Giovanna Banti

Nuovo Iscritto
Buongiorno a tutti. Avrei bisogno di un chiarimento. Ho venduto la prima casa entro i cinque anni dall’acquisto. Il notaio dell’acquirente mi ha chiesto di lasciare un deposito cauzionale , pari a € 8220,10, precisando quanto segue:

“Per quanto riguarda la plusvalenza, è nostra prassi inserire una
dichiarazione del venditore che attesta l'uso dell'immobile come propria
abitazione principale per la maggior parte del periodo intercorrente tra
l'acquisto e la vendita, nonché effettuare un deposito cauzionale della
somma necessaria per garantire l'acquirente in caso di accertamento da partedell'AF. “

Due giorni dopo il rogito, ho scoperto che che il notaio aveva incassato l’assegno. Ma se è un deposito cauzionale non dovrebbe restare “in custodia” presso lo studio notarile per il periodo pattuito? :
Grazie a coloro che mi chiariranno questo dubbio.
G. Banti
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
hai provato a chiedergli spiegazioni? magari lo fatto per paura che tu potessi non fargli più trovare soldi sul conto ma questa è l'idea di un profano, attendiamo gli esperti del forum.
 

airin57

Membro Attivo
non va bene

:disappunto:bungiorno a tutti anche a me è successo di vendere prima.Il notaio mi ha avvisato che sarebbe arrivata la differenza:soldi: ma lui non ha voluto niente:ok: e il compratore ha usufruito subito della casa:daccordo:
 

diegopadova

Nuovo Iscritto
Dovrebbe essere una prassi consolidata tra i notai quella di chiedere un deposito cauzionale nel caso si venda la propria abitazione (acquistata con le agevolazioni prima casa) entro i primi cinque anni dall'acquisto. Lo fanno per cautelare il nuovo proprietario nel caso Lei non riacquisti entro un anno dalla vendita una nuova casa da adibire ad "abitazione principale". Questo perchè nel caso Lei non riacquistasse e non provvedesse a versare alla Amm.ne Finanziaria la differenza (oltre sanzioni) tra quello da lei pagato come 1^ casa e quello che avrebbe dovuto pagare come 2^ casa e risultasse nullatenente a fronte di un'azione di recupero del dovuto effettuato dalla Amm.re Finanziaria, la stessa si potrebbe tranquillamente rivalere sul bene da Lei venduto a terzi.
 

maidealista

Fondatore
Membro dello Staff
Proprietario Casa
Due giorni dopo il rogito, ho scoperto che che il notaio aveva incassato l’assegno. Ma se è un deposito cauzionale non dovrebbe restare “in custodia” presso lo studio notarile per il periodo pattuito?
Il notaio, giudizioso, preferisce tenere in custodia liquidi.

I tempi da rispettare per ottenere la somma specificata nell’assegno (ed elevare eventuale protesto) sono di un massimo di 8 giorni dalla sua emissione, se il beneficiario risiede nello stesso comune della banca di chi lo ha emesso, e di un massimo di 15 giorni se, invece, il beneficiario risiede in un comune differente da quello della banca di chi lo ha emesso.

Sull' assegno bancario poi deve essere indicata la data di emissione. Anche se lo si dovesse incassare mesi dopo la banca addebiterà la somma prevista sempre nella data di emissione (godendosi lei gli interessi).
:daccordo:
 

diegopadova

Nuovo Iscritto
Piccolo segreto: mai accettare assegni con indicata la provincia del luogo di emissione e non la località scritta per intero. Con l'indicazione della provicia (tipo: Pd, Mi ecc.) non è protestabile.
Buona domenica a tutti.
 

Jrogin

Fondatore
Membro dello Staff
Professionista
Piccolo segreto: mai accettare assegni con indicata la provincia del luogo di emissione e non la località scritta per intero. Con l'indicazione della provicia (tipo: Pd, Mi ecc.) non è protestabile.
Buona domenica a tutti.
Grazie dell'informazione diegopadova. Questa non la sapevo.
 

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