 50%.
Essendo un bene suo personale, riconosciuto dalla consorte deve andare tutto in successione.
 

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