Provo a risponderti: riassumendo i vari interventi avrai notato che gli esiti possono essere piuttosto diversi in funzione di chi prova a rispondere, la variabilità delle interpretazioni di legge, ecc.
Quindi innanzi tutto occorre la vostra volontà di raggiungere un accordo, che probabilmente non soddisferà appieno nessuna delle due parti.
Una lettura restrittiva porterebbe a non riconoscere il contributo iniziale del solo marito: vedo però che correttamente tu ritieni che al di la delle carte, se ne debba tener conto (... prima del 2000 una casa ce l'aveva...).
Un avvocato ti potrà dire quali siano i termini strettamente legali.
Gli agenti immobiliari potranno darti una stima realistica del valore di mercato
Brutalmente si può partire dal valore attribuito sottraendo i 148 k€ iniziali, e poi fare a metà di ciò che resta.
Raffinando la cifra, si può applicare ai 148k€ l'interesse legale per gli anni passati; la rivalutazione monetaria invece forse è eccessiva: non è detto che gli immobili si siano rivalutati altrettanto.
Con un po' di contrattazione tra le parti ed un buon mediatore riconosciuto da entrambi si dovrebbe trovare l'accordo: sembra un approccio grossolano, ma meglio che spendere in perizie ed avvocati, che aggiungerebbero (sottrarrebbero) solo spese.