Kittiy

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buongiorno, siamo 2 figlie e 1 figlio. Mio padre e mia madre (comunione dei beni) 8 anni fa hanno donato a nostro fratello, con dispensa di collazione, il 1° piano di un immobile. Al piano terra abitano i nostri genitori.
Con l'atto di donazione e' stato indicato il valore catastale di 57.000 euro, ma il valore commerciale al momento della donazione era di 120.000 euro, uguale al valore commerciale del piano terra. I miei genitori possiedono, oltre quello di abitazione anche un'altro immobile di valore commerciale 280.000 euro.
Premesso che non ci frequentiamo e non abbiamo buoni rapporti sia con i genitori che con fratello, vorremmo porre dei quesiti:

- La quota disponibile deve essere sempre per testamento o senza la presenza di un testamento puo' essere anche tacita a seguito di donazione?

- Al momento della successione, per stabilire le quote legittime, e nel caso ci fosse testamento anche la quota disponibile, si calcolerebbe su tutti gli immobili, compreso l'immobile donato, il valore commerciale o il valore catastale?

- Per verificare se la donazione non supera la quota disponibile e/o la quota legittima si deve detrarre il valore reale dell'immobile (120.000 euro) visto che ha il pieno possesso della proprieta' e rivendendolo incasserebbe il valore commerciale, o il valore catastale (57.000 euro)?

- Il valore catastale, negli atti, puo' essere usato come imponile, per il calcolo delle imposte ipotecarie e catastali, nel caso si tratti di 1° abitazione e abitazione principale. Ma nel nostro caso ci penalizzerebbe enormemente. Sarebbe possibile equiparare il valore della donazione al valore commerciale dell'immobile?

Vi ringraziamo anticipatamente per le vostre risposte.
Kitty
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Sarebbe opportuno leggere con attenzione l'atto citato, perché normalmente si aggiungono delle clausole che servono a mitigare l'importanza della cessione. Se opportunamente consigliati i genitori potrebbero favorire i figli meritevoli e penalizzare gli altri, nel rispetto della legge. E' sufficiente avvalersi di un tecnico che li consigli adeguatamente. Negli atti di divisione, normalmente, viene indicato il valore in tolleranza con quello di mercato, perché l'importante è rispettare con le dovute tolleranze le quote di diritto. Mente il valore catastale si applica per limitare il costo dell'atto.
 

Kittiy

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Bell'atto e' scritto chiaramente: donano con espressa dispensa dalla collazione. Cio significa che l'immobile entrera' nella massa ereditaria solo per il calcolo della disponibile e delle quote legittime
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
la situazione è abbastanza complicata perché ciascun genitore ha donato la sua metà di proprietà. Siccome non moriranno contemporaneamente bisognerà inserire nella prima successione metà del valore attuale della donazione e vedere se l'importo eccede la quota disponibile del de cuius. Ugualmente quando anche l'altro coniuge passerà a miglior vita. Il calcolo della disponibile si fa anche se non è stato redatto testamento.
 

Kittiy

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Ecco era questo un mio dubbio. Per calcolare la quota disponibile devo utilizzare il valore commerciale di tutti gli immobili. Da qui posso calcolare quota disponibile e quote legittime. Il valore commerciale dell'immobile donato e' pari a circa 120.000 euro, Quindi la quota della donazione a far valere sulla disponibile del padre sarebbe 60.000.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
chi dei due coniugi muore prima ha una quota disponibile pari ad 1/4 delle proprie proprietà (immobili, c/c azioni, obbligazioni ecc...). 1/4 al coniuge superstite + l'uso della casa; 1/2 da dividere in parti uguali tra i tre figli.
quando morirà il coniuge superstite la sua quota disponibile sarà di 1/3 delle proprie proprietà. (2/3 da dividere i parti uguali ai tre figli).
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Per verificare se la donazione non supera la quota disponibile...
Art. 556 c.c.
E il valore dei beni va calcolato secondo le stesse norme stabilite riguardo alla collazione per imputazione, cioè con riferimento al tempo dell’apertura della successione tanto per gli immobili, quanto per i mobili.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Per calcolare la quota disponibile devo utilizzare il valore commerciale di tutti gli immobili.
Il valore commerciale degli immobili nel momento della morte .
E devi considerare anche gli altri beni del decuius.
Pare evidente che i genitori abbiano voluto favorire il figlio, ma i conti li potrete fare solo nel momento del/dei decessi, quando scoprirete anche se esiste testamento.
Ora mi pare del tutto prematuro.
 

Kittiy

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Vi ringrazio per le risposte, siete stati gentilissimi.
Un'ultimo chiarimento:
Stante che per disporre la disponibile non e' necessario il testamento, nel caso, come il mio, che la disponibile sia inferire alla donazione, la parte eccedente rientrerebbe nella massa ereditaria relitta. Sempre che un eventuale testamento non disponga diversamente.
Vi ringrazio anticipatamente
Kitty
 

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